Campagna di scavi archeologici sul monte San Paolino a…
Nel mese di maggio ha avuto inizio la prima campagna di scavi archeologici sul Monte San Paolino, a Sutera. Si tratta di un’iniziativa che è stata voluta, a seguito del ritrovamento di una lastra, con incisa una “Triplice Cinta”, all’interno di una cisterna (neviera) posta sopra la rocca di San Paolino, dove si pensa possano esserci i ruderi di un’antica fortificazione di origine bizantina. Tale ritrovamento avvenne, nell’ottobre del 2018, in occasione della manifestazione “Puliamo il Buio”.
L’area indagata ha permesso di rivelare preziose informazioni circa la presenza di strutture riconducibili ad una fortificazione di origine medievale, ben conosciuto attraverso le fonti storiche. In particolare, la campagna di scavi è stata effettuata su due aree, una in corrispondenza della torre campanaria del Santuario e l’altra a sud della parte sommitale del Monte San Paolino.
Nel corso delle attività, è emersa l’ipotesi che la Sutera altomedievale (bizantina, araba, forse anche normanna) potesse essere situata per una buona parte, proprio lungo le ripide pendici del Monte San Paolino, il cui unico versante accessibile ancora oggi appare difeso da due segmenti murari su cui si aprono altrettante porte. L’abbondanza di tegolame medievale su tutto il versante, l’affioramento di alcune mura e la presenza, oltre delle cinta murarie di cui si è detto, dei quartieri Rabato e Rabatello, potrebbero rendere ulteriormente plausibile l’ipotesi. Infatti, Rabato e Rabatello sono toponimi provenienti dall’antica parola araba “rabad” (sobborgo extra muraneo). L’esistenza di un “rabad” (Rabato) potrebbe confermare la compresenza di una parte difesa e murata dell’abitato che si ipotizza possa essere esistita lungo l’unico versante accessibile del Monte San Paolino.
La campagna scavi è stata organizzata grazie all’azione congiunta della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta, sotto la supervisione della Soprintendente Daniela Vullo, con il patrocinio del Comune di Sutera e condotta sotto la direzione della Soprintendenza dai Gruppi Archeologici d’Italia con il prof. Alberto Scuderi, Vice Direttore Nazionale e Direttore per la Sicilia, e la consulenza del medievalista Ferdinando Maurici, attuale Soprintendente del Mare della Regione siciliana.
“Siamo molto soddisfatti di questo primo momento di ricerca” – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samoná – che ci offre nuove chiavi di lettura non solo sull’area analizzata ma anche sull’origine della città di Sutera. È per me, peraltro, particolarmente importante vedere come l’attività congiunta tra diversi rami dell’amministrazione e la collaborazione tra istituzioni e privati, sia la chiave necessaria per un’azione proficua e feconda”. Hanno operato alla prima campagna di scavi: Alberto Scuderi, Viviana Caparelli, Mario Bonaviri, Giuseppe Scuderi, Simona Coco, Gaspare Maniscalco, Francesco Guardino, Barbara Trovato, Simona Grippi, Chris Yates, Jacob Bessen, Alberto Castelli e Maria Sicilia.
Alla campagna scavi ha partecipato attivamente l’Associazione G.O.D. di Sutera, coinvolgendo in primis il presidente Pino Chiparo e i soci Nino Pardi, Paolino Pardi e Paolo Buttaci, che appassionati di storia locale, hanno approfittato di questa iniziativa, per collaborare e scoprire i trucchi del mestiere. Ciò ha permesso il ritrovamento di diversi frammenti riconducibili al VI° secolo, facendo pensare che quella zona fosse già abitata prima dell’arrivo degli Arabi, ma la scoperta più importante è avvenuta nel settimo giorno degli scavi, proprio davanti ai miei occhi, tra lo stupore e l’entusiasmo dei soggetti coinvolti, gratificando sempre più gli sforzi fatti nei giorni precedenti: infatti, è stata ritrovata una moneta del XVI° secolo (probabilmente un grano di Filippo II datato presumibilmente tra il 1556 e il 1608), confermando così le teorie ipotizzate nei giorni precedenti.
Nei prossimi giorni si procederà con la catalogazione dei reperti trovati, mentre i risultati di questa prima campagna di scavi saranno resi noti lunedì 8 agosto 2022, in Piazza Carmine, alle 21.30, nel corso di una conferenza che illustrerà le considerevoli scoperte avvenute durante questa prima fase della ricerca, per cui, chi fosse interessato non può perdersi questa importante iniziativa che sicuramente avrà un suo seguito.
Gli scavi effettuati costituiscono solo la prima parte di un intervento più ampio di conoscenza, valorizzazione e tutela del patrimonio culturale di Sutera con il pieno coinvolgimento della comunità locale e dell’associazionismo.