Sutera
Successo della collettiva d'arte
Su iniziativa di Pippo Callari e con il patrocinio della Aministrazione comunale si è svolta a Sutera una collettiva d'arte ospitata nei saloni della ex chiesa degli Agonizzanti, a sua volta splendido contenitore che meritava di essere visitato al pari delle opere esposte: quadri e oggetti in ceramica o in ferro lavorato a fuoco.
Pippo Callari ha mostrato cinquanta dei suoi quadri, una passione per la pittura condivisa fin dalla giovinezza con lo sport attivo. Ai paesaggi locali, ispirati a Mussomeli e Sutera (suoi luoghi di origine e residenza) alterna paesaggi notturni da sogno, un bluceleste usato in tutte le sfumature su cui irrompono all'improvviso colori caldi. Di recente si è dato alle nature morte e fiori, non disdegnando qualche ritratto dei suoi nipotini. Ha partecipato ad una ventina di mostre nei paesi del Vallone.
Adriana Cruschina ha esposto quindici suoi quadri lavorati a tecnica mista, pittura di volti che scivolavano su vestiti di stoffa reali appositamente ideati e realizzati. Spiccavano un trittico di donne dall'aria di mistero proveniente dal castello di Mussomeli ove furono murate e lasciate morire di fame, due spose con abiti splendidi ed originali una delle quali dipinta a Giardinello durante una estemporanea.
Gli abiti sono il legame tra l'arte e il lavoro di Adriana, una giovane di 28 anni che tre mesi fa ha aperto a Mussomeli un laboratorio di Arte e Moda in via Benvenuto Cellini, utilizzando il prestito d'onore. Adriana ha saputo riprogrammarsi vita ed aspirazioni più di una volta frequentando, dopo il diploma di ragioneria, due corsi di stilista ed uno di imprenditrice, un altro di esperto di qualità e promozione di prodotti artigianali, senza disdegnare corsi più pratici quali il taglio e cucito. Con un simile "biglietto" di presentazione passa dall'arte pura al lavoro di design e realizzazione di oggetti per l'arredamento della casa e della persona, dai quadri o cuscini disegnati e ricamati, ai vestiti, foulard, scialle o borsette di creazione originale.
Pardi Lorenzo ha esposto una ventina di oggetti di arredamento in ferro battuto e martellato a caldo. Letti e mensole, sedie o paralumi, candelabri o oggetti di arredamento esterno (roste, insegne) sono realizzati in modo artigianale, senza assemblaggio di componenti in provenienti da produzioni in serie.
Lorenzo ha seguito il corso di perito meccanico a Campofranco e si è perfezionato nel laboratorio di saldatura e fucina alla scuola industriale di Gela, dove è stato per due anni come assistente tecnico. Ora a Sutera realizza la sua passione in un ambiente di lavoro i cui attrezzi risultano in gran parte autocostruiti.
Michele Bevilacqua ceramiche d'arte. E' una famiglia laboratorio in cui anche i figli Antonio e Giuseppe stanno maturando una grande esperienza di gusti e di tecniche, compresa la gestione della cottura dei pezzi in forno proprio. Per Sutera hanno realizzato lo stemma cittadino nella sala convegni degli Agonizzanti (m 2,20 x 1,80) e lo stemma della confraternita a cui apparteneva la chiesa (cm 80 x 100). La produzione esposta (piatti, vasi, portaombrelli, orologi, albarelli) viene venduta oltre che nei paesi del Vallone, in parte dell'agrigentino e del palermitano, con puntate recenti anche a Lipari; l'utenza è indifferentemente pubblica (Sovrintendenza, comuni) e privata.
Tra le realizzazioni più gradite la pavimentazione della chiesa dell'Itria di Campofranco che riproduce in modo fedele i mattoni settecenteschi di fattura napoletana e lo stemma dei Lucchesi Palli. In attività dal 1997. (vedi foto)
Mario Tona