Sutera
Pellegrinaggio a Lourdes, una grande esperienza di fede
Tutti in carrozza, anzi tutti a bordo, si parte . . ! Inizia così il 21/07/2001, il 2° Pellegrinaggio della Parrocchia Sant'Agata di Sutera, varie sono le tappe, una è la più desiderata: "Lourdes". E ci si arriva, di notte, come i pellegrini del passato stanchi ed affaticati. Una nebbia leggera ci risveglia e desti ci incamminiamo per il grande incontro "La Grotta di Massabielle". Ed è questo un incontro unico, personale, indelebile. La Madonnina è lì, in una nicchia della roccia e ognuno di noi è ai suoi piedi, si trova appena lo spazio per inginocchiarsi e si sperimenta quanto la stessa Bernadette ebbe a dire: "La Grotta è il mio paradiso".
Preghiera, meditazione, silenzio, contemplazione ed è lì in ginocchio che ognuno di noi dà sfogo al suo cuore: ringrazia per la vita ricevuta, per la salute concessa, per i parenti, per gli amici, invoca la pace.... espone i desideri, le sofferenze, le intenzioni di quanti sono rimasti a casa, si rivedono i volti, si risentono le voci "Ti prego ....fai una preghiera per me!", "Davanti alla grotta recita un'Ave per me!". E il tempo si ferma e non vorresti andartene più! Ma qualcosa distrae, è " Il passaggio dei malati". Li vedi, sono le tante "Carrozzelle azzurre", bambini, giovani, anziani seduti o sdraiati al loro interno, trainati da volontari sorridenti e disponibili che, nella visione della "dignità della vita" si sono posti al servizio dei fragili, dei deboli scegliendolo come condizione della propria vita ed in questa condivisione il malato trova un conforto ad un cammino che non è più quello della sopportazione ma diventa quello della donazione. La carrozzella si trasforma in "centrale" che produce energia vitale per quanti ne vengono in contatto, ma anche per il mondo esterno. Ed a sottolineare lo stretto rapporto che unisce la Vergine e la moltitudine di malati dispersi nel mondo, il Papa ha voluto istituire proprio l'11 febbraio, giorno della Beata Vergine Maria di Lourdes, la Giornata Mondiale dei Malati.
La giornata a Lourdes continua, la processione eucaristica del pomeriggio, la fiaccolata della sera, la Messa alla grotta, i tanti momenti di spiritualità, segnano profondamente ognuno di noi, tutti siamo fortemente "segnati dal fascino della Madre" che continua a ripetere le parole dette a Bernardette: preghiera e penitenza, obbedienza e carità.
Lourdes è una moltitudine variopinta, è l'intreccio delle lingue del mondo, è l'universalità della chiesa, è il fascino di Dio che si manifesta per mezzo della misteriosa presenza della Madre. Lourdes, ognuno che ci è andato, se la porta nel cuore; vedendo la processione dei fedeli che cantano, alzano le fiaccole al suono dell'Ave, trascinano le carrozzelle, camminano vicini, l'uno all'altro, come fratelli e sorelle, si capisce che la fede è davvero un dono immenso e solo dalla fede, attraverso la preghiera, nascono gli eroismi della carità, i semi della speranza.
Qualche scettico potrebbe chiedere "Ma i miracoli li avete visti?" Per la verità, in questo luogo la potenza di Dio ha operato delle guarigioni fisiche miracolose, ma i veri miracoli di Lourdes sono le guarigioni spirituali e morali e specialmente la grazia della rassegnazione. Sono i miracoli nascosti e sono realmente tanti che non si possono contare. Se i confessionali della "Chapelle des Confessions", potessero parlare, allora quante cose potrebbero narrarci!
A Lourdes la Vergine continua a chiamare gli uomini e a convertirli. Non è forse ogni confessione un rinnovato incontro con Cristo? Il miracolo di Lourdes è il suo popolo in cammino, un popolo che vuole mettersi in discussione, e vuole aprire il suo cuore. Chi intraprende un pellegrinaggio sa di compromettere il suo modo di essere e ne accoglie l'invito. Lourdes si allontana .... Il nostro cuore è colmo di grazia. Cercheremo di mantenerla. Un grazie a Padre Biagio che ci ha guidati in questo viaggio e che con la sua pacatezza ci conduce nel cammino della fede. Un grazie agli organizzatori. Un grazie a Gero e Giusi per avermi accompagnata nella visita all'alba della grotta, sui passi di Bernadette, recitando il rosario, dal cachot passando per il ponte vecchio e giungendo alla grotta dove altri pellegrini più mattinieri di noi ci avevano già preceduti. Un grazie a tutti. E' stato bello essere tra voi. (vedi foto)
Angela Tona