1961 - 2001
QUARANT'ANNI AL SERVIZIO DELLA COMUNITA'

"Non sarà un fuoco di paglia, ma una fiammella destinata ad alimentare l'affetto al paese e la devozione a S. Rita. Sarà un modestissimo mezzo adatto a rinsaldare ed a fare crescere i vincoli d'amore al paese natio di coloro che vi abitano e di tanti che son costretti a vivere lontano. Esso mensilmente farà conoscere, con le ansie e le trepidazioni di un cuore sacerdotale che si sforza di stare vicino a tutti nella speranza di renderli migliori, la vita del nostro paese con le speranze e le gioie ed i dolori che l'accompagneranno. Santa Rita sotto la cui protezione nasce l'iniziativa, ci protegga."
Così, cari Lettori, il sacerdote don Salvatore Nazareno Falletta scriveva nella presentazione del primo numero de La Voce di Campofranco uscito nel settembre del 1961, quaranta anni fa! Fedele a queste finalità il giornale ha continuato ad essere pubblicato con regolarità e migliorando nella veste tipografica e sopratutto nei contenuti. Nel corso degli anni ha ampliato l'ambito di interesse e della diffusione. Nato inizialmente per la comunità di Campofranco e i suoi cittadini, costretti ad abitare lontano, ha aperto le pagine alle comunità di Sutera, di Montedoro, e di altri comuni del Circondario, quali Bompensiere, Milena e Mussomeli. Quarant'anni non sono pochi per un giornale di una piccola comunità locale. E non sono pochi neanche i problemi che ha dovuto affrontare e superare nei quattro decenni di vita. Problemi di carattere sociale-relazionale e legale, ma soprattutto di carattere economico e finanziario. Il giornale ha resistito raggiungendo l'autonomia economica e finanziaria, presupposto per operare in modo libero e senza condizionamenti di ogni genere.

Il Direttore Responsabile, i Redattori e i Collaboratori impegnano le loro energie e il loro tempo per La Voce di Campofranco volontariamente, gratuitamente e in assoluta indipendenza per svolgere un servizio alla comunità, nel contesto della visione cristiana e cattolica della vita. Operare nell'informazione non è facile, perché si incontrano mille difficoltà. A volte, anche una semplice e scarna notizia di cronaca suscita nella persona che la legge qualche reazione non sempre positiva verso l'autore dell'articolo o verso lo stesso giornale. Immaginiamoci cosa succede quando alla notizia si aggiunge una opinione, un commento, una valutazione. I più allergici, lasciatecelo dire, sembrano essere coloro che in qualche modo sono attivamente impegnati in politica.
Si è cercato in questi anni di non offendere mai la "persona" in quanto uomo, fratello, cittadino. Si è fatto sempre un servizio disinteressato alla comunità ed a coloro che vi appartengono, vicini e lontani.
Le pagine del giornale sono state e sono aperte a chiunque, senza distinzione alcuna, al singolo cittadino, alle associazioni ed ai circoli, ai rappresentanti delle istituzioni locali. Mai è stato rifiutato spazio a qualcuno e non sempre, però, questa disponibilità è stata accolta. L'arrivo del quarantesimo anno è stato annunciato da alcune iniziative che hanno impegnato i collaboratori e la disponibilità finanziaria del giornale. L'utilizzo della carta patinata ha permesso di migliorare la resa delle fotografie. L'anno scorso è stato pubblicato il Calendario 2000, sedici pagine tutte con testo e fotografie a colori. Negli ultimi mesi sono stati pubblicati alcuni numeri con un doppio numero di pagine, rispetto alle otto tradizionali. Dal numero di Luglio il giornale ha un colore in più, il blu nelle sue varianti, per renderlo più vivo e destare maggiore attenzione nel lettore. A giugno è stato creato il sito Internet e sono stati attivati alcuni indirizzi per comunicare anche attraverso la posta elettronica.
Abbiamo notato che il sito è visitato giornalmente e che ci giungono e mail da ogni parte del mondo con richieste di pubblicazione di notizie, ma anche con consigli e proposte per migliorare il giornale.
La Redazione sarà ben lieta di continuare a pubblicare tutte quelle notizie che raccontano, in qualsiasi modo, aspetti e momenti della vita dei nostri emigrati che risiedono in Italia ed all'Estero. Questo rimane un impegno primario.
Nei prossimi mesi, infine, saranno organizzate attività ricreative e culturali per ricordare il 40° anno di fondazione de La Voce di Campofranco. Le iniziative già svolte e quelle che sono in programma, naturalmente, richiedono un maggiore impegno economico, garanzia di autonomia e di indipendenza.
Siamo fiduciosi.
Il vostro sostegno, cari Amici lettori, non si farà attendere.
Grazie a tutti.
Il Direttore Responsabile, la Redazione e i Collaboratori

Campofranco, Chiesa S. Rita. Ritratto del sacerdote don Salvatore Nazareno Falletta (n. 1.4.1910 - m. 28.8.1998), fondatore de La Voce di Campofranco. Olio su tela, cm. 80x100, del pittore Giovanni Valenti (n. 26.9.1954 - m. 23.6.2001).