Montedoro
Frutta martorana e soldi chiedono i bambini per la "Festa dei Morti"
Come ogni anno, la festa dei morti, in Sicilia, ha rinnovato la tradizione per la quale ai bambini si fanno trovare regali. Si tratta di una tradizione unica forse nel mondo che si propone di dimostrare, non solo ai bambini, il legame che c'è tra i vivi e i trapassati, il mondo dell'al di là. Un fatto culturale che bisogna tramandare alle nuove generazioni perché peculiare della nostra identità di siciliani. Negli ultimi anni, i meccanismi di certa globalizzazione, hanno portato a festeggiare il 31 ottobre la festa di Halloween come una sorta di imposizione di un modello culturale a noi estraneo. Occorre ribadire invece la freschezza delle nostre radici, ivi comprese quelle che sottolineano la necessità di riportare davanti alla morte i bambini con la festa dei morti e la visita al cimitero. Significava in tal senso l'inchiesta fatta presso i bambini della classe iniziale e quella finale della scuola elementare di Montedoro sui regali che "hanno trovato i morti".
Classe prima:
66% frutta di martorana;
53% i pupi di zucchero; 46% materiale scolasti; 40% dolciumi; 33% giocattoli; 26% capi d'abbigliamento; 13% videogiochi; 13% oreficeria; 6% computer; 6% mobile;
Classe quinta:
77% soldi; 55% capi d'abbigliamento; 44% pupi di zucchero; 33% frutta martorana; 22% dolciumi; 16% giocattoli; 5% mobile.
E' importante riflettere sui risultati dell'inchiesta per notare tra l'altro la tendenza al ribasso- dal 66% al 33% per la frutta di martorana nell'arco di quattro di età, cioè di una speciale pasticceria tipica della ricorrenza siciliana, così come per quanto riguarda l'altra specialità del Pupo di zucchero che passa dal 53%dei bambini di prima elementare al 44% per quelli della classe quinta.
In conclusione voglio solo ricordare che negli anni cinquanta per la Festa dei morti i bambini oltre la frutta martorana e i pupi di zucchero trovavano come dolci le "ossa dei morti" e poi le frutta di stagione: melegrani, melacotogne, nespole d'inverno, "uva appinnuta", e la frutta secca costituita da mandorle, noci, ceci, noccioline. Recuperiamo le nostre tradizioni e non lasciamoci conquistare dalle mode anglosassoni anche se riconosciamo l'importanza dello studio della lingua inglese e della sua cultura.
Lillo Paruzzo
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