Forum del Rotary sullo sviluppo socio economico della Provincia
La relazione del dott. Venturella presidente del Club di Mussomeli "Valle del Platani"

Pubblichiamo la relazione del presidente del Rotary Club Mussomeli - Valle del Platani, dott. Ferdinando Venturella, presentata al Forum interclub Area Nissena, svoltosi a Caltanissetta il 18 gennaio, sulle "Prospettive di sviluppo socio-economico della provincia di Caltanissetta e del Centro della Sicilia". Tralasciamo per ragioni di spazio le relazioni dei presidenti degli altri Club della provincia.
Al Rotary Club di Mussomeli - Valle del Platani aderiscono diversi Comuni dislocati in un territorio molto vasto, ma ricco di ambienti panoramici di eccezionale suggestione. Le condizioni socio-economiche di queste comunità sono di qualità piuttosto scadenti; è per questo motivo che il Club che rappresento vuole cogliere l'occasione di questo Fonun per rivolgere un appello agli amministratori, ai politici ed a tutte Autorità presenti affinché si impegnino con tutte le loro forze e capacità -a migliorare le attuali condizioni mediante interventi mirati. Molti sono i temi che meriterebbero una approfondita analisi, ma per motivi di tempo mi limito a focalizzare l'attenzione su quattro argomenti: sanità, turismo, agricoltura, viabilità.
Sanità
La Sanità è uno dei problemi emergenti nell'ambito del territorio del nostro Club.
A Mussomeli oltre ad una struttura ospedaliera vi insiste anche una struttura poliambulatoriale. Prima che diventassero operative le aziende sanitarie, le stesse riuscivano a dare un servizio apprezzabile ai cittadini dei vari paesi che costituivano la vecchia USL n. 15, ma con l'attivazione delle aziende UU. SS. LL. ed ospedaliere, vi è stata un'inversione di tendenza essendo aumentati i momenti di sfiducia nei confronti di tali strutture sanitarie pubbliche.
Che le stesse non riescono, come prima, ad esprimersi al meglio delle loro potenzialità è un dato di fatto riscontrato da molti, e sembrerebbe che la causa di questo decadimento professionale sia da rinvenire in uno stato di quasi abbandono da parte del vertice aziendale che, operando a Caltanissetta, è molto lontano dalla realtà sanitaria di Mussomeli. Questa situazione ha creato uno stato di demotivazione in tutto il personale, in genere, che essendo privato di quel minimo di attrezzature, che potrebbero ridare dignità sanitaria ad una struttura ospedaliera, si vedono costretti ad operare in una condizione di continuo disagio professionale che si traduce in una prestazione sanitaria non molto soddisfacente per l'utenza. Lo stesso discorso va fatto anche per la struttura ambulatoriale che non riesce a far fronte alle richieste sia per la carenza di attrezzature che di specialisti.
E' necessario, pertanto, che tale struttura territoriale sia messa nelle condizioni di funzionare al meglio, istituendo quelle specialità che la domanda sanitaria richiede e dotandola anche delle necessarie risorse strumentali. Il corretto funzionamento di questa struttura, che agirebbe anche da filtro nei confronti dell'ospedale, consentirebbe alla struttura ospedaliera di esprimersi in termini sanitari e professionali più soddisfacenti, non essendo costretta ad effettuare tutta una serie di prestazioni che sono di competenza delle strutture territoriali e che ne ingolfano l'attività istituzionale.
In ogni caso, oltre ad una forte integrazione tra le due strutture sanitarie, sarebbe necessario incrementare lo stabilimento ospedaliero di alcune risorse strumentali di elevata specialità, circostanza questa che, oltre a costituire un segno di attenzione da parte del management, ridarebbe quella fiducia che manca al personale e che si riverberebbe positivamente anche su tutta l'utenza non più costretta a difficili e lunghi spostamenti.
Turismo
E' noto che il territorio di pertinenza del Club Rotary di Mussomeli - Valle del Platani possiede delle enormi potenzialità di sviluppo per quanto riguarda il turismo. L'imponente Castello Manfredoni-co, le Chiese con le tante opere d"arte legate a famosi artisti, quali Fra Umile da Petralia, Bagnasco, Di Giovanni, Barbera. Provenzani, Crestadoro, Manno, Francesco e Vincenzo Biangardi, le tanto famose zone archeologiche di Polizzello, di Raffi, di Monte Campanella, le Serre di Villalba, la Montagna di Cammarata, il Monte San Paolino, la prima riserva naturale di Monte Conca, nel territorio di Campofranco (area di grande interesse per le sue grotte e per il suo aspetto paesaggistico), potrebbero svolgere un ruolo di ancor più forte richiamo turistico e creare ulteriore sviluppo economico e culturale se si riuscisse a dare maggiore risonanza e pubblicità delle loro bellezze.
Il nostro compito rotariano, questa sera, richiamando l'attenzione delle presenti, è quello di promuovere un'azione più incisiva per incrementare lo sviluppo turistico nell'area nissena. Agricoltura
Tra i compiti di un Club service, come il nostro, vi è certamente quello di rivolgere l'attenzione verso quelle attività che sono l'asse portante dell'economia del nostro territorio. Il riferimento all'Agricoltura è obbligatorio per ciò che rappresenta questo settore nella nostra storia, cultura, economia e sviluppo sociale.
La nostra attenzione deve essere rivolta principalmente sull'agricoltura, poiché essa può ancora rappresentare molto per il futuro della nostra società. Oggi si guarda a questo settore non solo come fonte di derrate alimentari, poiché vanno assumendo dignità economica anche gli aspetti relativi al turismo gastronomico e la rivalutazione del prodotto paesaggistico inteso come difesa dei territorio.
La nostra provincia è caratterizzata da una vasta area di seminativi, coltivata a grano. Una coltura questa che si ripete nelle rotazioni agrarie con preoccupante monotonia, agevolata dal sostegno comunitario al grano duro che l'attuale Piano Agricolo Comunitario assicura fino al 2006.
Circa venti società sementiere lavorano in tutta la provincia all'indotto di questo settore. L'idea che nei prossimi piani la Comunità possa ridurre il tetto degli aiuti o eliminarli del tutto non ci fa stare certo tranquilli, perché provocherebbe la caduta verticale dell'ultima trincea economica della nostra agricoltura.
Le preoccupazioni che in questi giorni vengono manifestate dalle organizzazioni di categoria ci sembrano quanto mai opportune!
Riteniamo che sia giunta l'ora di gettare le basi per allargare le opportunità di scelta all'interno della nostra cerealicoltura. Perché non pensare, ad esempio, di sfruttare le misure di Agenda 2000 per poter realizzare una malteria che permetta di lanciare la coltivazione dell'orzo da birra? Dagli Istituti di ricerca ci arrivano dati confortanti in questo senso. Una valutazione diversa merita il settore vitivinicolo in considerazione del fatto che nel nostro territorio insistono due aree ad alta vocazione, una a sud della provincia ed una a nord, rispettivamente la zona D.O.C. del Cerasuolo di Vittoria e la zona D.O.C. della Contea di Sclafani, proclamate da appositi Decreti ministeriali.
La collocazione dei vini ottenuti nei mercati di alto livello non è affatto un'utopia, ma con l'aiuto di tutti è invece un'ipotesi perseguibile. Abbiamo sperimentato durante le nostre conviviali la scelta specifica dei vini prodotti nella nostra zona e ne siamo orgogliosi!
Merita di essere menzionato anche il settore selle piante officinali che anche nella nostra provincia mostra segni della sua potenzialità, se si tiene conto del fatto che specialmente il territorio del Vallone è in gran parte zona montana e queste colture sono certamente in grado di marcare la peculiarità del territorio legate alla particolarità del clima e alla natura dei terreni.
Viabilità
Il problema -principale del nostro territorio è e resta la viabilità.
La mancanza di strade quantomeno decorose, sia della grande che della media viabilità stradale, trascina con sè tutti gli altri problemi inerenti allo sviluppo dell'agricoltura, del commercio, dell'artigianato, dell'industria, del turismo, lasciando nel più completo isolamento questo territorio. In questa zona ogni attività viene penalizzata poiché le distanze diventano notevoli proprio per la forte precarietà delle vie di comunicazione non solo stradali ma anche ferroviarie.
Come si evince dall'Accordo di Programma Quadro per i trasporti in Sicilia, approvato recentemente, un fiume di denaro scorrerà in Sicilia; ma questo fiume bagnerà solo marginalmente le nostre terre, lasciandole sempre più ... aride!! A me pare, infatti, che non ci sia traccia della tanto attesa, almeno da noi del Vallone, strada di collegamento Acquaviva-Resuttano.
Per il momento non resta che consolarci con la recente sentenza favorevole all'Amministrazione Provinciale relativamente al contenzioso tra la Provincia stessa e l'impresa aggiudicataria dei lavori di costruzione della strada a scorrimento veloce Mussomeli-Caltanissetta.
Dopo questa sentenza, chiedo alle Autorità presenti se è possibile utilizzare, in tempi rapidi, i fondi sbloccati, per la realizzazione di una strada che, finalmente, colleghi in modo decoroso il centro più grosso del Vallone, Mussomeli, con Caltanissetta!
E' solo cosi che possiamo sperare di far uscire la nostra Comunità da una condizione di sottosviluppo economico ed evitare anche lo spopolamento continuo dei comuni dell'intera zona Nord della nostra Provincia!


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