Che coerenza, che stile, che programmi!
Riflessioni di un cittadino libero
Finita la campagna elettorale è tornato in paese un clima più sereno che, per la verità, per tutto il mese di maggio è andato quasi perduto.
Durante la campagna elettorale dove si è dibattuto di tutto, ma poco o niente dei programmi e del futuro di Campofranco, si è tanto parlato di alcune categorie professionali, ingegneri, imprenditori, medici, insegnanti, agenti di commercio; delle più svariate specie di animali, avvoltoi, gufi, cani, serpenti e non sono mancate lezioni di sociologia, pedagogia e linguistica. Qualche cittadino, di modesto grado culturale, provocatoriamente ha sussurrato in piazza che al prossimo comizio si sarebbe munito di enciclopedia o di un buon vocabolario.
E i programmi? Ma no, dei programmi ne parleremo, forse, la prossima volta o l'altra ancora. E si è più volte rivangato il passato, dagli anni 60 all'altro ieri, ed i più giovani hanno dovuto chiedere informazioni di qualche trascorsa vicenda ai genitori e, perché no, anche ai nonni. In qualche momento , poi, ci si è persino confusi e non si è più capito se si stesse assistendo ad un comizio elettorale o ad una commedia teatrale. Quasi un anticipo della prossima estate campofranchese.
E i programmi? No, manco a parlarne, oggi non c'è più tempo, al prossimo comizio, forse.
Ed ancora si è parlato di favori e piccole cortesie ricevute, passate, recenti e future, nonché di domandine, bidelli, scuole, banche, sindacati, ma non dei programmi. E non sono mancate ripicche personali e "botta e risposta", e nei bar e nelle piazze sfottò e sfrecciatine tra dirigenti, candidati e simpatizzanti delle tre liste.
Da notare anche un significativo aumento di consumo di tazzine di caffè e aperitivi. Diverse, poi, le cene notturne con personaggi eccellenti di questa o di quella lista.
E mentre in famiglia si discuteva se votare, la moglie a destra e il marito a sinistra o viceversa e su quale parente o amico riporre la propria fiducia, aumentavano le strette di mano, le pacche sulle spalle, gli ammiccamenti, le visite a casa e quant'altro, anche da persone di cui se ne sconosceva sino a quel giorno l'esistenza.
In compenso, però, si è vista alta tecnologia, siti internet, gazebo, cartelloni, magliette, cappellini e persino poesie.
E i programmi? Ma no, ne parliamo alla prossima elezione!
Calogero Cirlincione
Campofranco 25/05/2002
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