Sutera, i 50 anni di storia della Parrocchia Sant'Agata

La Parrocchia di Sutera quest'anno festeggia il suo "giubileo", 50 ami di storia. In passato era stata eretta a Parrocchia vicaria, ma il 12 marzo dei 1952 mons. Giovanni Jacono vescovo di Caltanissetta, con apposito decreto erigeva la chiesa di Sant'Agata a Parrocchia autonoma.
Da allora sono trascorsi 50 anni ricchi di storia e d'avvenimenti che hanno visto il succedersi di tre parroci che hanno dato un volto alla comunità parrocchiale: padre Mariano Diprima, dal 1952 al 1970; padre Antonino Scibetta dal 1970 al 1996; Padre Biagio Biancheri dal 1996 ad oggi.
Nel corso di questi anni la comunità parrocchiale ha vissuto il dramma dell'emigrazione; ha condiviso il dolore con chi ha perduto i propri cari; ha gioito nel veder nascere nuove creature in Cristo e per chi si è accostato al sacramenti.
Da quando è sorta ad oggi, la Parrocchia ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella formazione umana, morale e spirituale di tutti i suoi membri. La Parrocchia nelle diverse epoche e in diversi modi, si è sempre connotata come laboratorio di vita dove grandi e piccini, grazie alla guida dei sacerdoti, hanno ricevuto un'educazione cristiana determinante per la vita di ciascuno.
Infatti, attraverso iniziative ed esperienze spirituali è stata data a tutti, specie ai giovani, la possibilità di formarsi e di formare dei buoni cristiani e degli onesti cittadini. Ciò è quanto succedeva sin dai tempi di don Mariano e quanto ancora oggi viene fatto grazie al nostro parroco, alla nostra infaticabile guida spirituale Padre Biagio. Con il suo operato e con la sua vita c'insegna, ci fa sperimentare e comprendere che la Parrocchia è una grande famiglia dove ciascuno occupa un posto esclusivo ed importante e, pertanto, è chiamato a dare il proprio contributo personale, facendoci scoprire così la dimensione comunitaria della Parrocchia.
Molteplici sono state le iniziative realizzate nel corso della celebrazione del cinquantesimo anniversario commemorato nella Santa Messa del 16 Marzo, durante la quale tutti i gruppi ecclesiali parrocchiali nel ricordare il proprio carisma hanno pregato per l'intera comunità, ringraziando il Signore per i benefici concessi in questi 50 anni; per le persone che con il loro operato hanno contribuito alla crescita della comunità parrocchiale; per i defunti, le famiglie e per le vocazioni sacerdotali e religiose.
I festeggiamenti ufficiali sono stati celebrati in occasione della visita pastorale del vescovo, mons. Alfredo Maria Garsìa, dal 26 al 28 aprile. Ad aprire la celebrazione è stata la ricorrenza dei 25° e 50° di matrimonio, avvenuta il 21 Aprile, cui ha fatto seguito l'inaugurazione della mostra fotografica nel salone parrocchiale, che ha documentato l'attività svolta in questi 50 anni di vita parrocchiale.
Dal 22 al 24 Aprile si è svolto un triduo di preparazione animato dal parroco padre Biagio, da padre Vincenzo Antinoro, arciprete della Chiesa Madre di Campofranco e da padre Giuseppe Sorce, già parroco della parrocchia di Sant'Enrico di Mussomeli. Anche il C.S.I. e l'A.S. Soter hanno voluto festeggiare il 50' della Parrocchia attraverso una serie d'attività ludiche sportive organizzate e realizzate il 25 Aprile nella Piazza Umberto I, subito dopo la celebrazione della Santa Messa.
Per alcune ore la piazza si è trasformata in un vero e proprio campo di giochi, dove si respirava aria di festa, di gioia e tanta voglia di divertirsi.
Il culmine della celebrazione del 50° è stata la visita pastorale del Vescovo, dal 26 al 28 Aprile. Nel corso di questi giorni il Vescovo ha avuto modo di incontrare tutte le realtà parrocchiali esistenti, i giovani e i Pueri Cantores (il 26), per i quali ha avuto parole d'incoraggiamento e di speranza; il Consiglio Pastorale e i vari gruppi ecclesiali per i quali ha esternato apprezzamenti positivi per il loro operato. Ha incontrato, inoltre, i rappresentanti delle istituzioni pubbliche, quali il comune e la scuola, le autorità civili e militari.
Il 12 Marzo 1952 è una data storica per la nostra Parrocchia come lo è anche il 27 Aprile 2002 perché nel corso della celebrazione eucaristica il vescovo mons. Garsìa ha dedicato la chiesa, ha consacrato la mensa del nuovo altare, ha benedetto l'ambone e ha amministrato la Cresima a 35 giovani.
Cinquant'anni non sono tanti, ma consentono di fare un primo bilancio tra le cose che sono state fatte e quelle che dovranno essere ancora realizzate. E' un tempo di grazia durante il quale è stato dato un volto alla comunità e la strada che resta da percorrere è ancora tanta. Pertanto, ognuno è invitato a portare la propria pietra "per costruire qualcosa di grande e d'importante". Il Signore per intercessione di Sant'Agata, vergine e martire, cui è intitolata la nostra Parrocchia benedica la nostra comunità e sostenga il nostro Parroco.
Giovannella Difrancesco


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