Emigranti figli di nessuno?
Un appello per la revisione della tassa sui rifiuti
Chi conosce la storia della bassa Italia sa che per più di 100 anni, mentre il Nord sviluppava ed esportava tutti i tipi di prodotti, il Sud esportava i suoi figli a cui, pur avendoli concepiti, non riusciva a dare un pezzo di pane, neanche duro.
Dopo più di cento anni non è cambiato nulla. A volte ci sentiamo come figli abbandonati, però oggi "il padre" si è fatto vecchio e ha bisogno dei figli. Come buoni cristiani pur avendo sofferto tanto la mancanza del padre non si dimentica mai il padre/terra che ci ha fatti. Ritorniamo sempre, a costruire case e portare lavoro nei paesi dove ce n'è poco , a comprare terre che non si coltivano da anni, ad investire soldi in vari progetti ed aiutando il turismo che nei paesi della valle del Platani (Caltanissetta) non offre tanto: considerando che per andare in Spagna, Grecia, Malta, Turchia ecc... si paga molto di meno.
Guardando oggi il televideo ed internet si possono trovare viaggi con stanza e colazione per due settimane per 180 Euro a persona, incluse le trasferte, quando per venire nei paesi del Vallone ne paghiamo 400 per il solo viaggio Londra/Palermo/Londra più il taxi andata e ritorno da Palermo (che costa sui 200 euro).
Il nostro, ogni anno, è un ritorno di sofferenza, ricordo triste per rivivere 1'abbandono ancora una volta, perché quando arriviamo la terra non ci accoglie come un figlio ma ci invidia, disprezza, ci da la colpa per l'aumento dei prezzi, la mancanza d'acqua, la coda in pizzeria, traffico nelle strade , puzza dei rifiuti, rumore nelle strade. Potrei continuare: comunque ci da la colpa per tutto il male del paese.
La ragione di questo articolo è che un paio di giorni fa ho ricevuto una fattura dal comune di Sutera attraverso " Concessionario del servizio nazionale di riscossione per la provincia di CALTANISSETTA" per la tassa di rifiuti solidi urbani più diritti di notifica in Inghilterra. Normalmente queste bollette vengono pagate da un nostro incaricato/parente in paese. Ritornando all'analogia padre/terra ci sentiamo ancora una volta discriminati e disprezzati dalla nostra terra. Non siamo un caso speciale e non vogliamo essere trattati come tale, però se noi per 50 settimane su 52 non usiamo il servizio non dovremmo pagare quasi il prezzo pieno; se non usiamo l'acqua per 50 settimane non dovremmo pagare la bolletta piena (considerando che quando siamo in paese prendiamo l'acqua poche volte durante la nostra visita).
Invito il Comune , la Provincia, la Regione e l'Italia ad un referendum chiedendo se una persona che usa i sevizi due settimane all'anno deve pagare la bolletta intera. I sacrifici li facciamo tutti, le persone che vivono all'estero si trovano lì perché la Sicilia/Italia non riesce a dargli un avvenire, si sentono penalizzati più di una volta. Le leggi ci sono e devono essere rispettate, però se una legge è ingiusta si può e si deve cambiare.
Abbiamo sparso lacrime, sudore e sangue in tutto il mondo per più di cento anni e vogliamo giustizia, le case che abbiamo in paese sono il frutto ed il sudore dei nostri genitori e se la nuova generazione non si sente parte di una Italia giusta tra poco abbandonerà tutto e lascerà crollare e morire questi paesi. L'Italia è nel nostro sangue ma non più nel nostro cuore.
Carmelo Nicastro
(Inghilterra)
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