Maria Salamone, ambasciatrice di cultura

Tra i tanti emigrati che sono stati presenti a Montedoro nelle festività pasquali la poetessa Maria Salamone, dal 1971 emigrata in Francia.
Ormai da anni si dedica a tempo pieno alla poesia, avendo iniziato con lo scrivere a mano, con caratteri gotici, poesie su carta pergamenata, contornate da disegni e cornicette tali da costituire delle vere e proprie forme di arte nuova, che ha portato in giro in mostra in tante città della Francia, dell'Italia, del Belgio e della Svizzera e negli ultimi tre anni in Costa d'Avorio. Nel paese africano Maria Salamone è diventata una ambasciatrice della cultura e, perché no, anche di Montedoro suo paese natale. Nelle sue poesie, nei sui libri, nelle interviste giornalistiche, nei tanti interventi a manifestazioni pubbliche, le sue parole, il suo pensiero hanno evocato, ricordato Montedoro. Tanto per fare una citazione su "Ivoir Soir, Lundì 23 Juillet 2001" in un'intervista a cura di Michel Koffì, è scritto come titolo a tutta pagina: "Elle est née sur un Mont d'or" e poi tra le tante cose dice:" je suis née dans un petit village appelé Montedoro..."
La poetessa ha portato le sue poesie nei luoghi più disparati. Infatti, ha tenuto delle mostre nelle strade nelle piazze, nelle scuole, nei municipi, nelle sale di esposizione delle banche fino ad arrivare al Bureau International du Travail (BIT) di Ginevra. Maria Salamone ha partecipato a decine di concorsi di poesia in diversi paesi europei, ha un curriculum veramente esemplare. Ha scritto tante poesie che ha raccolto in due libri, l'ultimo dei quali è intitolato "Pour un chant de vie" e, come lei stessa dice, "La semplicità delle mie poesie è paradossalmente la mia ricchezza".
Nel suo breve soggiorno a Montedoro, Maria Salamone ha incontrato gli alunni delle scuole ai quali ha recitato delle sue poesie, dopo avere mostrato dei testi scolastici della Costa d' Avorio dove erano inserite alcune composizioni.
Nel paese africano, ha acquisito dei meriti culturali per la sua opera di diffusione della poesia e della cultura: nel 2001 a Korhogo le hanno intitolato una biblioteca. La poetessa continua con tenacia e costanza la sua attività per la grande forza interiore che la porta a sublimare le cose semplici della vita di ogni giorno cercando di scoprire e di far scoprire agli altri che la vita, fatta di gioia e dolore, merita di essere vissuta con un estremo impegno e totale fiducia nell'amore.
Lillo Paruzzo


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