Verso il gemellaggio Montedoro - Saint Nicolas
II 25 aprile, nei locali del Centro sociale di Montedoro, si č svolta la cerimonia per la definizione del gemellaggio tra il comune di Montedoro ed il comune di Saint Nicolas (Belgio). E' stata letta la delibera dalla Presidente del Consiglio comunale di Montedoro, Graziella Pennino, nella quale si mettevano in evidenza i motivi che hanno portato alla realizzazione del gemellaggio: Tra i quali, la numerosa presenza di emigrati montedoresi nella cittadina belga e l'aspirazione a realizzare l'Europa dei popoli.
Quella del Consiglio Comunale di Saint Nicolas č stata letta dal borgomastro Patrick Avril che nel suo discorso, anche a nome della folta delegazione belga, ha ringraziato per la calorosa accoglienza ricevuta ed ha elogiato le bellezze artistiche e paesaggistiche delle varie cittā della Sicilia, che ha avuto modo di visitare nei giorni di permanenza a Montedoro.
Il sindaco di Montedoro, Federico Messana, ha detto dell'importanza delle relazioni con gli altri paesi europei anche per sviluppare una serie di iniziative che consentano maggiori contatti e conoscenze reciproche al fine di incrementare il turismo nelle parti interne dell'Isola.
A conclusione della cerimonia vi č stato lo scambio di targhe ricordo e di omaggi di varia natura e naturalmente un simpatico buffet. La serata era iniziata con un concerto tenuto dal duo Angelo Palmeri, oboista, e Fabio Maida, chitarrista, docenti, tra l'altro, del Master classes che si tiene nel mese di settembre a Montedoro, che ha riscosso un caloroso successo. Sempre per i graditi ospiti belgi il 23 aprile, nel centro sociale, vi č stato un concerto del Coro polifonico Don Milani di Caltanissetta diretto dal maestro Rosario Randazzo con la partecipazione straordinaria della soprano Floriana Sicari. Un coro, come ha detto il Presidente Michele Campione, nato nella scuola nissena 18 anni fa con lo scopo di riunire i genitori degli alunni che amano il canto e la bella musica.
I gemellaggi, i rapporti con i paesi dell' emigrazione di Montedoro, la conoscenza reciproca da un punto di vista culturale e sociale sono parte dell'apertura che anche una piccola comunitā deve privilegiare, non tralasciando gli aspetti commerciali e di lavoro, per cercare di crescere nella civiltā della comprensione e della cooperazione internazionale per sviluppare dei sicuri fondamenti di convivenza pacifica. Certamente una iniziativa di grande spessore culturale e sociale.
Lillo Paruzzo
Ritorna alla Home Page