Montedoro, collocata la statua del Papa buono
Grandi festeggiamenti a Montedoro, venerdì 8 agosto, per la collocazione, accanto alla chiesa, di una statua di bronzo che raffigura il beato Papa Giovanni XXIII. Il comitato promotore, costituitosi nel settembre dei 2001 è composto da: Bufalino Rosario e Piccillo Gaetana; Lanza Giuseppe e Barone Alfonsina; Pisa Antonino e Guasto Assunta; Mantione Rosalia, Falcone Maria Pia, geom. Piccillo Pippo, Morreale Maria, Mantione Luca, Duminuco Teresa di Calogero, Bucculeri Giuseppina (abitante a Caltanissetta), Alfano Vito (abitante a Roma), Attardo Angelo e Galletti Giuseppina (abitanti in Usa).
Tutti, presenti per l'inaugurazione, razione, si sono adoperati- per raccogliere le offerte e per ordinare e collocare la statua del Papa del Concilio Vaticano II. Alle ore 18.00, il simulacro è stato portato in processione per la -"Via dei Santi" al suono della Banda musicale di Campofranco, diretta dal maestro Gian Battista Favata e da una numerosa folla di persone.
Davanti alla chiesa, la statua di bronzo opera di Gaggiati di Cremona, del peso di quattro quintali, è stata imbracata e sollevata col braccio idraulico e, quindi, saldata col cemento sul piedistallo da Salvatore Vella. Ignazio Tulumello e Santo Tulumello, tra gli applausi dei presenti e la banda musicale che suonava l'inno pontificio.
Il parroco don Amedeo Duminuco ha illustrato la figura e le opere del Papa buono, spiegando il significato ed il valore che hanno i santi, quali modelli per la vita di ognuno. Il sindaco Giuseppe Piccillo ha messo in risalto il Papa del Concilio Vaticano II, del dialogo, della pace che ha segnato la vita dell'intera umanità.
Giuseppina Buccoleri, a nome del comitato, ha ringraziato tutti i montedoresi per la collaborazione ed il contributo dati. E' stata celebrata la santa messa ed in conclusione è stata sparata la "maschiata" dalla ditta Aldo Picone.
La devozione di un gruppo di persone, che ha coinvolto quasi tutti i cittadini, ha voluto.
Con la realizzazione della statua di Papa Giovanni XXIII, avere e proporre un modello di vita cristiana contraddistinto dalla bontà, dalla semplicità, dal dialogo e dalla tolleranza.
L. P.
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