Sutera, la poesia vincitrice del concorso
"Una mamma può capire"
Non puoi capire.
E' come se tu lasciassi
la cosa a te più cara
con la speranza che torni presto a te.
Non puoi capire
quanto ho sofferto
a vedervi partire.
Uno ad uno
lasciarmi, abbandonarmi
con la speranza che altrove avreste trovato di meglio:
un lavoro, una famiglia;
ed io a sperare che qualcuno vi accogliesse,
vi rispettasse.
Ma l'amore no,
quello, solo io lo posso provare
solo una mamma lo può provare.
E come una premurosa mamma ho saputo
aspettare, attendere
e finalmente vedervi felici.
E' vero, questa felicità
non l'avete avuta da me,
ma non potete capire la sofferenza che si prova
ad aspettare, ad attendere, a sperare
che ciascuno di voi si realizzasse.
Solo una mamma lo può capire
e può capire la gioia che si prova
a veder riuniti tutti i suoi figlioli.
Allo stesso modo, ogni estate,
io me ne rallegro:
i miei piccoli a giocare,
i miei ragazzi a divertirsi,
i miei adulti a ritrovarsi
e i miei nonnini a raccontarsi
e io vi offro le cose mie più belle:
le mie viuzze,
le mie strade,
i miei quartieri,
le mie giornate,
la mia serenità.
E' tutto per voi.
Ma come sempre
giunge il momento della partenza
al solito mi lascerete:
voi con le vostre lagrime.
Ma anch'io non mi so trattenere:
ecco, la pioggia comincia a cadere.
Crocetta Tona
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