No alla caccia nella Riserva Monte Conca


Il divieto di caccia è sempre in vigore nella Riserva Naturale Integrale Monte Conca. A ricordarlo, alla vigilia dell'apertura della caccia, sono stati il direttore della Riserva Vincenzo Bianconi e il dirigente del CAI Giovanni Mento.
"Il divieto deriva da un'esplicita previsione di legge e ne consegue che nessun sindaco può rilasciare nulla osta per aprire la caccia nella riserva Monte Conca e nemmeno può farlo un assessore regionale". La precisazione dei responsabili di Monte Conca è arrivata opportuna a pochi giorni dall'apertura dell'attività venatoria in Sicilia e dopo che il sindaco Francesco Di Giovanni aveva deliberato favorevolmente, accogliendo l'istanza inoltrata dal presidente dell'associazione cacciatori locale, Carmelo Castellana, intesa a poter svolgere attività venatoria nella riserva Monte Conca. Anche in passato, nel 2001, ad un'analoga richiesta avanzata dal Comune di Campofranco, l'Assessorato regionale Territorio e Ambiente aveva risposto che la vigente normativa non consentiva il rilascio di alcuna autorizzazione a svolgere attività di caccia nelle aree protette.
"Le iniziative miranti ad ottenere la modifica del regime venatorio a Monte Conca - continua Vincenzo Bianconi - fatte proprie dal Comune di Campofranco, hanno solo il significato di esprimere un desiderio, e fanno nascere speranze ed aspettative che né la legge regionale né quella nazionale possono soddisfare".
Il divieto è operante anche in assenza di confini segnati con tabelle, poiché i confini delle aree protette sono pubblicati sulle Gazzette Ufficiali ed ogni cittadino, si presume, che ne debba essere a conoscenza. A maggior ragione il cacciatore, che è un "cittadino qualificato".

Vincenzo Nicastro


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