Sulla pianta rarissima scoperta a Sutera
Alcune interessanti precisazioni


Quale affezionato lettore de “La Voce di Campofranco”, nonché amante della natura ed appassionato della botanica, voglio esprimere la mia soddisfazione per quanto appreso nell’articolo “Una pianta rarissima scoperta a Sutera” del N.8 agosto 2003; a tale riguardo ritengo opportuno, per correttezza e completezza di informazione, precisare quanto segue:
- Aster sorrentinii (Tod.) Lojac. (= Galatella sorrentinii Tod.) (= Astro di Sorrentino); è una specie (non una varietà) appartenente al genere Aster L., famiglia Asteraceae (o Compositae).
Tale genere comprende piante annue e perenni; in particolare Aster sorrentinii (Tod.) Lojac. assume la forma biologica di una camefite suffruticosa (cioè supera la stagione avversa allo stato di suffrutice con gemme situate a non più di 20-30 cm dal suolo, ma non è sempreverde). Fiorisce da giugno a novembre. Predilige argille umide, ma vive anche su argille secche approssimativamente da 300 a 1000 m s.l.m. Dal punto di vista corologico (distribuzione areale-geografica) Aster sorrentinii (Tod.) Lojac. è considerata “endemica”, ciò vuol dire che è una specie con areale limitato ad una regione o ad una zona ristretta, del Mediterraneo.
A tal proposito l’International Union for the Conservation of Nature “I.U.C.N.” (e non la Comunità Europea, che si limita a recepire in legge le proposte di organizzazioni scientifiche specialistiche) l’ha ritenuta meritevole di particolare protezione, inserendola nella Lista Rossa delle Piante Minacciate, pubblicata nel 1997, dalla stessa organizzazione, ed aggiornata nel 2002.
La Lista annovera tutte le entità vegetali che a livello mondiale sono considerate Rare, Minacciate, Vulnerabili o Estinte, costituendo un intero volume, che prende in considerazione 33.798 specie su un totale nel mondo di 270.000; cioè più del 12,5 % della flora mondiale. La specie in discussione è inserita in Lista con lo status di VULNERABILE “VU”, vale a dire che, pur non essendo "gravemente minacciata" o "minacciata", è tuttavia esposta a grave rischio di estinzione in natura, in un futuro a medio termine. Risulta facile, quindi, comprendere la notevole importanza del ritrovamento della specie avvenuto nei nostri territori. Secondo quanto riportato dal Pignatti nella “Flora d’Italia” (1982), Aster sorrentinii (Tod.) Lojac., è descritta correttamente, già alla fine del XIX sec., dagli autori Todaro e Lojacono (e non dal Raimondo) che la ritrovarono per la prima volta nei pressi di Palazzo Adriano (locus classicus). Caduta immeritatamente in dimenticanza, oppure collegata ad Aster tripolium L. come varietà (così secondo il Fiori, sia pure in forma dubitativa), viene individuata dal Raimondo, nel 1979, sulle Madonie e nei pressi di Sutera.
Oggi la si ritrova in diversi siti caratterizzati dalla presenza di argille, quali Rocca Busambra, Bosco Rifesi, Burgio, Bivona, San Biagio Platani, Maccalube di Aragona, ma non a Palazzo Adriano dove l'ambiente appare così profondamente modificato, da farne temere l’estinzione.
Recentemente (luglio 2003), durante lavori di ricerca, è stata personalmente segnalata, da chi scrive, anche sulle argille ricadenti nella Riserva Naturale Integrale di Monte Conca, assieme ad altre entità “endemiche”, di non minore rilievo scientifico-naturalistico, quali Stipa gussonei Moraldo (fam.Graminaceae) e Knautia calycina (Presl) Guss. (fam. Dipsacaceae), contemplate dalla Lista Rossa delle Piante Minacciate.

Michelangelo Mazzara
(Dottore in Scienze Forestali)


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