Sutera, block notes
Martedì 4 novembre c’è stata la tradizionale cerimonia di Commemorazione dei Caduti. Dopo la messa alla chiesa del Carmine si è formato il corteo che ha deposto una corona di fiori davanti alla stele di piazza della Repubblica. I ragazzi della scuola elementare hanno recitato alcune poesie, la scuola media ha cantato l’inno di Mameli. Il vicesindaco Paolino Landro ha ringraziato le associazioni degli ex combattenti e delle vedove di guerra, le autorità presenti e le associazioni radicate nel territorio, le scuole; e che oggi “dobbiamo onorare il loro (= dei caduti) ricordo non in nome della guerra, ma in nome della pace che è l’obiettivo perseguito dall’Italia, così come sancito dall’articolo 11 della Costituzione della Repubblica che dice: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Il 13 ed i 14 novembre si sono svolte una serie di manifestazioni, patrocinate dalla amministrazione comunale, in onore di Lillo Zucchetto, l’agente di polizia ucciso a Palermo il 14 novembre del 1982 all’età di 27 anni. Il primo giorno si è tenuto un dibattito sul tema “mafia ieri e oggi – conoscerla per abbatterla” al quale sono intervenuti lo scrittore ed ex consigliere provinciale Filippo Falcone ed i procuratori della repubblica Giordano e Di Natale. La relazione è stata tenuta da Francesco Messineo, anche lui procuratore della repubblica di Caltanissetta.
Il 14 mattina c’è stata una messa di suffragio a cui ha assistito anche una rappresentanza della polizia di stato di Palermo e di Caltanissetta, conclusasi con una breve sosta davanti al monumento di piazza Zucchetto. Infine la sera, nella chiesa di Sant’Agata, si è esibito in un concerto gratuito il gruppo ottoni Gustav Mahler, con musiche di J. S. Bach, Morricone, Williams, Mozart, Bruckner, Meyer e Verdi.
Trilogia di film siciliani di Pasquale Scimeca, organizzata dal Comune nella sala degli Agonizzanti dal 30 novembre al 2 dicembre. E’ stata una interessante rassegna di film che ha rievocato alcuni avvenimenti legati al nostro passato di siciliani: i fasci dei lavoratori del 1892 (con “Il giorno di San Sebastiano”) e le agitazioni contadine del secondo dopoguerra (con “I briganti di Zabut”, oggi chiamata Sambuca, e “Placido Rizzotto”). A conclusione c’è stato un dibattito a cui è intervenuto lo stesso regista, il critico cinematografico Sebastiano Gesù e l’attore Vincenzo Albanese che, nella trilogia, ha interpretato i ruoli di Luciano Liggio, del brigante Giuseppe Manzella e del campiere mafioso di Il Giorno di San Sebastiano.
Pasquale Scimeca, nato il 1° febbraio 1956 ad Aliminusa in provincia di Palermo, è il fondatore della cooperativa indipendente Arbash film. Ha realizzato nel 1989 il primo lungometraggio La Donzelletta, seguito da Un Sogno Perso nel 1992. Il giorno di San Sebastiano, del 1993, vince un globo d’oro e viene presentato alla mostra di Venezia nella sezione “vetrina del cinema italiano”. Dopo Appunti per un film e L’Altra Sicilia, esce nel 1997 I briganti di Zabut (menzione speciale al festival di Taormina e premio giuria al Grosseto film festival), mentre Placido Rizzotto (diretto nel 2000) partecipa alla mostra di Venezia nella sezione “cinema del presente”.
Nel corso del dibattito Sebastiano Gesù ha ricordato, oltre all’impegno del regista nei confronti dei vinti dalla storia, la somiglianza tra alcuni personaggi di Vittorini e quelli dei film di Scimeca.
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