Acque nerastre lungo il fiume Gallo d’Oro
Risolto il mistero?

Come ogni anno , durante i mesi di novembre e dicembre il fiume Gallo d’Oro, lungo il tratto che attraversa la Riserva Naturale Integrale Monte Conca, assume una colorazione nerastra. Il Direttore della Riserva ha sempre puntualmente e scrupolosamente segnalato il fenomeno a tutte le forze di polizia competenti, addebitandone la causa ad un inquinamento da acqua di vegetazione, che sarebbe stata versata, nottetempo, dai frantoi ricadenti nel bacino idrico del fiume Gallo d’Oro. Anche nell’anno, appena scorso, dopo avere svolto minuziosamente le indagini di routine nei frantoi sospetti, il Laboratorio di Igiene e Profilassi di Caltanissetta comunicava che dagli esami di laboratorio, i campioni d’acqua analizzati, a differenza degli anni precedenti, non presentavano alcun inquinamento dovuto a reflui provenienti dalle lavorazioni delle olive. Pertanto, veniva richiesta la collaborazione del dottor Michelangelo Mazzara, il quale durante un sopralluogo congiunto, effettuato con lo scrivente, il località Ponte Romano, notando la presenza di una tipica pianta , ivi esistente in grande quantità lungo il letto del fiume Gallo d’Oro. Se ne prelevava un campione al fine di farla analizzare nel Dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università di Palermo. Dall’esito degli esami è emerso che la pianta in questione viene denominata Ruppia Sp., pianta perenne, idrofita che predilige le zone umide salate o salmastre, dove si riproduce a livello infestante, tramite lunghi rizomi, costituendo dei veri e propri ruppieti di vaste proporzioni. Tale pianta svolge un ruolo fondamentale per l’ossigenazione delle acque ed è importantissima come punto di ancoraggio, dove trovano rifugio larve e giovani pesci. La caratteristica di questa pianta consiste nel fatto che fuori dall’acqua è di colore verde, mentre quella parte della stessa pianta che viene a contatto con l’acqua diventa nera, conferendo per un effetto ottico un colore nerastro all’acqua che scorre sopra di essa, anche se in realtà prelevando dei campioni l’acqua si dimostra chiara. Tale fenomeno durante il periodo estivo non si evidenzia in quanto il fiume è quasi in secca. Tuttavia alle prime piogge, poiché la parte rizomatosa della pianta sopravvive alla siccità, sicuramente si presenterà puntualmente nello stesso periodo dell’anno prossimo.
Il Comandante del Distaccamento Forestale di Sutera
Mar.llo Salvatore Butera


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