Gli oli extra vergini di Sicilia in un eccezionale catalogo

La Sicilia, pur essendo da sempre un'importante area di produzione oleicola, soltanto in questi ultimi anni sta vivendo una fase di riscoperta. Grazie ai continui sforzi dei produttori e delle istituzioni, gli oli siciliani sono cresciuti nella qualità, a tutela della quale sono state istituite e riconosciute ben sei Denominazioni d'Origine.
Il successo è confermato dal trend di crescita delle esportazioni, raddoppiato negli ultimi anni.
Il grosso lavoro di tutti i soggetti della filiera, impegnati nei programmi di qualità, di promozione e di valorizzazione degli oli extra vergini, sta finalmente percorrendo la strada dell'innovazione e riqualificazione delle aziende, tanto da portare la nostra terra ai primi posti tra le regioni italiane produttrici di extra vergini di altissima qualità.
Questo primato è confermato dall'alta numero di riconoscimenti tributati agli oli extra vergini di oliva siciliani, nei più importanti concorsi internazionali.
Se i nostri oli stanno conquistando i mercati internazionali e sono sempre maggiormente presenti sulle tavole dei consumatori di moltissimi Paesi, il merito va certamente ascritto alla continua ricerca della qualità e alla connessa divulgazione dei risultati delle attività in favore del settore.

In questo contesto s'inserisce l'azione dell'Assessorato Regionale dell'Agricoltura che in questa prestigiosa nuova edizione del Catalogo degli Oli Extra Vergine di Sicilia, riproduce un ideale percorso tra gli oliveti delle valli e delle colline siciliane, evidenziando il grande valore del patrimonio varietale e i caratteri del prodotto che è esposto dalle 333 aziende produttrici dislocate nelle varie province della Sicilia.
La Regione Siciliana è impegnata da anni nella valorizzazione delle produzioni tipiche quale unica strategia percorribile, attraverso azioni che hanno riguardato interventi sul miglioramento della qualità dell'olio di oliva e sulla sua valorizzazione. Attualmente sta portando avanti il "Progetto di Miglioramento della Qualità della Produzione dell'Olio Oliva", (Reg. CE 528/99) ed il Programma Interregionale: "Misura 5 Olivicoltura" che interpretano la qualità nella sua accezione completa.
L'ampia adesione riscontrata e il miglioramento delle conoscenze di base degli operatori del settore e l'integrazione con le altre componenti della filiera, costituisce una valida premessa per quel salto di qualità dell'intero comparto, di cui in parte è espressione il presente catalogo. Ma l'aspetto non trascurabile scaturito dalle azioni intraprese, è rappresentato dalla diffusa consapevolezza della cultura della qualità nella generalità degli operatori e dei consumatori.
E' proprio questo un aspetto fondamentale su cui il progetto sta puntando anche con azioni formative e dimostrative, oltre che informative, che mirano a far conoscere il prodotto olio d'oliva, le sue caratteristiche di pregio, la tecnica di assaggio dell'olio per mezzo dell'analisi sensoriale. Diffondere la cultura della qualità tra gli operatori olivicoli e i consumatori, ridurre l'impatto ambientale nei processi di produzione, divulgare le conoscenze e le innovazioni tecnico-scientifiche, diffondere le tecniche di assaggio degli oli, razionalizzare le tecniche di difesa fitosanitaria, garantire la sicurezza alimentare, in definitiva mettere in atto tutte le iniziative che possano consentire ai produttori di affermarsi sui mercati con prodotti di qualità e alto valore aggiunto, questo è l'obiettivo ambizioso che si propone con impegno di raggiungere.

Il Catalogo
Con la sesta edizione del Catalogo degli oli di Sicilia, l'Assessorato Agricoltura e Foreste ha dato continuità all'azione che già da cinque anni svolge in favore della produzione olearia regionale e delle aziende imbottigliatrici di olio extravergine di oliva.
L'extravergine di oliva siciliano, che finora non era stato considerato alla stessa stregua di quello di talune altre regioni italiane, per il favore riscosso nei più prestigiosi concorsi oleari e per l'interesse raccolto sul mercato, punta a una sua ulteriore crescita d'immagine con la presentazione di quella che possiamo a ragione considerare la vetrina della produzione olearia di Sicilia, capace di concorrere alla pari con la migliore produzione nazionale, possedendone i requisiti qualitativi.
Le 333 aziende che partecipano al Catalogo sono state raggruppate per provincia, per cui, sfogliando le sue pagine, è possibile fare un viaggio ideale fra gli oliveti e i frantoi di Sicilia. Il Catalogo diviene uno strumento di presentazione dell'azienda sul mercato, fornendo delle sintetiche ma essenziali informazioni sui sistemi di raccolta ed estrazione, sulle varietà coltivate, sulle principali caratteristiche organolettiche, sugli accostamenti e impieghi nella gastronomia, sull'organizzazione commerciale delle vendite.
La composizione di questo mosaico, le cui tessere sono rappresentate dalle aziende, traccia una mappa delle principali aree di produzione e dei relativi connotati caratteristici, ponendo in grande evidenza l'aspetto più importante dell'olivicoltura siciliana, la spiccata variabilità ambientale dell'Isola e dei suoi oli. Ed è proprio la presenza di una miriade di microambienti, la mescolanza di tante cultivar costituitesi nel corso dei secoli, oltre al fattore umano, a trasmettere quei caratteri di unicità e di tipicità che rendono particolare, se non esclusivo, l’olio di ogni singola azienda.
I caratteri di tipicità dell'olio siciliano di qualità si apprezzano decisamente al momento dell’assaggio, per la loro capacità di esprimere e riportare alla memoria un paesaggio, un ambiente, una terra. Tali aspetti caratteristici valorizzati quotidianamente dal lavoro degli imprenditori che partecipano alla presente edizione del Catalogo, sono e saranno protetti dall'Unione Europea che ha già riconosciuto o si accinge a riconoscere le varie denominazioni d'origine presentate per molte aree della Sicilia.
Il Catalogo è stato pubblicato dalla Unità Operativa (Ass. Agric. e Foreste) di Sciacca. La raccolta, la catalogazione delle schede informative e del materiale utilizzato per la realizzazione del Catalogo è stata curata da tutte le Unità Operative periferiche dislocate su tutto il territorio regionale. In particolare bisogna ricordare che Campofranco ricade nel territorio di competenza dell’Unità Operativa di Mussomeli. Nel circondario operano altre due Unità Operative San Giovanni Gemini ed Aragona. L’intero lavoro è stato coordinato dai seguenti Servizi dell’Assessorato Agricoltura: IX (Servizi allo Sviluppo), V (Produzione Vegetale) e VIII (Tutela, Valorizzazione e Promozione dei Prodotti Agro-alimentari). Il catalogo può essere visionato presso tutte le sedi delle Unità Operative, gli operatori particolarmente interessati e coloro che hanno iniziato ad imbottigliare olio extravergine di oliva, possono far richiesta per l’inserimento della propria Ditta nella seguente edizione. La Regione Siciliana ha pubblicato il catalogo in forma cartacea e su CD-Rom, inoltre è stato pubblicato su CD il “Progetto Qualità oli di Sicilia”.

Cenni Storici
Per conoscere bene un ulivo bisogna andare sulla costa meridionale dell'isola, là dove il vento di scirocco, dopo avere attraversato il mare, lo incontra per primo.
Quel vento caldo è come una dolce carezza che riesce a fare vibrare quelle curiose foglie bicolori.
Ecco finalmente svelato il colore degli occhi di Atena, così come ce li descrisse Omero.
Parlava così un professore ragusano di greco: L'ulivo l'ho sempre considerato dono di Atena più che pianta introdotta da Micenei o Fenici. Se la pianta fu dono di una dea, l'olio fu omaggio del buon Aristeo, figlio di Apollo, che ne aveva il "know-how".
Pare che sia stato proprio lui a insegnarlo ai nostri antichi. Pianta sacra? Sicuramente da sempre.
Sacra anche per i cristiani: l'olio d'oliva servirà per il Battesimo, la Cresima, l'Estrema Unzione, l'Ordinazione sacerdotale, la Consacrazione degli altari.
Lo sanno bene i nostri contadini. Forse è per questo che quei frutti sono ancora oggi vezzeggiati con dolcissimi nomi femminili: "bianculidda", "nuciddara", "carbucia", "ogghiarola".
Pianta per poeti? "C'è un ulivo saraceno, grande, in mezzo alla scena con cui ho risolto tutto".
Così scriveva Pirandello che si sentiva la morte addosso mentre redigeva "I Giganti della montagna". Non era un "particolare di fatto", una semplice soluzione scenica; era invece "...una soluzione di catarsi che definiva e concludeva l'intera sua opera, l'intera sua vita. Un olivo saraceno a simbolo di un luogo, a simbolo della sua Memoria". Così annotò Leonardo Sciascia. Ho cercato sui dizionari e testi di agraria notizie sull'"olivo saraceno": non ne parlano. Eppure mi pare che abbia le carte in regola per entrare nei dizionari, almeno in quelli.
Ne parlano Pirandello, Quasimodo e tanti altri scrittori siciliani. Hanno lasciato descrizioni accurate, dettagli precisi.
L'avrete visto sicuramente anche voi l'olivo saraceno: è quello dal tronco contorto, attorcigliato, quasi avvitato su se stesso, ricco di crepe, il suo, pare un tronco torturato da tormenti antichi viste le cicatrici.
Eppure sui libri non c'è.
Sarà un ulivo di una specie botanica a parte, riservato solo ai poeti, a quelli che ci videro la dimora della luna, il rinnovarsi della vita, la pace e la fertilità.
Diceva il mio lontano professore di greco che l'ulivo sacro dell'Acropoli governava la vita e il destino del popolo greco. E quindi anche il nostro. Piantare un olivo è un atto di fede: di speranza e fiducia nel futuro vista la crescita lentissima e l'eccezionale longevità della pianta.
"Gli oliveti si piantano per i figlioli", dicono i toscani. Mangio sempre con piacere una fetta di pane caldo con un filo d'olio sopra: è mangiare antico. Il segno di un antico benessere sognato dai miei vecchi. (Da “Tra cielo e terra” di Gaetano Basile).
Nel catalogo sono presenti alcune aziende delle Province di Caltanissetta ed Agrigento, in particolare per la provincia di Caltanissetta: La Uliva (Riesi); Palladio Misteci (Riesi); Polizzi Michela (Caltanissetta); Spanoolio (Delia).
Per la Provincia di Agrigento riportiamo le aziende del circondario: Madonia (Cammarata); Madonia Pino (Cammarata); Forestieri Rosalia (Cammarata); Linea Natura (Aragona); Salamone Graziella (Aragona); Chiarelli e Pendolino (Aragona).
Dr. Agr. Vincenzo D'Anna
(Funzionario Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste)


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