Contro l’inceneritore
La protesta popolare del 29 febbraio delle popolazioni del Circondario
Non si ferma la protesta popolare contro la costruzione di un termovalorizzatore (un inceneritore di rifiuti che produce energia elettrica) nella zona industriale di Casteltermini e di due maxi discariche ad Aragona ed Acquaviva Platani.
Dopo le numerose manifestazioni di protesta ed il secco no dei consigli comunali dei paesi interessati, il rallentamento dello scorrimento veloce organizzato lo scorso mese di novembre che ha coinvolto numerosi partecipanti che con un corteo di macchine ha attraversato a passo di lumaca lo scorrimento veloce dalla stazione di Acquaviva fino alla galleria di Passo Fonduto, questa volta a prendere l'iniziativa è stato il Comitato Civico di Campofranco che il 29 febbraio ha organizzato una manifestazione generale che ha coinvolto anche i cittadini dei paesi vicini.
La manifestazione si è protratta per tutta la giornata, infatti il corteo formato bambini, ragazzi ed adulti attrezzati di cartellone e simboli di protesta è partito, formando una catena umana lunga un chilometro, dal piazzale Aldo Moro e si è avviato verso il bivio Molinella, dove alle 10,00 era previsto un appuntamento con le delegazioni di Sutera, Casteltermini, Aragona, Cammarata e Milena, che numerosi si sono aggiunti per protestare contro questo piano dei rifiuti che prevede la costruzione in Sicilia di cinque termovalorizzatori. Da qui a piedi, scortati dalle forze dell'ordine, i manifestanti gridando slogan hanno attraversato la Strada Statale 189 in direzione Agrigento causando notevoli disagi alla circolazione stradale, per arrivare alla zona industriale, di fronte il passaggio a livello della stazione di Campofranco, luogo dove è prevista la costruzione dell'inceneritore. Ma arrivati nei pressi dell'ex stabilimento dell'Italkali un improvviso acquazzone ha interrotto il nutrito corteo che ha trovato riparo e si è rifocillato con pasticcini e bibite offerti dal ristorante Green Park.
Il comitato civico di Campofranco coordinato da Gabriella Modica, Valerio Carlino, Salvatore D'Anna, Vincenzo Lo Curcio, Salvatore Gugliotta, Vincenzo D'Anna, Alessandro Di Leo, Calogero Di Gesù, Michelangelo Mazzara, Rosario Nuara, ha voluto organizzare la manifestazione perché, nonostante i dubbi avanzati sui danni all'ambiente ed alla salute, dai sindaci e dai rappresentanti dei comitati dei comuni interessati in un incontro avuto con il presidente della regione Salvatore Cuffaro, questi ha confermato l'intenzione di portare avanti la costruzione dei termovalorizzatori in Sicilia, salvo che venga dimostrato che le emissioni di questi impianti sono dannosi per la salute ed ha garantito nello stesso incontro, dopo le sollecitazioni dell'onorevole Calogero Micciché, che nell'inceneritore non sarà bruciata plastica.
In questo inceneritore convergeranno i rifiuti di tutta la provincia di Agrigento di mezza provincia di Caltanissetta, di mezza provincia di Trapani e di un quarto di quella di Palermo pari a circa un milione e centomila abitanti, che viaggeranno su una rete stradale già pericolosa, circa duecento camion infatti invaderanno giornalmente le nostre strade. Un discorso più approfondito meriterebbe l'aspetto dei danni all'ambiente e alla salute: molti degli inquinanti emessi come le diossine ed i fùrani sono composti cancerogeni ed altamente tossici, il cadmio può provocare patologie polmonari ed indurre tumori all'apparato urinario ed ai polmoni, il mercurio è dannoso per il sistema nervoso centrale.
Persino le Pro Loco della Valle del Platani si sono riunite per dire no alla costruzione del termovalorizzatore perché -si legge nel documento redatto dai presidenti- oltre a rappresentare un rischio per la salute, pregiudicherà lo sviluppo turistico dei singoli tenitori e di tutta la "Valle", con riferimento ai siti archeologici di Milena, al Museo Miniera Cozzo Disi di Casteltermini, ai quartieri arabi di Sutera, al castello Manfredonico di Mussomeli fino alla riserva naturale di Maccalube di Aragona e di Monte Conca e del bosco Spagnolo di Campofranco. Anche l'Assemblea Provinciale Regionale esprimendo il proprio dissenso alla costruzione di questo mega inceneritore ha chiesto al commissario Straordinario per l'emergenza rifiuti di "ritirare questa decisione e di avere un incontro urgente congiuntamente agli amministratori dei comuni interessati ed ai rappresentanti dei comitati sulla politica ambientale in Sicilia, decisione presa senza il coinvolgimento e in assenza dei pareri delle Amministrazioni locali e, soprattutto in assenza di un piano di interventi tecnici ed economici rispetto alla raccolta differenziata". Nel pomeriggio la manifestazione è continuata a Campofranco con un "Concerto di dissenso" iniziato alle 19.00 in Piazza Crispi tenuto da quattro giovani musicisti che danno vita ad una formazione rock, i Love Buzz, che hanno suonato gratuitamente, poi ha interpretato anche due brani Rosario Pera ed Antonio Valentino, accompagnato da Lillo Guarenti, ha improvvisato alcuni pezzi con la tromba.
Nel corso della serata hanno preso la parola il sindaco di Sutera Gero Ferlisi, il sindaco di Milena Giovanni Randazzo il consigliere provinciale Giuseppe Turrito ed il sindaco di Campofranco Francesco Di Giovanni. Tutti hanno ribadito un secco no alla costruzione dell'inceneritore che penalizzerebbe soprattutto Campofranco, perché dovrebbe sorgere a meno di ottocento metri dalla più vicina abitazione.
Totò D'Anna


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