Emigrati montedoresi nel mondo
Angelo Attardo - USA
Antonino Morreale - Novara
Giuseppe Alba - Belgio
Angelo Attardo - USA
Uno degli emigrati, negli Stati Uniti d' America, che ogni anno fa ritorno a Montedoro è Angelo Calogero Attardo: Con la moglie Giuseppina Galletti, ha lasciato il paese circa 50 anni fa.
Il suo primo paese di emigrazione è stato la Francia, nel 1948, vivendo l’esperienza dell’attraversamento dei confini guidati dallo spallone sulle alture delle Alpi, soffrendo per la ricerca del lavoro, della casa, dell’adattamento nella nuova realtà.
Fatta una breve esperienza si convinse che in America si sarebbe trovato meglio, sia per il lavoro e la sua organizzazione che per il modo di vita . Così emigrò in America lavorando sodo nella città di Buffalo dove vi sono centinaia di famigli originarie di Montedoro.
Una caratteristica di Angelo è stata quella di essere insieme agli altri compaesani nelle attività e manifestazioni che aggregano “per qualcosa di buono”. A Buffalo, città della sua prima emigrazione in USA, lo troviamo insieme a Giuseppe Farruggia, Pietro Galante, Nicolo Bona nella fondazione del Club "Società di Montedoro" con lo scopo di. riunire le famiglie di emigrai
montedoresi e perpetuare le tradizioni legate al paese di origine, socializzare le notizie e le comunicazioni relative ai compaesani, sviluppare occasioni di solidarietà umana.
Una devozione particolare per San Giuseppe e alla Madonna de! Rosario, patroni celesti di Montedoro, ha stimolato tante iniziative nelle ricorrenze delle feste per essere in sintonia con i compaesani residenti nel paese. Per diversi anni, dopo Giuseppe Farruggia, Angelo è stato Presidente della Società di Montedoro. Nel 1987, andato in pensione, si è trasferito ad Orlando, in Florida, quando ormai era libero più libero dagli impegni familiari dei tre figli Angelo, Carolina e Rosa.
Negli ultimi anni, tornando a Montedoro, si è inserito nei comitati per le teste patronali per contribuire e collaborare nelle feste dei santi protettori e così, nel 2001, quando si è costituito il comitato per la realizzazione della statua di bronzo al beato Papa Giovanni XXIII, col solito entusiasmo, vi ha aderito e il giorno 8 agosto ha avuto il piacere, la gioia, di vedere la collocazione della statua del Papa buono insieme a tutta la popolazione festante.
A Montedoro abita la sorella Rosa con la quale Angelo si sente legato alla sua famiglia di origine e costituisce il riferimento vivente della sua memoria familiare, della sua fanciullezza e della gioventù., degli affetti e dei sentimenti che ha sviluppato nel paese e dei quale è orgoglioso.
Lettore attento del mensile, da oltre venti anni, ritiene che "il giornale'" è una cosa importante per i montedoresi che si trovano lontano dal paese, per sapere, per conoscere, per essere informati di quanto succede ed avere notizie delle persone.
Antonino Morreale - Novara
Antonino Morreale, di 89 anni, sposato con Serafina Ciralli, è fratello di Andrea, Rosario,Giovanni, Pietro e Marietta figli di Giuseppe, da alcuni decenni abita a Novara.
Col fratello Calogero, costituivano la famiglia di "li fìrrara", che ha profuso l’attività di fabbro dalla seconda metà del 1800 fino alla seconda metà del 1900. Sin da bambino Antonino frequentava la “putìa” del padre per apprendere l’arte dell'incudine e del martello, ma raggiunta la maggiore età decise di arruolarsi nell'aviazione dove raggiunse il grado di maresciallo.
Anche se è andato in pensione nel 1974, la vita disciplinata dell'aeronautica lo aveva abituato a scandire le ore del giorno in modo programmato tanto da non lasciare spazio all’inattività. Aveva sempre amato la lettura e avrebbe voluto fare degli approfonditi studi umanistici. Questa affezione lo portò a scrivere, a passare delle ore della giornata a scrivere per un suo godimento personale. E ha scritto tanto: racconti che aveva sentito narrare nella sua infanzia a Montedoro, diario degli anni trascorsi durante la seconda guerra mondiale specialmente nella prigionia, avvenimenti e fatti di cronaca.
Antonino Morreale, arruolatosi in aeronautica nel 1934, per due anni, viene inviato in Africa orientale 1937-39 e successivamente in Libia nel 1941-42. Partecipa al fronte Balcanico facendo parte della base di Manduria di Puglia. Quindi con il grado di maresciallo viene fatto prigioniero dai tedeschi e deportato a Thorn, Slezia e Breslavia. Fa ritorno in Italia il 6 settembre del 1945. E' del 1948 il suo matrimonio con Serafìna Ciralli dalla quale ha avuto due figli: Giuseppe e Gianpiero.
Questi i titoli dei suoi libri: II brigante ed altri racconti; Le rose del Progetto, romanzo; Le mie prigioni; Un passaggio in auto; Miscellanea di racconti per grandi e favole per piccini con i seguenti titoli: Per mancata promessa, Tormento, Primo volo d'un pellicano. La disavventura d'un giovane orso, Tanino, Cico e il guercio. Da contadinella a saggia regina, Margia, Agostino e Biagina, Malinconico addio. La fata delle nuvole. Brevi dialoghi ai margini del bosco. La volpe. Per una manciata di ulive.
Un impegno ed una produzione di tutto rispetto fatti con passione ed affetto. Certamente dove le vicende dolorose della guerra e della prigionia costituiscono le sue memorie si rivela, nella sua interezza, 1' uomo e il soldato, con le sue qualità migliori, che poi sono le caratteristiche del siciliano della buona specie, di quello che fa onore alla sua terra, alla sua famiglia e al suo popolo: generoso, leale, solidale.
Con i suoi scritti Antonino Morreale ci ha fatto un grande dono anche se ammantato di riservatezza, di umiltà, ma testimonianza della sua vita, del senso del dovere, del senso del limite, del sacrificio come contributo necessario ed indispensabile per assaporare le realizzazioni, le conquiste, le affermazioni.
Giuseppe Alba - Belgio
Ritorna a Montedoro, ogni anno, ormai da più di 35 anni, Giuseppe Alba e Giuseppina Guarneri sposata nel 1968, per ricaricare le batterie - come ci ha detto - per la grande nostalgia che ha del paese e per ritrovare la sorella Rosa, sposata con Michele Salvo, e tanti altri parenti e conoscenti.
Il fratello Faustino ha esplorato, anche lui, le vie dell'emigrazione e si trova in Belgio, mentre il fratello Giovanni, sposato con Rosina La Porta, da tanti anni vive a Torino.
Giuseppina, figlia di Pietro Guarneri e di Giuseppina Mantiene, oltre ai genitori viene a trovare la sorella Angela sposata con Pippo Mantiene e tanti altri parenti.
Giuseppe Alba del fu Pietro è nato a Montedoro nel 1943, ha frequentato le scuole elementari, quando ancora in paese non vi era un vero e proprio edificio scolastico, infatti l’edificio della scuola elementare Don Bosco è stato costruito nel sito dove sorgeva il Palazzo del Barone Paruzzo solo nel 1954. Le aule erano sparse in pianterreni e magazzini a volte senza pavimentazione, con le pareti fatiscenti, poco illuminate, senza servizi igienici, senza riscaldamenti." In verità il numero degli alunni era così alto che forse non avvertivamo il freddo dell' inverno". Nelle aule c’erano: una predella, con sopra un vecchio e sgangherato tavolo che fungeva da cattedra, una lavagna, degli enormi banchi di legno biposto, ma che spesso venivano utilizzati da più alunni. E poi ricorda il carosello di maestri che si sono susseguiti nei cinque anni di scuola: spesso c'erano i supplenti. Tra gli altri maestri ricorda Vaccaro, Migliore, Sanfilippo Maria, Lo Bianco, Zarba, Alfano Alfonso. Giuseppe esce da Montedoro per andare a prestare servizio militare a Torino nel 1962 e dopo emigra in Belgio, nel 1965, dove si stabilisce a Mons e prestando la sua opera nella fabbrica siderurgica di Porge de Clabecq fino al 1996 quando viene messo in prepensione.
Giuseppe Alba e Giuseppina Guarneri hanno avuto due figli: Pietro, nato nel 1969, che sposato e padre di una bambina vive e lavora in Lussemburgo; Massimiliano, nato nel 1979, che vive ancora in famiglia. Il rapporto dei coniugi Alba con Montedoro è molto forte perché i legami familiari sono ancora tanti e cercano in tutti i modi di sapere e di conoscere tutto quello che riguarda Montedoro e la sua storia, ma anche la sua cronaca ed anche per questo sono dei fedelissimi abbonati al nostro mensile perché - dicono - vogliono tenersi aggiornati sulla vita di Montedoro.
Lillo Paruzzo
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