Il pittore Callari e la sua Acqua su Marte

Pippo Callari, pittore autodidatta Suterese nel 1969 ha intuito l’importanza delle esplorazioni sul pianeta Marte. Il pittore in un suo quadro aveva anticipato, con ben 35 anni di anticipo, la possibilità della presenza di acqua su Marte.
Marte, pianeta del sistema solare quarto in ordine di distanza dal Sole, ha un diametro medio pari a circa la metà di quello terrestre e massa pari a 1/10. L’anno marziano dura 687 giorni ed il pianeta ruota su se stesso attorno ad un asse inclinato di circa 24° rispetto alla perpendicolare del suo piano orbitale. Su Marte si ha l’alternarsi delle stagioni, messo in evidenza dallo scioglimento periodico delle calotte polari. L’atmosfera di marte è costituita principalmente da anidride carbonica (96.5%), azoto (1.8%), argon (1.5%) ed altro componenti minori tra cui l’ossigeno rappresenta solo lo 0.1%.
L’anno 2003 è stato l’anno in cui marte si è avvicinato particolarmente alla terra, alla distanza di “soli 56 milioni di Km”, fenomeno che non si verificava da 60.000 di anni.
In tale occasione la NASA (Ente spaziale americano) ha lanciato le due sonde gemelle Spirit ed Opportunity dotate di strumentazioni atte a fotografare ed analizzare la superficie del pianeta rosso. Gli scienziati continuano a cercare, tra l’altro, tracce di acqua sul pianeta e gli occhi de1 mondo intero sono puntati sulle affascinanti immagini trasmesse, dalle due sonde, da Marte sulla Terra.
Pippo Callari, pittore che sa descrivere cose e persone con particolare efficacia rappresentativa, nel 1969 dipinge Acqua su Marte, epoca in cui si era ben lontani dall’immaginare quello che sta avvenendo in questi giorni.
Il quadro ritrae una distesa di acqua che si incunea tra alti picchi di rocce e colline sullo sfondo, all’orizzonte bagliori di luce e un cielo trapuntato di stelle.
L’autore, durante un recente e piacevole colloquio, mi ha riferito cosa intendeva rappresentare con quel dipinto: “Immaginavo che nell’universo esistessero altri pianeti con forme di vita simili a quelle del pianeta terra, ritenevo che questo non potesse accadere senza la presenza di quella risorsa preziosa che è l’acqua”.
Recensioni sul dipinto sono state pubblicate e su “La Sicilia” dell’1 Febbraio scorso. Pippo Callari è stato protagonista dell’estate suterese del 2003 ed ha presentato, nello stesso periodo, diverse mostre, una delle quali si è svolta nei locali dell’ex Casa Comunale di Campofranco.
L’artista riferisce che si sente molto legato a Campofranco e a dimostrazione di questo, diverse volte ne ha riprodotto paesaggi ed angoli suggestivi.
Vincenzo D'Anna


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