Olocausto, il dovere di ricordare
Un sopravvissuto di Auschwitz racconta il suo dramma
Soddisfatti i volontari della cultura, così vengono chiamati i soci del Centro Europeo Culturale “Salvatore Scifo” di San Cataldo. Un successo annunciato il convegno da loro organizzato il 18 gennaio scorso nel salone delle conferenze (ex-Cappuccini) di piazza San Francesco a San Cataldo.
Dopo il saluto del prof. Salvatore Falzone, presidente del C.E.C., rivolto ai partecipanti (450 le presenze registrate, più di 300 le persone costrette ad andare via per mancanza di posti sia a sedere che in piedi), è seguita l’introduzione ai lavori da parte della prof. Sonia Lipani, docente di lettere nell’Istituto Comprensivo di Sommatino, socia del Centro Culturale ed ideatrice del convegno.
L’intervento dell’avv. Gaetano Allotta, giornalista e scrittore, anch’egli socio del Centro, è stato incentrato sulla “Legislazione razziale in Italia”. Vivo coinvolgimento ha suscitato il quarto punto del programma “Dalle persecuzioni ai campi di sterminio”, proiezione di alcuni toccanti filmati commentati dal vivo dal dott. Roberto Olla, presidente dell’Interdisciplinary Archives Group dell’Ebu di Ginevra e giornalista del Tg1. Poi “L’olocausto in Sicilia”, interessante intervento della dott. Lucia Vincenti Maggì, componente del comitato scientifico dell’Istituto Mediterraneo Studi Universitari, dipartimento di studi ebraici di Palermo, che ha elencato i nomi delle vittime della provincia di Caltanissetta distinti per Comune di residenza.
Infine, la testimonianza diretta del sig. Shlomo Venezia, sopravvissuto di Auschwitz, che vive a Roma, il quale ha raccontato, tra la commossa e partecipata attenzione di tutti i presenti, il ripugnante compito impostogli dai nazisti che era quello di tagliare i capelli ai cadaveri estratti dalle camere a gas, prima che venissero trasportati nei forni crematori. Nello stesso Lager morirono la madre, quattro dei suoi fratelli ed un cugino, tutti ebrei.
L’incontro è stato moderato dal presidente onorario del Centro Culturale rag. Aldo Tullio Scifo, in sostituzione del dott. Giorgio De Cristoforo, assente per malattia. Il rag. Scifo ha pure porto un saluto di ringraziamento a tutti i partecipanti ed ai patrocinatori del convegno, concludendo: “L’incontro di studio che si è svolto oggi, in prossimità del 27 gennaio, una data rilevante che la Repubblica Italiana, dal luglio 2000, riconosce come “Giornata della Memoria”, vuole essere il nostro contributo alla riflessione su un tema sempre attuale e scottante, quale quello dell’Olocausto, col quale si attuò lo sterminio del popolo ebraico e di quanti si opposero al progetto di pulizia etnica di Hitler.
Esattamente il 27 gennaio 1945 le avanguardie del 62° corpo d’armata sovietica entravano in Auschwitz, liberando i pochi superstiti e uno di loro è qui presente. Da quel giorno Auschwitz è diventato il simbolo dell’agghiacciante barbarie nazista.
Naturalmente non deve essere solo una giornata di commemorazione e ricordo, ma una giornata di riflessione e di consapevolezza della necessità di riportare al vertice della gerarchia dei valori la persona umana ed i suoi diritti.
E’ importante, dunque non dimenticare, non per odio o per rancore, ma per fare conoscere e fare riflettere i giovani affinché un fatto come quello di cui oggi abbiamo avuto ampia conoscenza, non abbia mai più a verificarsi”.
Il congresso si è concluso col saluto finale, dell’assessore Provinciale alla Cultura prof.ssa Tilde Falcone e del sindaco di San Cataldo dott. Raimondo Torregrossa.
Vincenzo Nicastro
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