LIBRI DA LEGGERE
I Cappuccini in Sicilia
Mario Sturzo filosofo


I Cappuccini in Sicilia
Percorsi di ricerca per una lettura storica
di Salvatore Vacca Pagg. 592 - Salvatore Sciascia Editore Caltanissetta-Roma, 2003
Centro per lo studio della storia e della cultura di Sicilia - Facoltà teologica di Sicilia

Per ricostruire la storia di Sicilia, in epoca moderna e contemporanea, non si può prescindere dallo studio delle vicende ecclesiali. E, tra queste, di quelle che han-no visto come protagonisti i Cappuccini. La storia dei Cappuccini siciliani, difatti, è anche quella della loro terra e del loro popolo: rivela alcuni aspetti peculiari della Chiesa isolana e comprende vissuti religiosi, pratiche cristiane ed espressioni culturali tipiche delle popolazioni siciliane. Questo volume, indagando una ricca documentazione, dimostra come la presenza cappuccina - costituita in Sicilia da un'efficace predicazione e da un'intraprendente attività caritativa - abbia contribuito a rendere meno aggressivo il moderno processo di secolarizzazione della società e di scristianizzazione delle istituzioni, garantendo un saldo ancoraggio del cristianesimo siciliano alla tradizione cattolica rinnovatasi con il concilio di Trento.

SALVATORE VACCA è docente di storia della Chiesa presso la Facoltà teologica di Sicilia in Palermo, dirige il Centro per lo studio della storia e della cultura di Sicilia che la stessa Facoltà nel 1997 ha istituito a Roma in collaborazione con l'Arciconfraternita Santa Maria Odigitria dei Siciliani. Tra le sue pubblicazioni si segnalano: «Prima sedes a nemine iudicatur». Genesi e sviluppo storico dell'assioma fino al Decreto di Graziano, Editrice Pontificia Università Gregoriana, Roma 1993; Angelico Lipani e la tradizione cappuccina in Sicilia, (Storia e Cultura di Sicilia, 4), Salvatore Sciascia Editore, Caltanissetta-Roma 2001.

LIBRI DA LEGGERE
Mario Sturzo filosofo
di Marco Aleo
Pagg. 368 - Salvatore Sciascia Editore Caltanissetta-Roma, 2003
Studi del Centro “A. Cammarata” – Collana diretta da Cataldo Naro

Mario Sturzo fu vescovo di Piazza Armerina dal 1905 al 1941. Negli anni precedenti, insieme al fratello don Luigi, aveva partecipato alle iniziative del movimento cattolico a Caltagirone, loro città natale. Senza distogliere l'attenzione dalla questione sociale, divenuto vescovo comprese che per superare la deriva secolaristica della modernità si rendeva necessario il rinnovamento della cultura cristiana. Negli anni Venti, perciò, si dedicò alla riflessione filosofica, elaborando una rilettura "moderna" di Tommaso d'Aquino e confrontandosi con alcuni altri grandi maestri della filosofia occidentale, da Fiatone ad Agostino, fino a Gentile e Croce, passando attraverso Kant. Partendo dalla lettura completa degli scritti di Mario Sturzo e del suo Carteggio col fratello, questo volume indaga il pensiero del vescovo-filosofo, dalla gnoseologia all'ontologia, fino a studiarne i risvolti etici e pedagogici. Viene così recuperata la globalità di visione che fu già propria del cosiddetto neosintetismo sturziano, teoria secondo cui il sapere filosofico è concepito come un fatto esistenziale che coinvolge tutti i livelli della personalità e della realtà.

Marco Ateo è laureato in filosofia. Ha collaborato con il quotidiano «La Sicilia» e con altri periodici e ha partecipato alle attività del Centro culturale «Charles Peguy» di Catania. Attualmente opera a Roma come caporedattore di «Fraternità e Missione», il periodico della Fraternità sacerdotale dei missionari di san Carlo Borromeo.


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