Giorni tristi


AGRIGENTO. Onofrio Mazzara, all’età di 77 anni, ha lasciato la vita terrena il 30 marzo 2004. “Ci ha lasciati, ricordano i famigliari, con il conforto della speranza e della fede. Siamo certi che il suo ricordo sa-rà sempre nella memoria di coloro che lo hanno amato”.

TORCHIAROLO (Brindisi). Dopo Giuseppe, Michele, Pietro ed Angelo anche Calogero, ultimo dei fra-telli Mazzara è passato all’altra vita. Calogero a Campofranco e dagli amici era chiamato Lillì. E’ dece-duto il 10 marzo con il conforto religioso e assistito dall’affetto dei famigliari. Aveva 86 anni.

ACQUAVIVA PLATANI. Lillo Insalaco, conosciuto come Lillo di Tresa, ci ha lasciato.
Era nato ad Acquaviva il 1° gennaio 1944. Sposato con Antonietta Marchione, aveva due figli e due bel-lissimi nipotini.
Conseguita la qualifica di congegnatore meccanico nell’appena nato Istituto professionale di Campofran-co, nel 1974 era stato assunto dalla Italkali, iniziando a lavorare a Pasquasia, ma passando quasi subito presso il sito della società presso il fiume Platani. Nel 1995, a causa della crisi del settore minerario sicilia-no, era stato posto in prepensionamento. Nel giovane cinquattenne emerse lo spirito imprenditoriale che già era appartenuto al padre Salvatore e al nonno materno Calogero Orlando. Reinventò la propria vita dedicandosi all’antiquariato, attività, fra l’altro, frutto dell’inventiva del proprio cognato Lillo Marchione “Macario”.
Ma la vera e grande attività di Lillo Insalaco fu una: stare in mezzo alla gente. Non esisteva giorno dell’anno che non passasse dalla piazza principale del piccolo paese collinare, spesso a bordo della sua jeep rossa. Questa grande passione diede a Lillo la forza e lo spirito necessario per farsi eleggere tante volte nelle elezioni amministrative. Dimostrò notevole sensibilità nei confronti dei più deboli e degli emarginati.
Ricoprì sempre incarichi di rilievo nelle diverse amministrazioni, per molti anni fu vicesindaco.
Socio fondatore del gruppo donatori di sangue “Fratres” fu il primo presidente per molti anni con orgoglio e soddisfazione.
Animatore integerrimo di molte feste della Madonna delle Grazie, protettrice dei nostri emigrati, in tanti se lo ricordano a chiedere soldi non per sé ma per gli altri.
Negli ultimi anni della sua breve vita è stato presidente della Pro Loco organizzando, fra l’altro, un riusci-tissimo presepe vivente.

ACQUAVIVA PLATANI. Calogero Frangiamore, papà del nostro collaboratore Maurizio, era nato nel 1920 ad Acquaviva Pl., figlio unico di una famiglia di commercianti.
Da giovane partecipò nelle milizie giovanili create da Benito Mussolini. Nel 1939 si sposò con Rosalia Orlando dalla quale ebbe cinque figli. E' stato nonno di 11 nipoti e 5 bisnipoti.
Nel 1940 fu chiamato alle armi nel genio trasmissioni e partecipò alla 2° guerra mondiale combattendo in Grecia.
Con la resa del 9 settembre 1943 quelli che prima erano gli alleati si trasformarono in nemici, pertanto i Tedeschi fecero prigionieri l'intero battaglione portandoli nei lager esistenti vicino a Forbach in Francia e poi in Germania. Nel 1947 rientrò in Sicilia e l'anno successivo iniziò la sua attività commerciale di com-merciante aprendo un piccolo bar al centro del paese.
Dal 1948 al 1988, per 40 anni, visse la vita acquavivese conoscendo e frequentando ogni singolo cittadino di quella terra, dove dai più piccoli ai più grandi era conosciuto come "lu zì Calò di Bolia". Visse il momento della emigrazione e rilasciò parecchi "permit" a molti giovani della nostra terra che vo-levano costruirsi un futuro in terra straniera.
Visse il momento della rinascita democratica dal balcone della propria casa dove si avvicendarono, in co-mizi elettorali, gli uomini politici locali e forestieri.
Dal centralino telefonico del suo bar, allora pochi potevano permettersi il telefono in casa, furono comuni-cate tante notizie importanti per la popolazione acquavivese.
E in pochi frequentarono d'estate la "Chiazza" senza avere assaggiato la sua granita.
Gli ultimi anni della sua vita sono stati segnati dal piacere che provava a frequentare il circolo dove con gli amici si faceva la sua partita a tressette.
E' venuto a mancare all'affetto dei propri cari giorno 25 marzo.


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