Giorni felici
DILLINGEN. Dopo 50 anni la famiglia Schillaci si ritrova insieme a Dillingen. Alcuni di loro erano rimasti a Sutera, altri erano andati in cerca di lavoro in Francia ed in Germania. Si erano anche visti tra loro singolarmente, però mai tutti insieme.
L’occasione è venuta quando Onofrio decide di andare a trovare la sorella Giuseppina a Rehlingen. Quando ha visto il fratello, Giuseppina ha telefonato agli altri e così, dal 7 al 9 maggio, dopo tanti anni sono stati finalmente insieme ospiti di lei.
Nella foto sopra, da sinistra: Carmelo, Salvatore, Onofria, Onofrio, Giuseppina e Paolino Schillaci.
PALERMO. Il 31 marzo scorso all’Università di Palermo è stata conferita la laurea in Scienze Agrarie al giovane Alfonso Lattuca. Il neodottore ha discusso la tesi su “La sicurezza e l’ergonomia delle macchine agricole della Sicilia centro-occidentale. Relatore il ch.mo prof. Pierluigi Febo.
DIGOIN (Francia). Un compleanno che fa notizia. Nei giorni di Pasqua ha festeggiato le sue 87 primavere Gaetana Mantione insieme ai familiari - tutti sposati con prole - per complessive quarantatré persone.
Al caffè - ristorante del commercio, a Saint-Agnan, si sono ritrovati i membri della famiglia di Francesco Mantione, defunto da qualche tempo, per festeggiare quella che chiamano "Mamà Tanè", suscitando un vivo sentimento di solidarietà e di sano orgoglio tra gli emigrati di Montedoro che si trovano nel circondario di Lione. Tra questi Carmelo Di Raimondo, figlioccio della festeggiata, che si è premurato di inviare la notizia, ritagli di giornale, fotografie.
Ampio spazio ha dato all'avvenimento “Le Journal de Saone-et- Loire” con la cronaca dei festeggiamenti e due fotografie: una che ritrae tutta la famiglia riunita al completo intorno a Gaetana Mantiene e l’altra con uno dei figli, Luigi, con la nipotina Lea in braccio di appena un mese di vita.
La famiglia Mantione è emigrata da Montedoro nel 1957. Come tutte le mamme emigrate, per portare avanti la numerosa famiglia (sei figli e una figlia), Gaetana figlia di Calogero, conosciuto come "Lu zi Caluzzu Tappu", famoso lamentatore, ha lavorato duramente, prima insieme al marito a la Fayencerie, e poi, in casa, per un’impresa di confezioni. Dopo 47 anni d'emigrazione pieni di sacrifici, di gioie e di dolore, Gaetana Mantione può dirsi soddisfatta di avere contribuito grandemente alla crescita dei propri figli che hanno formato altrettante famiglie ben inserite nella società francese. Tra le parole di augurio che figli e nipoti hanno cantato alla festeggiata si legge:
"Noi ti amiamo sempre tanto, come ai cari vecchi tempi". Non si tratta di semplici espressioni d'occasione, ma riconoscimento della condivisione, della consapevolezza, dell'apprezzamento di quanto la mamma, i genitori hanno fatto per i figli. C'è un sano orgoglio di appartenenza ad una famiglia numerosa, solidale, attaccata ai valori che erano coltivati a Montedoro ed ai quali si richiamano nelle varie fasi della vita. Durante i festeggiamenti del compleanno i 43 membri, la famiglia Mantione, hanno avuto un momento di sincera commozione quando hanno ricordato Montedoro, il loro paese d'origine.
Lillo Paruzzo
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