NONO’ SALAMONE A TAORMINA ARTE
Dopo la partecipazione al festino di Santa Rosalia a Palermo dove ha cantato la storia della Santuzza in piazza Monte di Pietà, alla Kalsa ed ai giardini Garibaldi, il 19 luglio Nonò Salamone ha debuttato al Festival Internazionale di Taormina con lo spettacolo Canti e Cunti. Regista dello spettacolo è Gianni Scuto, tra gli attori anche Nellina Laganà del Teatro Stabile di Catania.
Con questo spettacolo Taormina Arte propone, per la prima volta, all’attenzione di pubblico e critici il ruolo che ebbe la Sicilia nel Seicento nella commedia dell’arte con la maschera di Cataldo, interpretato allora da un attore di strada chiamato Vincenzo Belando, che da Palermo si spostò ad organizzare spettacoli a Napoli, Roma, Milano ed Avignone ed infine a Parigi, dove partecipò alla disputa sul rinnovamento del teatro nel 1603, anticipando Moliere. Fu lui a ridurre gli atti da cinque a tre. Oltre che attore fu autore della commedia “gli amorosi inganni”, di cui c’è rimasta una buona parte, rappresentata a Parigi nel 1603 e nel 1609. Attraverso la maschera di Cataldo, Belando recitava in varie lingue, siciliano, veneziano, soprattutto in francese, e lo spettacolo di Taormina si propone di far vedere la Sicilia “alla maniera di Cataldo”, fatto rivivere dalla voce di Nonò il quale, come Belando, canta e cunta.
Mario Tona
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