La Festa di San Giuseppe e dell’Emigrato a Montedoro
Nel cuore dell’ estate, a Montedoro, è stata celebrata la festa del patriarca San Giuseppe compatrono del paese e dell’ Emigrato. I festeggiamenti sono iniziati il venerdì 30 luglio con dei giochi in piazza e l’ inaugurazione dal parte del sindaco Giuseppe M. F. Piccillo, nel Centro sociale, della mostra arte e cultura locale dove hanno esposto Agostino Tulumello, Maria Concetta Montagna, Tina Duminuco, Giuseppe Alfano, Agatino Merlino (fotografie), Maria Salamone (poesie), Vincenza Alessi (scritti vari). Il sabato, 31 luglio, nel pomeriggio, per le vie del paese, e la sera col concerto in piazza, ha suonato la Banda musicale di San Biagio Platani diretta dal maestro Gino Longo. Nella notte, per le vie del paese, si è svolta la notturna musicale con una partecipazione massiccia di gente. Lungo il percorso musicale, nelle piazzette e negli slarghi, venivano improvvisati danze e balli dove ognuno partecipava al divertimento collettivo o unendosi agli altri, nei balli di gruppo, o, semplicemente, ballando in coppia. A detta di tanti emigrati si tratta di una manifestazione molto bella, espressione di gioia e di allegria che, tra l’ altro, non si riscontra nei paesi viciniori. La domenica, 1 agosto, vi è stata la tradizionale alborata o svegliarono con lo sparo di 21 colpi di mortaio (cannone!) alle ore otto e successivamente il suono della banda musicale per le vie del paese per la raccolta delle offerte alla torcia “ prumisioni a la ‘ntorcia”, mentre in chiesa, di seguito, sono state celebrate delle sante messe con l’ ultima – quella cantata – con lo sparo della “maschiata”. Nel pomeriggio, dopo le ore 18 , in piazza sono state eseguite delle marce sinfoniche dalla banda musicale e dopo la messa vespertina, per le vie dei santi, si è snodata la processione della statua di San Giuseppe portata a spalla dai soci dell’ Over 30, mentre, prestavano servizio d’ ordine, i giovani del Servizio di Protezione Civile.Una grande processione con in testa gli amministratori comunali, il sindaco Piccillo, il maresciallo dei carabinieri, il gonfalone del municipio e tanti compaesani residenti ed emigrati, ma anche forestieri, tutti uniti in una grande simbologia del “popolo in cammino sulle vie dei santi.” Molto significativa, anche, l’ offerta in denaro, che diversi fedeli hanno fatto, durante la processione, detta “al manto”. Alla fine della processione vi è stata la predica tenuta dal parroco don Amedeo Duminuco e l’ accensione della maschiata finale. La sera tardi, nella piazza Umberto, è stato tenuto un concerto sul palco dalla banda musicale di San Biagio Platani (AG) diretta dal maestro Gino Longo. Grandiosi giochi d’artificio, della Ditta Picone di Santo Stefano di Quisquina (AG), applauditi dalla gente sia per la potenza degli spari ma anche per l’ intrecciarsi dei colori, hanno concluso la serata. Il Lunedì 2 agosto nella piazza Umberto si è tenuto uno spettacolo di musica leggera con Le veline, il Cabaret dei Tavernicoli ed il cantante Tony. Il martedì 3 è stato dedicato agli emigrati con la celebrazione di una santa messa vespertina e l’ intrattenimento nel Centro sociale.E’ stata una occasione di socializzazione tra e con gli emigrati durante la quale hanno anche suonato i cugini Verderame ed ha cantato Giuseppe Balsamelli.
Il Comitato dei festeggiamenti era costituito da Salvo Michele e Rosa, Guarneri Maria Rita, Alba Rosa, Falcone Grazia (Belgio), Duminuco Calogera (Belgio).
Da molti si auspica che le nuove generazioni diventino protagoniste nella organizzazione delle feste tradizionali del paese in quanto costituiscono la connotazione della nostra gente, ma anche la religiosità popolare di Montedoro.
LilloParuzzo
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