L'INQUIETO NEL VIVERE QUOTIDIANO
LA MOSTRA DI ESPERANZA A CALTANISSETTA


Yuan Esperanza, che risiede con la moglie e i due figlioli a Sutera dall'86, per ora è in Messico, sua terra d'origine, per esporre alcune opere a Querètaro. Nel maggio scorso una sua mostra è stata ospitata a Caltanissetta presso il municipio, lungo la centralissima passeggiata che porta i nisseni dalla cattedrale al monumento bronzeo di Garibaldi.
E Franco Spena gli ha dedicato una entusiasta ma veritiera presentazione che mette a fuoco le caratteristiche del nostro pittore lungo tre direzioni essenziali: le cose, il corpo e la terza dimensione.
Gli oggetti più comuni, che per noi sono il legame rassicurante con la realtà, per Esperanza diventano viaggio verso l'immaginazione: qualche volta è il sogno, più spesso inquietudine o ossessione. Le cose, poi, dialogano col corpo umano e il corpo, o qualche sua parte, diventa a sua volta luogo da cui nascono altri corpi o oggetti, rappresentazione visibile delle fantasie, spesso sensuali, della nostra mente. In questa operazione viene ampiamente utilizzata la sua esperienza messicana, con i modelli che si ispirano alla civiltà azteca, ma che tengono anche conto del cammino percorso dalla seconda metà dell'Ottocento dalla moderna pittura europea. Infine le tele di Yuan escono realmente dal quadro per conquistare la terza dimensione, servendosi spesso di materiali oggi prodotti, e consumati, dalla nostra civiltà industriale.
Più di un visitatore ha voluto esprimere nel registro delle presenze le proprie impressioni. “Interessante intersezione tra passato presente e futuro. Originale e semplice nella complessità della idea nascita-vita-morte. Ad un artista come te con grande ammirazione”.
“Il calore e la morbidezza” - ha lasciato scritto un altro – sono le prime senzazioni; i materiali, le forme e i colori mi saltano dentro l'anima. E' come se ogni volto rappresenti se stesso e tutti quelli della loro tribù ... un pensiero comune li associa. Grazie per queste emozioni ... forti”.
Ed ancora: “grazie per aver dato un tocco di originalità alla nostra città”.
“Gran bella mostra intensa e piena di interrogativi sul destino dell'uomo e della sua origine”.
“A volte bisogna stare lontani dal mondo per poterlo conoscere e parlarne”.
“Ad un eccellente metafisico con i piedi per terra.”

Mario Tona


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