Matthews Norman a Sutera
Una grande voglia di vivere e visitare nuovi paesi
Matthews Norman, 60 anni, residente a Waltham Abbey (contea di Essex), ha realizzato un suo bel sogno insieme alla moglie Karen: quello di visitare Sutera e l Sicilia per una settimana.
Lo ha aiutato l’Associazione Gemellaggio Broxburne-Sutera che periodicamente compie delle azioni di beneficenza con i soldi ricavati da feste o serate che da un lato servono a rinforzare i legami tra italiani d’Inghilterra e la madrepatria e da un altro ad aiutare concretamente qualcuno a realizzare un proprio sogno.
L’anno scorso, nei primi mesi, l’Associazione aveva inserito un annunzio sul settimanale Mercury, che è anche diventato sponsor dell’iniziativa: in sostanza veniva offerta una settimana gratuita di vacanze in Sicilia, con Sutera come punto principale di soggiorno, a qualcuno che avesse particolari bisogni o valide motivazioni per conoscere la nostra isola.
All’inserzione avevano risposto dieci persone, le cui ragioni sono state scrupolosamente valutate e la scelta era caduta Norman, l’unico che … non ne sapeva nulla! (Praticamente si è scoperto che la lettera l’aveva spedita la moglie).
Pertanto, colto di sorpresa, la sua esitazione diventa comprensibile: il posto è lontano, non conosce nessuno, chissà chi lo accoglierà.
In realtà c’è anche qualcosa d’altro. Norman da 35 anni soffre di diabete ed ha subito sei anni fa un trapianto di cuore al Cambridge Hospital; inoltre ha contratto tre anni fa la MRSA (methicillin resistant staplilococcus aureus), una infezione che ha portato i medici ad amputargli a più riprese una gamba e, ultimamente, a menomargli anche l’altra.
Ma Norman ha una grande voglia di vivere e cammina con delle protesi, aiutandosi con un bastone, senza aver perso il buonumore e il desiderio di nuove esperienze.
Non è stato troppo difficile convincerlo a fidarsi e venire a Sutera dove, nel settembre scorso, ha passato una splendida settimana, visitando anche Cefalù, Agrigento con i suoi templi, il mare a San Leone. Tutti quelli che sapevano qualche parola di inglese si sono avvicinati e gli hanno dimostrato, e ricevuto, calore e simpatia. Ed è tornato in Inghilterra con bellissimi ricordi, persuaso che esistono ancora al mondo posti dove le persone ed i rapporti umani contano qualcosa. Infine i suoi amici di qui gli hanno mandato una cartolina ricordo di Sutera con tanti saluti e firme.
Insomma, l’Associazione ha fatto, senza clamori, una bella cosa ed anche noi abbiamo ricevuto qualcosa.
Mario Tona
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