Radio Maria a Montedoro
L’emittente radiofonica Radio Maria – con un auditel di 7 milioni in Italia- sabato 23 ottobre alle ore 16.15 ha effettuato una trasmissione da Montedoro. Ha presentato il collegamento Lillo Paruzzo. Ecco il testo della presentazione
Cari amici di Radio Maria, buon pomeriggio!
Per la recita del Santo Rosario e la celebrazione della Santa messa prefestiva siete collegati con la parrocchia Maria Santissima del Rosario di Montedoro in provincia di Caltanissetta dalla quale dista 30 Km.
Il paese, posto a 470 metri sul livello del mare, ha oggi una economia in prevalenza agricola e terziaria: cereali, uva, mandorle ed olive sono le principali coltivazioni agricole.
Per circa due secoli e fino al 1975 il paese ha fondato la propria economia sul lavoro delle miniere di zolfo e, per circa 40 anni, anche dei sali potassici.La chiusura delle miniere ha determinato una grande emigrazione verso diversi paesi europei e gli Stati Uniti d’ America. Oggi il paese conta meno di 2 mila abitanti.
Nel suo territorio si trovano delle tombe sicane a forno nelle contrade Monte Ottavio, Mulinello, Palombaro, Fontana Grande e Fra Diego e una tomba micenea a tholos sul Monte Ottavio.
La località, durante il periodo arabo, venne denominata El Minzar (panorama) e il suo corso d’acqua Ued dur (fiume che circonda). Da questi nomi derivano: Montedoro e Gallodoro il suo fiume.
Nel 1232 Federico II° concesse il Minzarum al vescovo Ursone di Agrigento.
Il 29 marzo del 1635 il Principe Don Diego Aragona Tagliavia Cortez ottenne la licenza di fondare Montedoro nel feudo Balatazza.Oggi il paese è dotato di moderne strutture sociali, culturali, ricreative e ricettive.
La chiesa parrocchiale Maria Santissima del Rosario – unica chiesa oggi esistente – è stata edificata nel 1645 dal borghese Mariano De Lucia, beneficiale il sacerdote don Vito De Lucia suo nipote. Nel tempo, il sacro edificio, ha subito tanti rifacimenti e modifiche, l’ ultimo nel 1996.
La piazza e la via San Giuseppe testimoniano l’ esistenza di una chiesetta dedicata al compatrono del paese, funzionante dalla fondazione al 1890.
L’ oratorio con annessa la chiesetta delle Anime purganti, della Confraternita del Santissimo Sacramento, sono stati fruibili dal 1763 al 1900, nell’attuale Parco delle Rimembranze.
I padri cappuccini di Sutera nel 1765 hanno costruito un ospizio per l’ assistenza ai poveri e agli ammalati tenuto in esercizio fino al 1885. Nello stesso sito nel 1934 venne edificata una edicola dove trovasi un’ immagine di San Francesco d’ Assisi dipinta a stagno su mattoni di terracotta che era incavata sopra la porta d’ ingresso dell’ ospizio.
Dirimpetto all’ abitato di Montedoro, sul Monte Ottavio, sorge un edificio denominato Calvario costituito da un vano a piano terra con un altare dove viene collocata la statua dell’ Addolorata il Venerdì Santo. Sovrasta il vano una terrazza – alla quale si accede da due scale laterali – dove si erge, su di un piedistallo, una grande croce di legno. Il Venerdì Santo viene messo in croce una statua del Cristo dalle ore 16 alle ore 20 quando inizia la Scinnenza. Il canto dei Lamentatori, costituito da una caratteristica polivocalità, esegue dei brani in latino ed siciliano durante le processioni dalla chiesa al Calvario e viceversa.
La religiosità popolare dei montedoresi è testimoniata dalle tante edicole diffuse nell’ abitato e nel territorio e da diversi monumenti alla Madonna e ai santi, da diverse feste tradizionali con la processione,la banda musicale e i fuochi d’artificio tra le quali: festa della Madonna del Rosario la prima domenica di ottobre; festa di San Giuseppe la prima domenica di agosto; festa dell’ Immacolata l’ otto dicembre; festa di San Calogero il 18 giugno.
L’identità cristiana della popolazione, la sua religiosità vissuta, sono state l’humus di tante vocazioni sacerdotali e religiose.
Nel corso del 1900 i sacerdoti nati a Montedoro sono 22 mentre le suore 40.Con giusto e sano orgoglio – Montedoro si vanta di avere dato i natali a quattro vescovi: Il cardinale Giuseppe Guarino,(1827-1897) arcivescovo di Messina, fondatore delle Apostole della Sacra Famiglia, del quale è in corso la causa di beatificazione; l’arcivescovo Giovanni Rizzo (1890-1980), arcivescovo di Rossano Calabro(CS); il vescovo Angelo Rizzo, vescovo emerito di Ragusa; il vescovo Salvatore Paruzzo, attuale vescovo di Ourinhos di San Paolo del Brasile.
Concludo queste brevi note dicendo che è presente alla celebrazione la comunità di Montedoro, i canti sono eseguiti dal coro parrocchiale accompagnato dalla chitarra suonata da suor Elisabetta e dall’organo suonato dal prof. Salvatore Alba. Presiede la liturgia l’arciprete don Amedeo Duminuco.
Il Santo Rosario è stato guidato da Maria Sferrazza e da Piera Morreale. La Santa Messa è stata concelebrata dal parroco, che ha tenuto l’omelia, e da don Calogero Milazzo.
La parte tecnica è stata curata da Pippo Zambuto mentre la regia da Raimondo Sciascia, entrambi volontari di Agrigento.
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