Un inverno di disagi per i pendolari della strada Mussomeli - Caltanissetta


Il primo febbraio, dopo giorni e giorni di neve e pioggia un drammatico evento ha turbato il tran,tran della vita quotidiana del più grande centro del Vallone: Mussomeli. Una frana ha trascinato un’ enorme quantità d’argilla che è precipitata sulla strada di collegamento con il capoluogo, la Strada Provinciale 23.
Questa arteria collega Mussomeli. Bivio Serradifalco-Montedoro-Bompensiere. La strada è stata spostata per una lunghezza di circa 500 m, con la conseguente interruzione dei collegamenti di Mussomeli con i centri limitrofi, soprattutto con il capoluogo. La frana si è verificata a 7 chilometri dall’abitato, interessando un fronte di oltre 10 mila metri quadrati. L’evento che avrebbe potuto avere conseguenze più drammatiche se qualche automobilista si fosse trovato a percorrerla mente l’enorme massa di terriccio argilloso scivolava verso valle, ha gettato nella costernazione tutti gli abitanti di Mussomeli e paesi limitrofi, specialmente quelli che quotidianamente si spostano per motivi di lavoro, recandosi a Caltanissetta o nei centri attigui. Di simili eventi, per la verità, se ne verificano, quasi uno o più l’anno, e lo sa bene chi l’attraversa anche se non quotidianamente, perché, in tal caso nota meglio quanto tempo l’arteria rimane interrotta, o, come spesso accade, sulle frane, piccole o grandi, vengono riversate tonnellate di rosticcio di zolfo che ,via via viene rimosso dalle piogge,dal vento o da altri agenti atmosferici,creando quegli avvallamenti su cui si finisce ,se non si presta la dovuta attenzione.
Le varie strade che collegano il capoluogo con Mussomeli, tutte o quasi sembrano, o sono, più che strade, mulattiere o tratturi,strette, prive in molti tratti di asfalto, oltre che tortuose ,in parte certo per la costituzione collinosa del territorio,ma la manutenzione difetta alquanto. E chi ,come me , si trova a percorrere le strade che da Caltanissetta ,dove vivo, collegano con i comuni della parte orientale del capoluogo, nota subito la differenza:le strade che collegano con Enna, o con Gela, Riesi, Sommatino, Mazzarino confrontandole con quelle della parte occidentale, sembrano autostrade. Ma la competenza sulla viabilità nella zona ovest non è forse della stessa Amminitrazione? Son forse figli di un Dio minore i cittadini che abitano ad occidente? Dal primo febbraio ’05 ad oggi, però, forse anche a causa dell’enormità del danno arrecato alla viabilità, si sono interessati tutti quanti hanno la competenza, per far sì che, al più presto si trovi una soluzione definitiva e non siano le solite tonnellate di rosticcio a tamponare i disastri : questa volta anche se si volesse intervenire sul luogo dell’interruzione si dovrebbero togliere tonnellate di terriccio e realizzare almeno un ponte ed evitare il ripetersi di nuove interruzioni che puntualmente si sono verificate, a causa di interventi tampone.
In queste settimane si sono stati versati fiumi d’inchiostro, si sono mobilitati politici di destra e sinistra. Tutti cercano di dare concrete risposte per una soluzione definitiva, finalmente, vorremmo dire, a lustri e decenni di rattoppi, di incompiute e sprechi per provvedimenti tamponi. Se si calcolassero le somme spese, per rattoppi annuali, forse si sarebbe potuta realizzare già un’autostrada.!
E quei piloni che da oltre due lustri si elevano silenziosi a monito di sprechi a cui ancora non si è posto rimedio?
E le tante soluzioni che fanno discutere se fare una strada sul lato destro o sinistro del paese?
Perché,per l’immediato, non si allarga quella che lambisce la parte meridionale di Sutera? È la più panoramica e consente di godere di una vista incantevole: si può ammirare la fortezza chiaramontana in tutta la sua inaccessibilità che ha sfidato i secoli, rimanendo intatta e sempre uguale, anche se appare con un precario equilibrio.
Così, dopo aver letto di riunioni, d’avvicendamenti di politici di destra e sinistra, di ministri e deputati, ci auguriamo che non finisca come la discussione su quale tipo d’illuminazione si dovesse fare a Milena, negli anni 20 quando, per stabilirne il tipo, il Consiglio comunale, dopo ore ed ore di discussione, dove venivano proposte le soluzioni più avveniristiche, come il sistema Losul della villa Lumiere di Parigi, alla fine, proponeva la sospensiva su ogni progetto. Si legge ne ”Le “sorprese della scienza” di Pirandello:--Da una ventina di anni il Colucci si alza ad ogni seduta per inneggiare alla scienza, per inneggiare alla luce,mentre i lumi si spengono e propone la sospensiva su ogni progetto ,in vista di nuovi studii e di nuove scoperte. Così siamo salvi ,amico mio! Tu puoi stare sicuro che la Scienza, a Milocca,non entrerà mai. Hai una scatola di fiammiferi? Cavala fuori e fatti lume da te---- .

Rosa Bonomo


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