Semi di senape
Vocazione ed elezione nella Chiesa

Siamo giunti al tempo di Pasqua e al mese di maggio dedicato a Maria; il tempo della gioia del Risorto si prolunga fino alla Pentecoste e la Chiesa, che discende dagli Apostoli, vive nel suo mistero la vittoria della croce.
Il mistero di Cristo mostra nel battesimo, nella trasfigurazione e nella crocifissione che egli è l’Eletto che il Padre chiama a vivere in una relazione
reale d’amore; questa relazione, già stabilita dall’eternità, esiste in sé e per sé, ed è l’amore dello Spirito Santo. Dacché il Figlio Verbo eterno si è incarnato nella Vergine Maria, sarebbe improprio dire che in Gesù si sia verificato il mistero della vocazione; questo semmai si è verificato senza incrinature di fede in Maria: lei è “vocata” con l’Annunciazione dell’Angelo ed è “electa” a condividere con Elisabetta il Magnificat. Elezione è propriamente che Dio abbia scelto il popolo d’Israele secondo il suo benevolo disegno (cap. 7 del libro del Deuteronomio) e giungendo al tempo di Maria e di Gesù Cristo tale elezione sia giunta a maturazione. Tenendo presente che in Cristo Gesù Dio Padre ha eletto l’umanità intera «la libera elezione e iniziativa da parte del Dio libero resta la forma concreta in cui appare la grazia tra gli uomini». (H. U. von Balthasar).
Nel libro Atti degli apostoli si dice che Maria vivesse insieme agli Apostoli (Atti 1,14); è da presumere per condividere i beni nella reciproca carità, per ascoltare le Scritture e la predicazione, per dedicarsi alla preghiera e alla celebrazione sacramentale del pane. Questo modello di comunità si è riprodotto nelle altre comunità fondate dagli Apostoli e dai loro discepoli. E come la Comunità d’origine ha ricevuto il dono pieno dello Spirito d’amore nella Pentecoste, così le comunità originate dalla predicazione missionaria partecipano, in prolungamento, dei doni di Pentecoste. La vita della Chiesa consiste di vivere secondo lo Spirito del Signore Risorto. In questo quadro ogni attività cristiana concorre all’edificazione del Regno di Dio; la Chiesa, testimone e garanzia del Regno, si edifica con il ruolo primaziale di Pietro Apostolo e l’attività concorde degli altri Apostoli e dei loro successori; la vita sacramentale e la trasmissione della Rivelazione; i doni di consolare, istruire, guarire e profetare, ricevuti attraverso la vocazione cristiana; badando bene, insegna san Paolo (1 Cor 4,15) che le comunità ecclesiali possono avere molti maestri e pedagoghi, ma non molti padri, cioè ministri ordinati a generare in Cristo le comunità.
Il ruolo degli apostoli missionari s’è solidificato nella Chiesa tramite i successori, sin dalle origini; non meno significativo è stato il ruolo di Maria; su questo punto è il cap. VIII della Lumen gentium (del Concilio Vaticano II) ad esprimersi largamente in modo profondo. Maria è il modello e l’immagine della Chiesa, anzi è madre della Chiesa! Qualcuno può chiedersi: qual è il ruolo di Maria nella Chiesa? e che fondamento vi ha dato? La stessa vita di Maria è immagine della Chiesa che ascolta e mette in pratica la parola divina, anzi si consegna totalmente al mistero di Dio per essere modellata dall’Amore divino. Lei ha messo la sua vita a servizio di Dio. Secondo il disegno divino, portato in Lei piena di grazia, a compimento, Maria presenta in sé la vita stessa della Chiesa; è il dono e il ruolo di Madre di Dio che l’ha intimamente congiunta al Redentore Gesù e alla Chiesa. Lei è forma della Chiesa, perché ha vissuto secondo lo Spirito Santo, piena di grazia; in un certo senso, è stato il servizio più alto reso alla Chiesa (e del resto la teologia biblica dell’elezione presenta l’Eletto come colui che in qualità di servo si dedica totalmente a Dio).
Nell’itinerario degli apostoli la vocazione si è consolidata per tappe, fino a che superato ogni ostacolo (non ultimo il rinnegamento di Pietro, al quale confermato nell’amore Gesù risorto affida la Chiesa intera) ha vissuto pienamente secondo lo Spirito del Risorto. In tal modo la loro vocazione – lungo la sequela – è cresciuta sino ad essere mistero di elezione del nuovo popolo di alleanza fondato in Gesù Cristo. In Maria, mi sembra evidente, che la vocazione si sia presto saldata alla stessa elezione di essere Madre, Vergine, Santa a beneficio del nuovo popolo.

Don Salvatore Falzone


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