Suore di Montedoro
Le sorelle Vella
Il periodo più intenso, nel quale parecchie giovani montedoresi hanno intrapreso la via di consacrazione al Signore, abbandonando la famiglia ed il paese, per seguire la vocazione religiosa, è stato quello che va dal 1940 al 1950.
Tra le tante suore native di Montedoro vi sono due sorelle che appartengono all’ Ordine delle Serve dei poveri del Boccone del povero di Giacomo Cusumano di Palermo. Il carisma della Congregazione religiosa è quello di assistere i bambini, gli anziani e i carcerati, cioè, quelle persone che si trovano in gravi difficoltà, di solito non hanno nessuno, versano in estremo disagio sociale. Insieme a tante altre suore esse testimoniano con i voti di castità, povertà e obbedienza il volto amorevole di Cristo: “Davanti ad una società, in cui l’ amore spesso non trova spazio per esprimersi in gratuità i consacrati e le consacrate sono chiamati a testimoniare la logica del dono disinteressato: la loro scelta infatti si traduce nel radicalismo del dono di sé per amore di Gesù Cristo e, in Lui, di ogni componente la famiglia umana” così ha detto Giovanni Paolo II.
Vella Calogera nata a Montedoro il 16 gennaio del 1924 dal fu Rosario e dalla fu Morreale Carmela(morta all’età di 99 anni) entrò nell’ ordine delle Serve dei poveri del Boccone del povero di G. Cusumano di Palermo il 4 marzo del 1944, assumendo con la professione, avvenuta il 9.12.1945 il nome di suor Clelia. Nei suoi lunghi anni di servizio ospedaliero, accanto all’umanità sofferente, è stata ad Enna, Calascibetta, Napoli Vico Equense, Ragusa, Biancavilla 10 anni, Canicattì 20 anni. Come responsabile dell’ Istituto è stata a Ragusa per 6 anni e a Calascibetta in una casa di riposo che ospita 50 anziani.
Vella Angela, nata a Montedoro il 26.06.1927 entrata nella congregazione nel 1948 ha fatto la professione nel 1950 assumendo il nome di Suor Giovanna. E’ stata a Calatafimi, Palermo, Canicattì, Calascibetta Ragusa.
Si è occupata dell’ assistenza ai bambini, agli anziani e ai carcerati. Assistere chi non ha nessuno e fare ottenere i diritti civili attraverso il servizio sociale un impegno ed una missione che per tanti anni ha svolto nelle varie sedi della sua attività cercando di essere testimone dell’ amore del prossimo più che professionista dell’ assistenza.
Lillo Paruzzo
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