Personaggi di storia locale
Don Vincenzo Monella: un sacerdote emigrato


Di don Vincenzo Monella, nato a Sutera nel 1908, ho appreso le prime notizie da don Giuseppe Carruba, attuale arciprete di Sutera. Più di una volta all’interno di piacevoli conversazioni è caduto il nome di un cittadino così illustre di cui per caso, in seguito ad un viaggio compiuto nel New Jersey, in USA, ho raccolto qualche notizia più completa sull’attività di docente svolta presso Seton Hall University, ateneo cattolico dedicato alla santa americana Elizabeth Anna Seton.
Questi fatti mi hanno spinto a consultare l’archivio della madrice di Sutera. E difatti don Vincenzo è nato a Sutera, il 27 ottobre del 1908; nei registri di battesimo si legge però che è nato il giorno 26 e che è stato battezzato da don Onofrio Pardi (Liber baptizatorum, vol 19°, 1900-1911, pag. 501, n.113) Comunque sia anche lo stesso don Vincenzo in un profilo biografico consegnato alla diocesi di Newark, scriveva d’essere nato il 27 ottobre. I suoi genitori erano Rosario Monella, agricoltore, e Paolina Buttaci.
Don Vincenzo ordinato sacerdote nel 1932, il 19 marzo, si distingueva per la sua intelligenza e la sua bontà. Don Giuseppe Carruba mi ha riferito che quando ha dovuto prepararsi all’esame di licenza elementare ha preso lezioni private da don Vincenzo Monella, grazie al quale ha superato l’esame statale; è stato ammesso così al 1° ginnasio; ed è entrato in Seminario, dove è stato ammesso direttamente al 2° ginnasio. Era il 1939! Don Monella ha prestato servizio nella diocesi di Caltanissetta fino al 1947, data fino alla quale aveva amministrato i sacramenti e tenuto la predicazione, in particolare nella chiesa di santa Lucia, cui era legato da sincero zelo.
Nel corso del 1946 i genitori di don Vincenzo, che era figlio unico, hanno maturato la decisione di trasferirsi negli Stati Uniti a Trenton, NJ, dove vivevano gli ultimi parenti, due nipoti che avevano perso i loro genitori.
Don Vincenzo è sbarcato a New York il 23 giugno del 1947, al Saturnia. Quando nel 1947 è sbarcato in America, don Vincenzo ha raggiunto i suoi parenti a Trenton e per tre prime settimane ha abitato in casa di suo cugino Carlo/Charles Buttaci, in 654 Second Street.
Nel novembre dello stesso anno ha ricevuto da mons. Jacono un permesso di tre anni per dimorare in America; il permesso è stato rinnovato fino al 1957. Dopodiché suppongo che don Monella sia stato incardinato nella diocesi di Newark per forza di cose.
In America father Vincent Monella, così adesso si firmava, ha svolto i primi incarichi come interprete per gli italiani; perciò è stato inserito in parrocchie dove erano presenti degli immigrati italiani. Inoltre per le sue doti è stato cooptato in alcune trasmissioni per la radio del College Seton Hall.
Ora proprio qui, a contatto con gli studenti si è ancora più distinto e presso il College, divenuto poi Università, ha fondato il Centro di cultura italiana.
Il centro era chiamato “casa italiana” perché era stato concepito per tenere corsi di lingua inglese per i figli di immigrati italiani; per svolgere incontri culturali per la diffusione della cultura italiana; e altre attività di assistenza. Essendo anche lui un emigrato, don Vincenzo mirava a far apprezzare e a introdurre gli emigrati dal Meridione d’Italia nell’ambiente di Newark, centro importante nello Stato del New Jersey.
Il nome di Newark, mi è divenuto caro per motivi di amicizia e di studio. Attualmente nella Cancelleria ecclesiastica di Newark lavorano mons. Francis Seymour, archivista della diocesi, e mons. Robert J. Wister, storico della Chiesa; grazie a loro ho potuto ricevere informazioni accurate. Inoltre grazie al chierico John Barno, allievo di Seton Hall University, ho visitato sia il Seminario, sia la Scuola di teologia, sia la biblioteca; tali edifici sorgono dentro il campus universitario.
Fra i documenti che ho potuto analizzare emerge una lettera del 1954 in cui il Vescovo Jacono chiedeva al Vescovo di Newark un attestato o almeno il nulla osta da inoltrare poi alla Santa Sede; mons. Jacono aveva il proposito di insignire don Vincenzo Monella del titolo di monsignore nominandolo cameriere pontificio.
Don Vincenzo è morto in un ospedale di New York il 7 giugno 1971 dopo una lunga malattia. Era molto stimato in America; a Caltanissetta i funerali si sono svolti nella chiesa del Sacro Cuore. Mons. Paolino Firrone, da Sutera, ha tenuto l’elogio funebre nella Cattedrale. Per volontà dei genitori la salma è stata traslata in Sicilia, nel settembre del ’73, e deposta nel cimitero civico di Caltanissetta.

Sac. Salvatore Falzone


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