Incendi estivi, bilancio positivo per i rimboschimenti del Vallone
A fronte dei 15-20 incendi che ogni anno si verificano nelle zone boscate di Sutera quest’anno sorprendentemente soltanto due incendi si sono verificati nella giurisdizione di Sutera, di cui soltanto uno a carattere doloso. Bisogna risalire al lontano 1995 ed all’anno 2002 per aver un altro dato statistico altrettanto positivo; tuttavia mentre in quegli anni si verificarono pochi incendi boschivi a causa di annate talmente siccitose che non permisero né la crescita della pianta più coltivata (frumento), né la crescita di erbe infestanti o di piante da sottobosco, nell’estate del 2005 le motivazioni sono state varie e di differente natura.
Infatti mentre nelle estati del 1995 e del 2002 si può senza dubbio affermare che la causa unica fu la mancanza della materia prima indispensabile per innescare la combustione, nel 2005 si sono verificate una serie di concause che hanno permesso una drastica riduzione degli incendi boschivi.
Incendi estivi, bilancio positivo per i rimboschimenti del Vallone. La più importante concausa è stata, a mio giudizio, il ripristino delle coltivazioni della fava, del favino, della veccia e dell’incremento degli uliveti, che hanno in parte spezzato il predominio incontrastato del frumento, oggi economicamente non più redditizio. Grazie a queste coltivazioni diversificate che forniscono pochissimo combustibile risulta molto più facile circoscrivere eventuali incendi di grano che una volta costituivano lo spauracchio delle squadre antincendio. Molto spesso succedeva che incendi che scoppiavano in prossimità di Sutera venivano spenti in prossimità di Milena.
Non meno importante è stata l’opera di sensibilizzazione che il personale di questo Distaccamento ha svolto principalmente nei confronti dei proprietari di boschi e nei confronti dei proprietari terrieri confinanti con i rimboschimenti, convincendoli ad effettuare viali parafuoco lungo il perimetro boscato e lungo il perimetro dei terreni agrari che i privati intendevano bruciare tramite relativa istanza inoltrata al Distaccamento Forestale di Sutera come prescrive l’ordinanza Assessoriale per l’Agricoltura e le Foreste;
In un territorio dove la coltivazione dominante è sempre il frumento, le cui stoppie costituiscono il combustibile indispensabile per l’innesco degli incendi, la realizzazione dei viali parafuoco in tutti i boschi demaniali, comunali, appartenenti a privati, nonché nella Riserva Naturale Integrale di Monte Conca che ha sempre rappresentato una spina nel fianco, è stata una delle concause più determinanti. Infatti l’unico bosco che si è bruciato è stato quello ubicato in loc. Rabbione-Crocefia-Cerausi, guarda caso sprovvisto di viali parafuoco e totalmente abbandonato dalla moltitudine di piccoli proprietari, la maggior dei quali defunti e per giunta con eredi all’estero, tanto che il sottoscritto si è visto costretto a suggerire a chi di competenza l’espropriazione prevista in questi casi dalla legge n.16/96.
Se a quanto sopra menzionato si aggiungesse anche una capillare informazione e sensibilizzazione in tutte le scuole esistenti nei paesi del vallone, forse nella generazione futura con i soldi che attualmente si spendono soltanto per realizzare i viali parafuoco e mantenere tutto l’apparato antincendio, si potrebbero realizzare altri boschi in terreni che attualmente, pur essendo ad alta vocazione forestale, sono a tutt’oggi abbandonati.
A tale scopo l’assessorato agricoltura e Foreste sta promuovendo dei corsi di educazione ambientale finalizzati esclusivamente a sensibilizzare la nuova generazione nei confronti dell’ambiente in cui viviamo, per cui sicuramente dal prossimo anno in tutte le scuole non mancheranno queste nuove figure di Guardie Forestali che svolgeranno servizio di educazione ambientale nelle scuole.
Salvatore Butera
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