Emigrati, ogni estate ritornano come le rondini


Dalla Francia
1 Alaimo Calogero, di anni 71, figlio del fu Salvatore e della fu Concetta Giambarresi. La prima volta è emigrato nel 1947 con il padre traversando i confini a piedi, insieme ad altri compaesani, con la guida di uno “spallone” ma arrivati a Momiliano sono stati rimpatriati perché lui troppo piccolo ed il padre troppo avanti negli anni. Ritorna a Montedoro con il foglio di via della questura e riprende a lavorare nell’ agricoltura e poi presta il servizio militare nei bersaglieri prima a Pordenone e poi a Napoli. Nel 1958, a seguito di un atto di richiamo, con un contratto di lavoro, emigra in Francia a Decines dove lavora in una fabbrica. Nel 1961 sposa Alba Salvatrice dalla quale ha i figli: Salvatore, Colette, Jenevieve , nati in Francia, e Daniele nato in Canada dove si trasferisce con tutta la famiglia per due anni. Le condizioni di lavoro e le leggi sociali del Canada differiscono da quelle francesi e Calogero con la famiglia ritorna in Francia dove continua a lavorare fino al 1980.
A causa di una malattia viene pensionato e Calogero Alaimo dal 1980 al 1990 fa l’ accompagnatore per conto della Compagnia di viaggi Wastell dei treni speciali Lione Agrigento avendo la possibilità di fare diversi soggiorni a Montedoro nel corso dell’ anno e di ristrutturarsi la casa con l’ intendo di incoraggiare i figli a venire spesso in paese. Calogero Alaimo, nella zona di Lione, ha diversi fratelli: Domenico di anni 73 sposato con Alba Maria; Francesco di anni 69 sposato con Pace Carmela; Faustino di anni 65 sposato con Taormina Anna Maria di Siciliana; Gaetana di anni 60 sposata con Palermo Michelangelo; Giuseppe di anni 55 sposato con Nicole. L’ unica sorella che abita a Montedoro è Lina di anni 62 sposata con Sanfilippo Pasquale.
Calogero ritorna a Montedoro anche più di una volta l’ anno e – mi dice – mi sento un emigrato particolare, perché in paese conosco tanta gente e i miei rapporti umani sono numerosi. Spesse volte ha collaborato con i comitati delle feste patronali di Montedoro per portare il contributo dei compaesani residenti in Francia perché dice di tenere molto alla riuscita delle feste del paese.


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