Personaggi di storia locale
Suor Antonina Sciandra
Una delle Congregazioni religiose che annovera delle suore nate a Montedoro è la Congregazione delle Benedettine di Priscilla di Roma. Raccontiamo una breve biografia di una di esse incontrata in paese per un breve soggiorno estivo.
Antonina Sciandra figlia di Gaetano e di Isabella Guarneri è nata a Montedoro il 21 agosto del 1922. Il padre Gaetano è stato vigile urbano, il fratello Carmelo vive a Monza ed è nostro fedele abbonato e sostenitore, il fratello Mario è morto nel 1974 in Francia, la sorella Isabella è morta in Francia. Antonina ha trascorso l’ infanzia nel suo paese frequentando la scuola elementare, nell’ edificio del Ricovero, con gli insegnanti Clementina Tulumello, Paolo Piccillo, Concetta Amico e Giuseppina Scoma che ricorda con tanta simpatia e affetto. Contestualmente frequentava la chiesa e l’organizzazione femminile dell’azione cattolica che aveva come Presidente Carolina Volpe e come insegnante Giuseppina Scibetta. Insieme alla sua amica, Domenica Sanfilippo di Michele, frequentava la signorina Rosina Tulumello, donna molto pia e con una formazione religiosa straordinaria, che affascinava le menti e i cuori delle ragazze spiegando loro il Vangelo e le vite dei santi come modello di vita cristiana. Certe volte, questi colloqui, duravano fino alle 20,30 e procuravano qualche inquietudine alla sua mamma, ma che certamente, quelle parole ispirate, sono state il primo seme della vocazione religiosa. Ricorda l’ arciprete Mons. Vito Alfano e le sue incombenze di parroco, padre Calogero Piccillo e padre Andrea Duminuco che curavano, come assistenti, le varie associazioni cattoliche maschili e femminili molto numerose in quel periodo. C’era un grande fermento religioso a Montedoro.
Suor Grazia Tulumello, delle suore benedettine di Priscilla, durante una permanenza a Montedoro, parlò, alle giovani del paese, della sua congregazione e della vita religiosa e così nel gennaio del 1941 partirono Santina Alfano e Grazia Scalia e,dopo qualche mese, Antonina, Giovanna Piccillo di Saverio e Calogera Duminuco di Giuseppe entrando nel noviziato a Montefiolo in provincia di Rieti. Il giorno dell’ Immacolata del 1942 avvenne la prima professione religiosa di Suor Maria Antonina Sciandra presso l’ Istituto delle benedettine di Priscilla di via Salaria in Roma che vedeva le suore impegnate nella tipografia e nella stamperia della rivista di archeologia cristiana, così come aveva voluto, sin dal 1936, il padre fondatore Mons. Giulio Belvedere, esperto archeologo e professore universitario, zio del senatore Giulio Andreotti.La regola di San Benedetto “Ora et labora” voleva che tra le preghiere vi fosse la recita del breviario in latino e la frequenza della biblioteca con lo studio relativo. Dal 1949 al 1979 suor Antonina, come semplicemente si fa chiamare, è stata direttrice del laboratorio di arredi sacri di Montefiolo dove venivano eseguiti ricami in oro, argento e seta tra gli altri di piviali, pianete, mitrie per vescovi, cardinali e i sommi pontefici Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II. “Anche la passione per il ricamo mi è stata trasmessa dalla mia mamma” dice la suora che aveva appreso da bambina il ricamo nel piccolo telaio ma che da suora avrebbe perfezionato l’ arte tanto da insegnarla alle giovani esterne che frequentavano il laboratorio per circa venti anni. In seguito è stata a San Felice Circeo dove ha svolto il suo apostolato in parrocchia in favore dei fanciulli e delle giovani.
Dal 1982 al 1992 suor Antonina è stata a Montedoro per assistere la sua seconda mamma Giuseppina Guarneri, sempre cercando di fare la volontà di Dio in sintonia con quella delle superiori dell’ ordine. Si è impegnata ad insegnare il catechismo ai ragazzi della parrocchia e, a casa, ad insegnare il ricamo a tutte le giovani che ne avevano voglia comunicando la gioia del fare e della pace interiore a quanti la frequentavano.
Dopo la dipartita della mamma suor Antonina ha fatto ritorno a Roma e, nella comunità religiosa, profuse, sempre con maggiore lena, il suo impegno, in modo particolare, nel laboratorio del ricamo degli arredi sacri. Dal 2001 ha dedicato la sua attività all’ infermeria e alla cura delle consorelle: un ricordo vivissimo ha della madre generale Suor Scolastica che, colpita da una grave e mortale malattia, le è spirata tra le braccia dopo averle prestate le sue amorevoli cure.
Suor Antonina ha continuato a lavorare con l’entusiasmo di sempre e la competenza acquisita nel tempo, tempo che per lei sembra non valere come somma di anni perché spinta sempre dalla sua intraprendenza personale e dalla grande voglia di fare la volontà di Dio amando il suo prossimo in tutte le manifestazioni della vita anche e soprattutto nelle cose più semplici. In questa ottica si spiega anche il suo interesse per lo sport ed in modo particolare il calcio, la politica nel senso più nobile della parola e tutto quanto accade nella società civile. Alla domanda:” Qual è il segreto della sua vitalità, alla sua veneranda età?” Suor Antonina ha risposto: “La preghiera e il fare la volontà di Dio”. Incontrare suor Antonina ha voluto dire: scoprire la gioia della vocazione religiosa che della preghiera e dell’amore del prossimo ha fatto la linea guida della sua vita, serena, gioiosa e veneranda.
Lillo Paruzzo
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