Sutera, carri e maschere per il carnevale 2006


Se chiediamo ai nostri nonni notizie sul Carnevale, ci parlano di feste da ballo, animate da grammofoni, fisarmoniche e “friscaletti”, accompagnate da semplici buffet di dolci e travestimenti per non farsi riconoscere. Un’occasione per spezzare la routine giornaliera, fatta di casa e lavoro, divertendosi, incontrando gli amici e trovando un pretesto anche per passare un po’ di tempo con il fidanzato o la fidanzata. Era una festa che si attendeva con molta ansia, anche perché il pranzo di carnevale era una vera prelibatezza, data la scarsezza dei tempi.
Oggi il modo di festeggiare è cambiato e le feste da ballo sono state sostituite da una sfilata per le vie del paese di “carri allegorici”, non particolarmente elaborati, ma comunque allegri e spiritosi.
Quest’anno hanno partecipato ben otto gruppi, ognuno con peculiarità e stili diversi. Partiamo dai più piccolini: due pony, tante frange di cuoio e penne colorate per fare esibire i “piccoli indiani”, mentre un grande mappamondo accompagnava le ragazzine di quarta elementare, che con i loro costumi ci hanno fatto girare un po’ il globo, lanciando un grande messaggio di pace. Un altro gruppo di otto ragazzi ha trasformato una macchina in un carro chiamato Toro Triccheballacche, su cui troneggiava una vera testa imbalsamata con tanto di corna; la seguivano vestiti da punk.
Musiche cinematografiche e un gigantesco Oscar guidavano invece la schiera delle star coi rispettivi body-guards, mentre motori rombanti e abbigliamenti da meccanico animavano il carro dei ragazzi che riprendevano il noto film “Hazzard”.
Una coppia di sposi molto “free” era protagonista di un altro carro che rappresentava appunto un matrimonio non proprio di gente per bene… molto curato e d’effetto il carro dei ninja che ha portato un po’ di “sol levante” anche nel nostro piccolo centro. Ed infine tonnellate di mimosa per acclamare il neo-papa Eduardo I e il suo entourage personale di vescovi, cardinali ed altri esponenti del clero…
Insomma, anche se non in maniera maestosa, anche questo Carnevale ha contribuito a divertire la popolazione suterese e a continuare una tradizione che da un po’ di anni colora le strade del nostro paese.

Elena Carruba ed Emilia Pardi


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