DA MONTEDORO
Festa della Repubblica - Prima Comunione - 5° Raduno diocesano dei Gruppi di Padre Pio - Lamentatori in concerto - Festa per gli 80 anni del Bar Sferrazza - Inaugurato "Bar della zolfara " - Successo del progetto didattico di pratica sportiva
Festa della Repubblica
A Montedoro, il 2 giugno, come in tutta Italia, è stata celebrata la festa della Repubblica Italiana, in occasione del sessantesimo anniversario. Un corteo, preceduto dal gonfalone del comune,e seguito dal sindaco Giuseppe F.M. Piccillo e dal baby sindaco Gloria Alba, dal maresciallo comandante della stazione dei carabinieri di Montedoro, dai collaboratori del Dirigente Scolastico Vincenzo Nicastro, i docenti Rosanna Manganaro e Calogero Paruzzo, consiglieri comunali, studenti e cittadini è partito dal palazzo municipale per raggiungere la piazza Marconi, dove è stato messo a dimora un albero di carrubo- davanti la biblioteca comunale - per ricordare l' anniversario. Brevi discorsi hanno tenuto: Paruzzo che ha ricordato i dati del Referendum istituzionale del 1946, che a Montedoro hanno assegnato 903 voti alla Monarchia e 831 voti alla Repubblica, in linea con il risultato complessivo della Sicilia.
Il 18 marzo del 1946 è stato eletto il primo Consiglio Comunale formato da:
Maggioranza "Scudo Crociato": Volpe Salvatore, Velardita Salvatore,Tulumello Giovanni, Iannello Giuseppe, Chiarelli Michelangelo, Ingrao Rosario, Galante Salvatore, Guarneri Onofrio, Bucculeri Giuseppe, Cammarata Salvatore, Giambarresi Daniele, Farruggia Giuseppe, Sciandra Salvatore, Bufalino Rosario, Montana Vincenza, Mantione Angela.
Minoranza "Falce e Martello": Galante Calogero, Montagna Rosario, Mondalucio Calogero, Giudice Rosario.
Il sindaco Piccillo ha commentato alcune frasi del messaggio del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.
Gloria Alba, baby sindaco della scuola, ha rivolto un saluto ed un augurio, mentre Ezio Di liberto, vicebaby sindaco, ha detto che la manifestazione lascerà un segno nei giovani studenti.
Il canto dell'inno nazionale Fratelli d'Italia, da parte di tutti i presenti ha concluso la manifestazione.
Prima Comunione
Come ogni anno, anche se il numero dei ragazzi va diminuendo, domenica 21 maggio, nella Parrocchia di Montedoro, vi è stato il primo turno delle prime comunioni, un secondo turno si tiene nel mese di agosto quando, rientrando tanti emigrati, vi è la possibilità di far partecipare alla festa dei parenti che si trovano in terra di emigrazione.
Negli ultimi anni nella Chiesa vi è una interessante discussione circa l' età nella quale i ragazzi possono fare la prima comunione tenendo in gran conto la maturazione complessiva del ragazzo al fine di avere più consapevolezza del Sacramento che viene amministrato.
Ad ogni buon conto il gruppo dei ragazzi della Prima comunione ha seguito il corso di catechismo, che negli ultimi mesi ha coinvolto anche i genitori che hanno partecipato a degli incontri e al ritiro presso l' eremo Don Limone di Serradifalco, domenica ha vissuto il giorno più bello.
Nella Messa vespertina Randazzo Claudia di Salvatore, Schillaci Alessia, Terrana Alisea di Angelo, Gatì Ivan, Milazzo Rosario di Enzo, Fiorentino Giuseppe di Domenico, alla presenza di numerosi familiari e nelle caratteristiche tunichette, sono stati "i protagonisti" della Messa solenne leggendo le preghiere dei fedeli, portando le offerte all' altare, ricevendo l' eucaristia ed in ultimo posando per la foto ricordo con i parroci Don Amedeo Duminuco e Don Pietro Riggi, sempre a disposizione dei fotografi che hanno fissato nella pellicola i momenti salienti della liturgia. La festa si è conclusa nelle rispettive famiglie con ormai i rituali trattenimenti durante i quali i parenti hanno consegnato ai ragazzi i graditi regali.
5° Raduno diocesano dei Gruppi di Padre Pio
Il 2 giugno si è svolto a Montedoro il 5° Raduno diocesano dei Gruppi di preghiera di Padre Pio da Pietrelcina coordinati dal sac. Ignazio Carletta. Le incerte condizioni atmosferiche hanno limitato la partecipazione ai gruppi provenienti da Caltanissetta, San Cataldo due gruppi, Sommatino, Montedoro, Bompensiere e Milena per circa 200 persone in massima parte donne. Certamente l' arrivo di un pulman e di tante automobili ha creato nel piccolo paese un qualche fermento anche perché, essendo la Festa della Repubblica, le scuole e gli uffici pubblici erano chiusi e quindi il movimento delle persone era molto limitato.
Nella mattinata il parroco, padre Amedeo Duminuco, e i componenti del Gruppo locale, coordinati da Nicola Jannì, hanno accolto i pellegrini nell'edificio scolastico e in parrocchia.
Per la prima volta, in chiesa, vi è stata l' esposizione di una reliquia - un frammento di camicia - di Padre Pio che il Gruppo di Montedoro ha ottenuto dalla Casa di sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo.La mattinata, coordinata da Giuseppina Buccoleri, è stata dedicata alla preghiera e ai canti come espressione fondamentale dei gruppi di preghiera, mentre la catechesi è stata svolta da padre Enzo La Porta, cappuccino di Modica, vicecoordinatore regionale dei Gruppi di preghiera, che si è soffermato sui punti principali della direzione spirituale delle anime attraverso gli scritti di San Pio da Pietrelcina con opportuni riferimenti al Vangelo e all' insegnamento dei Papi.
Alle ore 17,30 vi è stata la concelebrazione della Messa con padre Duminuco, padre Carletta e padre La Porta presieduta dal Vescovo di Caltanissetta Mons. Mario Russotto. Durante l' omelia il Vescovo si è compiaciuto per il 5° Raduno diocesano dei Gruppi di Preghiera dicendo che si tratta di una realtà viva e necessaria per la Chiesa che riconosce nella preghiera un momento qualificante per realizzare il Vangelo di Gesù Cristo, specialmente oggi in cui la società non ha bisogno di parole ma di atti concreti che incarnino l' amore di Dio verso tutti gli uomini. Si è poi soffermato sui passi del Vangelo che parlano della triplice richiesta di Gesù a Pietro: "Mi ami tu più di costoro?" spiegando il significato di Agape e Filos come i livelli dell' amore del cristiano verso Dio. All' offertorio i pellegrini hanno offerto all' altare delle candele accese ed un corona del Rosario per indicare la preghiera, dei fiori come espressione della bellezza di Dio, dei viveri come materializzazione della carità verso i fratelli. Alla Messa ha partecipato il sindaco Prof. Giuseppe F.M. Piccillo e l' assessore Graziella Pennino. La Via Crucis, a causa della pioggia intermittente, è stata predicata all' interno della chiesa seguendo il testo di Mons. Comastri con l' intervento di padre Carletta e di diversi pellegrini dei vari paesi. I saluti e un arrivederci tra i pellegrini che, ormai in gran parte, si ritrovano da cinque anni ha concluso una giornata all' insegna della devozione verso San Pio da Pietrelcina.
Lamentatori in concerto
Il Coro dei Lamentatori di Montedoro, dopo le esecuzioni nelle tradizionali manifestazioni della Settimana Santa in paese, hanno partecipato ad una terna di manifestazioni internazionali: il 4 maggio a Palermo nella Chiesa Santa Maria dell' Ammiraglio alla Martorana insieme al coro della Chiesa Santa Trinità di Lixouri (Cefalonia, Grecia), il 29 aprile alla Fera del Mar di Torroella de Montgrì (Spagna) insieme a gruppi della Catalogna, della Corsica e della Sardegna; il 23 Aprile a Monson (Barcellona, Spagna) insieme al Gruppo folkloristico di Agrigento e due gruppi spagnoli.
Il Coro di Montedoro - come è stato denominato - nelle locandine delle manifestazioni era formato da Randazzo Angelo, Randazzo Rosario, Randazzo Calogero, Pace Giuseppe, Milazzo Giovanni, Milazzo Giuseppe.
Il Concerto tenuto a Palermo è stato inserito nell' ambito della Rassegna di musica bizantina Paradhosis(tradizioni) "La musica bizantina fra tradizione scritta e orale" con Concerti e giornate di studi organizzati dalla Eparchia di Piana degli Albanesi col coordinamento scientifico e direzione artistica di Girolamo Garofalo, docente di musica bizantina presso la Facoltà di Lettere di Palermo. Altri cori che si sono esibiti: Coro dei Papas di Piana degli Albanesi, Gruppo vocale Tetragyrus, Aristeros Choros del Monastero di San Dionisio, Zacinto, Grecia; Coro Psaltes tis Kerryas, dell' Università di Corfù; Coro Cappella Romana, Portland (USA).
Di altro genere la manifestazione alla quale il Coro di Montedoro ha partecipato a Torroella de Montgrì (Spagna) il 29 aprile. Nell' ambito del "Mercat de la Mediterrània" sono stati organizzati "Trobades de musica mediterrània" nella chiesa di Sant Genis con il Coro di Montedoro, un Coro della Sardegna ed un Coro della Corsica.
Manifestazione di canti tradizionali è stata, anche, quella del 23 aprile a Monson (Barcellona, Spagna) alla quale hanno partecipato i Lamentatori di Montedoro arricchendo la loro esperienza internazionale dopo essere stati in Austria, Francia, Corsica, Belgio, Stati Uniti d' America oltre a tante città di varie regioni d' Italia. Veramente si può affermare che i Lamentatori sono gli ambasciatori della tradizione di Montedoro nel mondo. I lamentatori ad ogni ritorno da una esibizione, specialmente dall' estero, manifestano un sano orgoglio per l' apprezzamento del pubblico ed in modo particolare dagli etnomusicologi e dagli intenditori di musica. Il più anziano del gruppo, Angelo Randazzo, ha il merito di avere voluto con forza immettere nel gruppo dei lamentatori degli elementi giovani, non solo, ma anche con delle competenze musicali.
Montedoro, festa per gli 80 anni del Bar Sferrazza
Il 18 Giugno nel prospetto del bar è stata posta una targa con la scritta:"Bar Sferrazza dal 1926 via Garibaldi 54 Montedoro CL"
Una delle attività commerciali più antica di Montedoro è sicuramente il Bar Sferrazza che per la festa di San Calogero ha voluto festeggiare i suoi 80 anni di esercizio senza soluzione di continuità. L' attuale titolare è Maurizio ma la continuità umana e professionale è data dalla signorina Luigina nata nel 1921. Titolari della licenza, infatti, sono stati: Sferrazza Ireneo fino al 1958, la figlia Luigina fino al 1996 e quindi il nipote Maurizio figlio di Luigi.
Era il 1926 quando, a Montedoro, Ireneo Sferrazza, con la moglie Francesca Guarneri, a seguito della crisi dello zolfo che gli aveva fatto abbandonare la gestione della miniera di Gottazze, decise di aprire un Caffè, ebbe assegnato il numero 54 dalla Camere di Commercio di Caltanissetta. In quel torno di tempo in paese vi era il Caffè di Don Giuseppe Di Francesco nella Piazza Umberto e quello di Carmela Valenti.
Per 8 mila lire mastro Ireneo ha comprato la macchina per fare la gazzosa e poi si producevano e si vendevano le ciambelle di latte e di uova, i biscotti zuccherati, i pasticciotti ripieni di marmellata, orzata, latte di mandorla, granatina il caffè veniva preparato con delle caffettiere, mentre la classica macchina da caffè da bar è stata acquistata nel 1945. Più articolata è la storia della confezione del gelato che necessitava del ghiaccio che veniva acquistato a Serradifalco in una fabbrica nel sito dove c'era la cabina elettrica chiamato"L' elettricu" trasportato a Montedoro dalla carrozza di don Annibale Morreale. Nel 1944 i blocchi di ghiaccio si andavano a comprare a Canicattì e poi a Racalmuto obbligando il barista a comprare un asinello per il trasporto. Dal 1940 il gelato veniva confezionato e venduto solo la domenica, mentre per le feste si vendeva "lu pizzettu".
A quei tempi nel paese c'era "lu vanniaturi La Vicchiera" che andava per le strade gridando:" Nni lu cafè di mastru Irenu c'è la granita lesta" da una ricetta di" mastru Gaetano lu dulceri" che nel tempo è diventata la produzione più caratteristica e specializzata del bar insieme alla "brioscia" di farina bianca da una ricetta di Luigi Li Calsi di Serrradifalco del 1943. Come racconta la signorina Luigina:" Spesso vengono, da tanti anni, da Serradifalco, sia per gustare la granita che la" brioscia". Ma non posso dimenticare gli anni della mia fanciullezza quando andavo a prendere l' acqua con "la lancedda" di zingo per le necessità del bar a "li cannola" che si trovavano in fondo alla via.Come anche il lavoro svolto dalle mie sorelle Cristina e Angelina nella preparazione dei dolci".Il locale del bar è stato ampliato nel 1950 e nella seconda stanza gli avventori potevano giocare alle carte.
Nel 1958 è deceduto mastro Ireneo, mentre la moglie Francesca è deceduta nel 1968 lo stesso giorno del marito. La signorina Luigina ha avuto un valido sostegno nel fratello Luigi sia quando insegnava matematica alla scuola media, sia quando si è messo in pensione.
Dall' inizio della attività di Maurizio è stato abolito il gioco delle carte ed il locale ha assunto un aspetto molto accogliente e alla tradizionale produzione sono state aggiunte tante offerte di servizio per i clienti quali il fax, le ricariche telefoniche, e la Lottomatica. Nello stesso Tempo Maurizio ha frequentato per vari anni dei corsi di qualificazione professionale per gelatai a Senigallia e diversi Master della Campari. Si possono bere bibite all' ultimo grido, scegliere il gelato confezionato e quello artigianale tra dieci gusti diversi, la panna montata e le birre di marca, ma la caratteristica rimane la granita e la brioscia.
Inaugurato "Bar della zolfara "
Il 18 Marzo è stato inaugurato il "Bar della zolfara" di Giuseppina Augello moglie di Giovanni Morreale. In effetti si tratta del trasferimento del Bar Pasticceria Morreale dalla Piazza Umberto alla Circonvallazione Matteotti negli ampi locali a piano terra della loro casa.
Il primo Bar della famiglia di Andrea Morreale, aperto nel 1931, era ubicato nella Piazza Umberto, dove oggi c'è il Bar Centrale di Sciandra- Macaluso, venduto a Michele Amico nel 1950 per il trasferimento a Venezia fino al 1954 quando si spostò a Roma e successivamente fare ritorno a Montedoro nel 1967.
Per circa 38 anni il Bar Morreale è stato attivato da Calogero con la moglie Maddalena Lucidi e Giovanni con la moglie Giuseppina Augello e la costante presenza della mamma Consiglia Tulumello nel laboratorio fino allo scorso anno alla veneranda età di 95 anni. Il padre Andrea è morto nel 1980. Attraverso la vita del bar può essere descritta la vita sociale del paese e non solo la produzione della pasticceria che, nel tempo, ha subito qualche lieve variazione perché basata sui dolci tradizionali e caratteristici del paese. Molti ancora ricordano del primo Bar Morreale la produzione dell' acqua gassata chiamata "sersa"sostituita poi dalle bottigliette della "gazzosa" Partanna, la produzione della granita con i pezzi di ghiaccio intorno al contenitore ed il consumo del latte di mandorla, la produzione dei Pupi di zucchero e dei frutti di Martorana. La sala col bigliardo all' italiana dove le "stecche" del paese davano spettacolo specialmente a "Bazica" ma anche a "carambola" gioco preferito da quelli con"lu cuacciu di la littra" o all' italiana. Come centro di aggregazione il bar, nel tempo, ha subito delle trasformazioni, da quando vi erano diversi tavoli a disposizione degli affezionati clienti che giocavano a carte, all'introduzione recente dei video giochi. Qualcuno riteneva che nei rapporti umani, la caratteristica del montedorese, era connotata dai "rapporti da bar" e cioè rapporti superficiali e saltuari che andavano dalla partita a carte e allo scambio di pareri su ogni tipo di avvenimento ma senza alcun tipo di coinvolgimento e senza impegno, ma, in ogni caso, un modo di rapportarsi tipico dei piccoli paesi dove ci si conosce tutti e si sa tutto di tutti. A Montedoro altre forme di aggregazione in circoli, società, associazioni hanno avuto sempre vita effimera forse perché richiedevano un qualche impegno duraturo nel tempo.
Negli ultimi anni nei bar si è ridotto lo spazio o addirittura si è annullato per quelli che facevano la solita partita a carte per "ammazzare il tempo" al quale si è aggiunto il divieto di fumare; ormai è invalsa la mentalità che si deve andare nel bar per consumare e quindi andare via.
Nel Bar della zolfara, adiacente all' ingresso dove vi è il bancone e la vetrina per la pasticceria, vi è la sala ristorante e una saletta con tavoli e panche in legno per consumare bibite, pasticceria e prodotti della rosticceria con un arredo moderno e gradevole.
Il nome Bar della zolfara trae spunto dall' essere ai piedi dei ruderi del Forno Gill della miniera di zolfo Nadurello che è stata chiusa nel 1959.
Successo del progetto didattico di pratica sportiva
Il 6 Giugno, nel cortile della scuola di Montedoro, si sono svolti quelli che prima venivano chiamati "I giochi della Gioventù" a conclusione del Progetto Gioco - Sport dell'insegnante Calogero Paruzzo che ha interessato le classi: quinta, delle insegnanti Maria Giulia Provenzano e Maria Terrana; quarta, delle insegnanti Maria Cipolla e Maria Falletta; e terza, degli insegnanti Filippa Ingrao e Calogero Paruzzo, della Scuola primaria Don Bosco di Montedoro.
Al suono del fischietto tutti i miniatleti hanno fatto il giro del campo in fila indiana agitando in aria fasci di strisce colorate e di seguito ad uno ad uno hanno eseguito un Percorso Misto che ha visto l' utilizzo di tante attrezzature ginniche. La presenza di molti genitori e degli alunni delle altri classi ha creato l' atmosfera più che del tifo, dell' incoraggiamento per gli atleti in erba. Alla manifestazione sportiva hanno collaborato i volontari del servizio civile della Pro loco, Daniela Buccoleri e Fabio Morreale, che hanno provveduto a diffondere della musica e svolgere l' assistenza durante l' esecuzione dei vari esercizi fisici. Poi si sono svolte delle prove di atletica leggera dove gli alunni hanno dimostrato la loro bravura e la loro specificità. La corsa ad ostacoli che ha visto primeggiare per la classe quinta: Di Martino Jessica, Salvo Erica, Amico Sharon, Duminuco Salvatore, Pecoraro Paolo, Ingrao Gaetano, Schillaci Angelo. Per la classe quarta: Schillaci Alessia, Randazzo Claudia, Tulumello Ester, Ferlisi Giuseppe, Gatì Ivan, Fiorentino Giuseppe. Per la classe terza: Ingrao Valentina, Lumia Nadia, Tamburrino Silvia, Falcone Serena, Alaimo Fabio, Farruggia Giuseppe, Sferrazza Calogero, Sferrazza Gaetano.
La Corsa veloce ha registrato le seguenti prime posizioni, per la classe quinta: Falcone Salvatore, Tamburrino Achille, Ingrao Cristoforo, Montagna Adele, Schifano Fabiola. Per la classe quarta: Duminuco Gaetano, Dell' Anna Diego, Milazzo Rosario, Mantione Irene, Terrana Alisea, Bellavia Luana. Per la classe terza: Alba Sara, Sciandra Lucrezia, Puma Alessandra, Alaimo Piera, Galletti Francesco, Schifano Giuseppe, Sferrazza Carmelo.
Molto entusiasmo ha registrato la staffetta 4x 80 che è stata corsa dalle batterie dei più veloci.
Il dirigente scolastico prof. Vincenzo Nicastro ha consegnato a tutti gli alunni un attestato di partecipazione elogiandoli sia per l'impegno dimostrato durante la frequenza del Corso che per la partecipazione alla manifestazione conclusiva, mentre fervidi complimenti ha rivolto all'insegnante Paruzzo per la preparazione atletica degli alunni e per l'organizzazione impeccabile della manifestazione.
Lillo Paruzzo
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