San Paolino amava i gigli
...la Città di Nola,
con la gran folla dei suoi cittadini
che andava festante incontro al Suo Vescovo Paolino che tornava libero dalla prigionia,
alla quale si era offerto in cambio dell'unico figlio
di una povera vedova, mandò una propria deputazione composta da un padulano, un salumiere, un bettoliere, un fornaio, un macellaio, un fabbro, un calzolaio e un sarto.
E tutti avevano in mano fasci di gigli ..(1)
San Paolino amava i "gigli". Si racconta, infatti, che il Santo trascorresse parte delle sue giornate in un campo di terra - posto alle spalle della Basilica di San Felice in Cimitile - per coltivare, curare e raccogliere "gigli".
È per questo che i cittadini nolani, conoscendo il grande amore di San Paolino per i "gigli", li posero in mano ai loro figli quando andarono ad accogliere Paolino che con tanti nolani ritornava dalla prigionia.
Forse non tutti sanno che il nome di donna" Susanna" è di origine ebraica, e che Schuschan e Schuschanna, oltre a significare "purezza" significa anche "Giglio" (2).
Moltissime donne ebraiche portavano tal nome perché ai genitori piaceva fregiarle del nome di Susanna.
Per gli ebrei, come si evince dalla Bibbia, il "Giglio" è sinonimo di "prosperità".
Infatti, in Osea (14.4) leggiamo: "Io sarò per Israele come la rugiada, Egli fiorirà come il "giglio" e spanderà le sue radici come il Libano".
Nel "Cantico dè Cantici", leggiamo:
"Io sono il fiore del campo e il "giglio" delle convalli".
Come "giglio" tra le spine così la mia diletta tra le fanciulle.
Ed ancora:
Le tue mammelle sono come due gazzelle gemelli pascolanti tra i "gigli".
Le tue gote sono come aiuole d'aromi piantate da profumieri, le sue labbra son "gigli" e stillano mirra vergine.
Infine:
"Il mio diletto e disceso nel suo giardino, all'aiuola degli aromi, a pascersi tra i giardini e a cogliere "gigli".
Io son del mio diletto e il mio diletto è mio".
Egli che si pasce tra i "gigli". Il tuo corpo è come un monte di grano circondato da "gigli".
Matteo nel Vangelo (6,28-29) afferma:
"Considerate come crescono i "gigli" della campagna, essi non faticano, non filano, eppure vi dico che nemmeno Salomone con tutta la sua gloria fu vestito come uno di loro".
L'architettura in ogni epoca ci mostra una lunga iconografia di "gigli".
Io dirò soltanto che il "giglio" fu uno degli ornamenti principali del Tempio di Salomone.
Il "giglio" nella interpretazione della teologia Scolastica del "Cantico dei Cantici" diviene Cristo. Infatti:
"E' lo sposo dilettissimo della Chiesa che per noi scese in questa valle e divenne "giglio" spuntando da una povera e umile verginella".
Il "giglio" è il simbolo di Cristo. Divenne il simbolo della Madonna. Quindi associazione originaria di "fiore-virtù". Divenne l'emblema di San Giuseppe. San Paolino lo assunse quale suo emblema. Il "giglio" fu per i nolani il fiore simbolo.
Forse nessuna città al mondo può vantare una tradizione simile. Tante città hanno assunto il giglio a loro simbolo, ma solo la città di Nola può ostentare una tradizione storicamente valida.
In seguito divenne l'emblema di San Domenico, Sant'Antonio di Padova, ecc. ed assunse un ruolo di primo piano nella pittura agiografica.
Mi fa piacere concludere queste poche note con due leggende.
Il "giglio" era il fiore dedicato ad Hera, la madre del cielo.
Ercole per succhiare il latte dalle mammelle di Hera, lo fece con tale violenza che una grande quantità si sparse in cielo, formando la "Via Lattea" che servì per le comunicazioni tra le abitazioni degli Dei e la Reggia di Giove.
Alcune gocce caddero sulla Terra e fecero germogliare i "gigli".
Che dire delle divertentissima leggenda secondo la quale "alla vista della bellezza dei "gigli", la Dea Venere, uscita dalla bianca schiuma del mare, per gelosia fece crescere in mezzo al candito fiore un" pistillon"?.
Aggiungo che nella tradizione popolare, spesso il significato cristiano e quello pagano si incontrano. In Grecia ed anche in alcuni luoghi d'Italia, i sacerdoti, quando celebrano i matrimoni mettono una corona di "gigli" ed una ghirlanda di frumento sul capo degli sposi a simboleggiare la "purezza e l'abbondanza".
Felice Paolino D'AMICO
NOTE
(1): "Nola Festa dei Gigli - Dott. Ludovico Forino
(2): La Macchina nella Festa dei Gigli - Frammenti di Storia Nolana - Felice Paolino D'AMICO
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