Mostra di Cesco Licata a Caltanissetta
Nella Sala Mostre di Palazzo del Carmine di Caltanissetta, dal 14 al 18 luglio, si è tenuta la Mostra personale di Cesco Licata “Assemblatore di oggetti metallici; mecano-sculpteur”come egli stesso si definisce, ma artista originale di oggetti sculture.
Cesco Licata è nato a Montedoro, nel 1951, figlio di Calogero e di Bufalino Vincenza, da diversi anni vive e lavora in Belgio dove ha avuto modo, vieppiù, di perfezionare il suo modo di esprimersi in forme artistiche originali. “La sua arte è capace di ridare vita ad oggetti divenuti inutili e recuperarli, assemblando, esclusivamente con viti e bulloni, vetro, ferro alluminio e rame inserendo in alcuni casi anche dei piccoli motori che permettono di dare vita agli oggetti”.
Una chiave di lettura vede lo scenario o meglio il percorso personale e ideale che rappresenta la società consumistica dell’ usa e getta come metafora del disfacimento dei valori fondamentali della vita, delle crisi che attraversano i diversi aspetti della società del secondo millennio, dei falsi miti, della caduta delle ideologie, delle contestazioni delle forme di vita della società occidentale.Una seconda fase nella quale si prende graduale consapevolezza, anche a livello personale, dell’abbondanza e delle sacche di povertà, della frammentazione dei rapporti sociali, della destrutturazione del mondo circostante, dell’edonismo imperante, dell’eccessivo individualismo, dell’abbandono degli” inerti” umani e consumistici. Momento dell’incertezza, della confusione, delle cadute, dell’andare, dell’individualismo fuori da ogni regola, dello scoraggiamento, dall’ errare, ma anche della sofferenza, del dolore che svolge una funzione catartica con sviluppi positivi della razionalità propri dell’ uomo maturo.
Una terza fase dove il lume dell’intelligenza, alimentato dallo spirito vitale, magari con richiami religiosi e certamente al mondo dell’ infanzia pieno di fantasia e di miti: ”Mi alzerò e andrò…” sprigiona la sua forza creativa e ristruttura, assembla, rappresenta, comunica, trasmette la nuova forma-vita e lancia il nuovo messaggio. Semplici oggetti di alluminio, ferro, rame, vetro ed oggetti più complessi - quali ingranaggi e motori - seguono il percorso virtuoso dell’uomo e quindi dell’artista e assumono forme nuove (anche una nuova variazione del nome proprio) che destano la meraviglia degli osservatori che mutuano, da quelle opere, la speranza dell’uomo nel futuro e il futuro dell’ uomo se tiene in somma conto il suo spirito, i suoi desideri, i suoi sentimenti, ma anche il suo fare e il gusto della vita.
La Mostra personale di Cesco Licata a Caltanissetta segna una tappa importante nella sua vita di uomo e di artista dopo tante mostre tenute in Belgio, Olanda, Lussemburgo. Infatti Caltanissetta è la città nella quale Licata è cresciuto negli anni 70, del secolo scorso, e nella quale ha sperimentato la condizione giovanile con tutte le sue molteplici problematiche. Mostra personale, in questo caso, è la sintesi di un percorso che esce dagli angusti schemi e trova lo spazio e la luce per stimolare tutti coloro i quali “vedranno” l’evento, gli eventi artistici con una certa soddisfazione umana e sociale se solo si vorrà leggere dentro ogni nuovo oggetto- scultura.
Gli oggetti sculture di Cesco Licata, a ben guardare, hanno delle forme che ci richiamano non solo l’ idea, ma, nei particolari e nei contorni, anche le caratteristiche che rendono la vita al nuovo oggetto, tali da trasmettere un messaggio positivo di speranza per la sua creatività e la sua originalità. Possiamo affermare che la scia dell’arte certamente lo porterà verso traguardi sempre più alti e luminosi.
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