Lasciatevi conciliare con Dio
Messaggio per la Quaresima del vescovo mons. Russotto
Figlioli carissimi, con il suggestivo rito della imposizione delle ceneri ini-ziarne il pellegrinaggio nel deserto della nostra storia per arrivare fra quaranta giorni, alla promessa Terra dell'incontro con il Crocifisso Risorto. Giunga, pertan-to, questo mio affettuoso pensiero a tutti voi e a cia-scuno, che ricordo nella preghiera con profonda grati-tudine e pastorale amicizia.
Il rito delle ceneri, eredità dell'antico mondo ebraico, ci ricorda fondamentalmente due cose: il dolore e l'amarezza per la nostra ostinata lontananza da Dio; la memoria del nostro essere: plasmati con la polvere torneremo alla polvere!
Nonostante i nostri sforzi e i ripetuti propositi di conversione e rinnovamento interiore, siamo costretti a constatare spesso quanto sia difficile essere "immagine" e vivere dunque a "somiglianza" di Dio, quali figli accolti e amati dal Padre misericordioso. La tiepidezza, l'incostanza e la pigrizia, l'orgoglio e l'autosufficienza, l'aridità di una vita in compagnia esclusiva del nostro io e dei nostri personali interes-si rendono duro il nostro cuore, che tante volte non si lascia scalfire dalle scintille della Grazia e dalle gocce dell'oceano d'amore del Signore. E allora... ci ritroviamo sempre allo stesso punto! Eppure gli anni passano, il fiume della vita scorre veloce e ine-sorabile in noi e ciascuno scopre con angoscia di essere come una pietra che giace in fondo al fiume: troppo pesante per lasciarsi travolgere e condurre dalla corrente della misericordia di Dio.
Le ceneri sul capo ci fanno prendere coscienza di questa nostra situazione e, nello stesso tempo, spa-lancano davanti a noi nuovi orizzonti, dischiudono la rinnovata possibilità di prendere in mano la vita per intraprendere il santo viaggio della rigenerazione santificante. Nel dolore cosciente della nostra lontananza e del nostro peccato riscopriamo un sentiero che Dio non ha mai chiuso: il sentiero aperto dell'incontro vero con Dio e con il nostro io più pro-fondo; il sentiero di un viaggio in compagnia di ogni uomo e ogni donna accolti, riconosciuti e amati come figli dell'unico Padre; anch'essi in viag-gio con noi.
E dunque: «Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza» (2Cor 6/2). E' vero che ogni ora è ora di salvezza, perché l'amore perdonante di Dio ci avvolge in ogni momento. Ma questo prezioso tempo di Quaresima non possiamo lasciarlo pas-sare invano. Dobbiamo invece viverlo come tempo di rinnovamento del cuore, di confronto serrato con la Parola di Dio, di immersione coraggiosa nell'a-bisso contemplativo della solitudine con Dio e nell'orizzonte concreto della solidarietà con i fratelli.
Quaresima è tempo propizio per celebrare la nostra riconciliazione quale dono che Dio ci fa in Cristo, iniziativa libera e amorosa del Padre, pura grazia che continua a operare nella Chiesa. Perciò «Vi supplichiamo in nome di Cristo, lasciatevi riconciliare con Dio» (2Cor 5,20). Il dono della riconciliazione può incontrare delle resistenze in noi, ma se ci lasciamo purificare dalla grazia del Signore possiamo uscire dalle tristezze e dalle recriminazioni che spesso ci affliggono, per affidarci totalmente a Gesù, unica vera Novità della storia, l'Unico capace di perdona-re i peccati e di rifarci un cuore nuovo. Un affidamento a Gesù che risuona come risposta libera, responsa-bile, gioiosa all'infinita misericordia di Dio.
Scopo del nostro comune ed ecclesiale cammino quaresimale è tendere le ali dell'anima al Padre, divenendo sempre più figli nel Figlio, fissando gli occhi in Lui per contemplarlo, imitarlo e seguirlo. E le ceneri che riceviamo nel rito introitale della Quaresima siano segno del nostro desiderio di acco-gliere e assumere, con umiltà e sincerità, l'impegno della conversione e della purificazione interiore. Perché possiamo credere e testimoniare giorno per giorno il Vangelo della Grazia e dell'Amore Crocifisso.
Affidandovi nella preghiera a Maria, Madre di misericordia, mi affido alla carità della vostra pre-ghiera per la mia conversione, mentre di cuore tutti benedico nel Signore.
Vostro aff.mo
+ Mario Russotto
(Mercoledì delle Ceneri, 21 Febbraio 2007)
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