Due gli attori suteresi
Presentato in anteprima a Sutera il film Rosso Malpelo
Il 14 marzo è stato il giorno di Omar. La sala dell’Auditorium comunale era tutta per lui. Prima della proiezione del film il Sindaco Calogero Difrancesco gli ha conferito un targa ricordo ed una seconda al regista Pasquale Scimeca, venuto appositamente per spiegarci il progetto che sta dietro al film.
All’entrata c’erano due salvadanai in cui ognuno poteva depositare una propria offerta. Il ricavato delle proiezioni, che si avvarrà di circuiti alternativi quali sale comunali, scolastiche, private o anche pubbliche (se qualcuno pagherà l’affitto) andrà ad incrementare un fondo chiamato “merenda scolastica” e destinato ai bambini sfruttati nelle miniere del Potosi in Bolivia. Lì un pasto costa venti centesimi e pertanto sarà possibile promettere a mille ragazzi per tre anni una alternativa al lavoro in miniera, quella in cui lavoravano (nella novella di Verga) Rosso Malpelo ed il suo compagno Ranocchio (interpretato da Omar): che li distruggerà entrambi in tenera età e che a tanti bambini di oggi promette altrettanto. Per tre anni questi bambini boliviani potranno imparare a leggere, scrivere e far di conto, confortati da un pasto caldo completo; per tre anni avranno un centro medico per le malattie (in Bolivia 114 bambini su mille non raggiungono i cinque anni). E 150 madri avranno assicurato un microcredito di 300 euro che, se riunite in piccoli gruppi, può bastare ad avviare una qualche attività. Questa è la destinazione dei soldi di chi vorrà vedere il film.
Il giorno prima i compagni di scuola hanno festeggiato Omar a scuola indossando una maglietta bianca col nome del loro compagno e tanti slogans ed apprezzamenti, concludendo poi in palestra con un misto di dolci e patatine, bibite e musica.
L’altro attore suterese del film è il cantastorie Nonò Salamone, che nel film interpreta se stesso, cantando canzoni sue o più in generale popolari, conducendo una vita grama all’osteria o in piazze notturne, tra ubriachi che litigano o si rubano le cose della miseria. Indimenticabili nel film le gags di Gaspare Cucinella e del suo compagno che contribuiscono a spezzare ogni tanto l’atmosfera cupa e pesante della storia.
Al di là, ed accanto alle intenzioni del regista, il film valorizza gli ambienti siciliani in cui è girata la novella del Verga, le miniere di Floristella ed il castello di Sperlinga.
Mario Tona
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