Incontro Comenius a Sutera
Dal 16 al 21 aprile scorso le scuole internazionali europee che lavorano intorno al tema dell’energia del vento si sono incontrate presso la scuola media di Sutera, che fa parte dell’I. C. di Campofranco diretto dalla prof.ssa Carolina Taibi. Sono le delegazioni tedesche della Erweiterte Realschule Wallerfangen (la scuola coordinatrice di progetto) e della Erweiterte Realschule di Dillingen, i polacchi della Zespól Szkól Gminnych w Gawlowie di Bogucice e i francesi del College La Grande Saule di Falck in Lorena.
Gli incontri si tengono due volte l’anno a rotazione nelle varie sedi scolastiche e servono sia a fare il punto sulla situazione dei lavori che a favorire l’incontro tra culture, l’apprendimento delle lingue, il confronto tra sistemi scolastici.
Il gruppo scuole che lavora insieme non è casuale, piuttosto il riflesso di relazioni europee più complesse. Le città di Dillingen e di Sutera sono ufficialmente gemellate ed hanno da tempo una fitta rete di rapporti che coinvolgono l’intero Saarland, di cui fa parte anche Wallerfangen scuola coordinatrice di progetto. A sua volta la scuola di Wallerfangen ha una pluriennale amicizia con la Zespól Szkól Gminnych w Gawlowie e lo scambio di visite tra i due istituti è frequente anche al di fuori del Comenius. Infine le due scuole tedesche ed il College La Grande Saule di Falck distano non più di una ventina di chilometri, lungo una frontiera che li ha lungamente divisi ma che ora, grazie alla Unione Europea e al trattato di Schengen, consente la libera circolazione dei cittadini europei. Chi vuole capire perché si è fatta l’unione europea dovrebbe venire qui.
La memoria di guerra è particolarmente dolorosa in questi posti, dove padri e figli, fratelli e cognati, sono stati costretti a spararsi addosso per secoli ad ogni spostamento di frontiera: oggi è un motore di pace. Le scuole partners di Wallerfangen e di Falck si scambiano ogni sei mesi un quadro su un cimitero di guerra fatto dagli alunni delle due scuole. Falck infine, con il bacino minerario francese della Lorena (oggi chiuso), e l’intero Saarland sono stati meta di lavoro per tantissimi suteresi.
Ecco così chiuso il cerchio delle relazioni tra le scuole, che ha visto affiancarsi, accanto allo studio dell’energia del vento e degli eventi meteorologici, anche quello della emigrazione. L’anno scorso si è tracciato un quadro storico della emigrazione europea in lingua italiana, francese e tedesca, questo anno
si è lavorato su un questionario italianotedesco riguardante le abitudini alimentari di chi ha cambiato luogo di origine.
I primi ospiti ad arrivare a Sutera sono stati i francesi ed i ragazzi ne hanno approfittato per un confronto linguistico con René Albert e i suoi professori, discutendo in francese i risultati di un sondaggio sulla scuola effettuato negli ultimi mesi. Nel corso della settimana, in inglese francese o tedesco (ma anche qualcosa in polacco), si sono infittiti i rapporti tra alunni e professori, tanto che a un certo punto le ragazze polacche si sono messe a cantare l’inno della Sicilia ed i nostri una loro canzone.
La cerimonia ufficiale di accoglienza si è svolta mercoledì 18 aprile nella palestra della scuola media ed ha visto la partecipazione anche dei ragazzi della associazione musicale e culturale G. Diliberto: un contributo di grandissima importanza, che ha stimolato gli alunni che fanno anche parte della banda a perfezionare l’uso dello strumento e le tecniche di esecuzione. Qualche altro era invece uscito da poco dalla scuola o aveva frequentato la scuola media di Campofranco, l’altro “polo” dell’Istituto.
Eseguiti gli inni nazionali, europeo e della Sicilia, la Dirigente della scuola prof.ssa Carolina Taibi ha dato il benvenuto agli ospiti e sottolineato la robusta corrente di relazioni e di simpatia che si è consolidata tra le scuole in questi due anni di lavoro. Il Sindaco di Sutera, Calogero Difrancesco, ha ricordato intanto i cordialissimi rapporti tra le due città gemelle di Dillingen e di Sutera e l’importanza di questi contatti che costituiscono un ampliamento degli orizzonti formativi dei ragazzi, messi a contatto diretto con i loro coetanei e con l’istituzione Europa. Sono seguiti gli interventi dei presidi ospiti Gerd Schemel, Gerd Gasper, René Albert ed Ela, in rappresentanza della direktora Kozlozska Malgorzata che non è potuta venire (ma che ha mandato una lettera di saluto).
Durante la loro permanenza agli ospiti si è fatta conoscere non solo la Sicilia dei monumenti più celebri (Palermo, Morreale, il santuario di Santa Rosalia sul monte Pellegrino), ma anche quella minore (Erice, l’Antiquarium di Milena ed il suo villaggio preistorico, che nell’ultimo decennio ha suscitato un grandissimo interesse tra gli studiosi); molto gradita la visita a San Biagio Platani con le sue tradizioni pasquali. Gli alunni dell’istituto e gli ospiti internazionali (una trentina tra professori ed alunni) hanno anche visitato il parco eolico di Marsala in contrada Baglio Nasco, messo in funzione l’anno scorso dalla società Asja, i cui undici pali generano una potenza individuale massima di 850 kw, società che vorremmo ringraziare per la prontezza con cui hanno aderito alla nostra richiesta.
Gli ospiti hanno mangiato le nostre pietanze e più di una volta anche specialità particolari come pane e panelle, la mbriulata (di cui hanno chiesto la ricetta).
Il Comune ha molto creduto in questa iniziativa rendendola possibile con un generoso contributo. L’Azienda Autonoma per l’Incremento Turistico di Caltanissetta ha dato la possibilità a due nostre classi e agli ospiti di conoscere Milena, il suo antiquarium ed il villaggio. E’ strano, ma a volte andiamo a vedere cose molto lontane dimenticando di avere qualcosa di importante anche a due passi da casa nostra.
Questa settimana di contatti internazionali ha fatto, infine, emergere qualità insospettate dei nostri ragazzi. La terza media ha organizzato da sola la tarantella di massa eseguita da tutte e tre le classi nella cerimonia ufficiale, anche l’altro balletto ha motivato ragazzi e professori organizzatori e gli strumentisti in comune con l’associazione Diliberto hanno avuto un buon motivo per provare molte volte a casa e nella loro sede i brani musicali; il più giovane dei Baldone ci ha letteralmente stupiti per il suo orecchio musicale ed il senso del ritmo, la seconda e la quinta elementare hanno fatto grandi cose, la scuola materna è rimasta immobile per novanta minuti! Ma il momento più emozionante è stato quello di Arcangela, che ha cantato in italiano e dialetto saarlandese una canzone della emigrazione, davanti al professore tedesco che l’aveva composta (e che, tra parentesi, non ne sapeva nulla).
Mario Tona
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