Don Alessandro nuovo viceparroco a Montedoro


Sabato 8 Settembre, a Montedoro, ha celebrato la messa vespertina don Alessandro Rovello, nuovo viceparroco della chiesa Maria Santissima del Rosario. Affiancherà nelle attività parrocchiali Don Amedeo Duminuco parroco dal 1976, quando, Mons. Salvatore Paruzzo, ha lasciato la parrocchia di Montedoro per andare arciprete a Mussomeli da dove, nel 1979, è andato, come missionario, in Brasile. Don Alessandro Rovello figlio di Salvatore – Presidente della Pro loco di Caltanissetta – e della professoressa Rosanna Zaffuto, nato 33 anni fa, ha studiato nel seminario vescovile di Caltanissetta ed è stato ordinato sacerdote il 1 luglio del 2001 da Mons. Alfredo Maria Garsia in occasione del suo 50° anniversario di sacerdozio. Ha conseguito la Licenza in Teologia morale e un Master in Bioetica. Dal 2001 al 2003 è stato viceparroco di padre Arcangelo Tumminaro a Resuttano, dal 2003 al 2005 vice rettore del seminario vescovile di Caltanissetta, dal 2005, e fino alla nuova nomina, viceparroco di padre Calogero Panepinto nella parrocchia di San Biagio di Caltanissetta. Don Alessandro con l’ anno scolastico 2007/08 insegna religione nella scuola media di Montedoro. Da diversi anni nella parrocchia di Montedoro vi è stata discontinuità di sacerdoti nella collaborazione con il parroco per portare avanti in modo particolare la pastorale giovanile e quella della famiglia.Il diacono Ivan Graci ha prestato la sua opera ogni fine settimana per l’ anno scolastico passato. In precedenza sempre per un anno vi è stato, come coparroco, Don Pietro Riggi di San Cataldo che è entrato nella famiglia salesiana e opera a Genzano di Roma.Dopo la visita pastorale del vescovo di Caltanissetta Mons. Mario Russotto, effettuata nel mese di Marzo scorso, le aspettative di molte famiglie erano fiduciose che il vescovo avrebbe dato una risposta adeguata alla situazione. Don Alessandro Rovello ha già preso”casa” nella canonica e con la collaborazione di tutti intende portare avanti un progetto che faccia crescere cristianamente la comunità, specialmente con la pastorale giovanile. Non vuole essere un fuoco di paglia ma operare gradualmente per coinvolgere il maggior numero di fedeli nelle attività parrocchiali.

Lillo Paruzzo


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