Incontro con gli autori con gli autori di “Lucciola”


Nei locali del Centro sociale, il 29 Marzo, si è tenuto un incontro con le autrici del libro “leggere le voci, Storia di Lucciola rivista manoscritta femminile a cura di Paola Azzolini e Daniela Brunelli Edizioni Sylvestre 2007 con la partecipazione di Federico Messana di Milano. Erano presenti anche il sindaco Giuseppe Piccillo e l’assessore Francesca Randazzo. Le due autrici di Verona hanno svolto un encomiabile lavoro di ricerca e di studio sul valore e il significato delle rivista femminile manoscritta ideata, diretta, edita, scritta dal 1908 al 1926 da Lina Caico da Montedoro. La rivista si componeva di disegni, fotografie e articoli – di letteratura, politica, cronaca, conquiste civili, moda, storia, arti varie - che tante amiche (le lucciole), abitanti in varie parti d’Italia, aggiungevano, in successione, alle prime pagine scritte ed inviate da Lina e che veniva “chiusa”entro un mese. Il trasporto era affidato al treno e alle carrozze che avevano una certa puntualità anche perché se una lucciola ritardava la spedizione, oltre i due giorni, veniva multata di una lira, la somma necessaria per l’adesione all’iniziativa.
Come ha detto Paola Azzolini si tratta di “ un monumento all’amicizia femminile” costruito per iniziativa di Lina Caico con un lettera al direttore di un giornale nazionale e che ha avuto un riscontro di diecine di giovani donne benestanti e colte dell’ Italia del primo novecento che dovevano scrivere e parlare almeno due lingue straniere. Nel corso dei diciotto anni della pubblicazione di Lucciola hanno fatto parte del sodalizio culturale centocinquanta socie che hanno scritto circa centoquindici numeri dei quali centosette sono di proprietà della Società letteraria di Verona, cinque dell’ Unione Femminile di Milano e due di Federico Messana di Milano. Dalla frequentazione scritta le lucciole, che si firmavano con pseudonomi e scrivevano le annotazioni intorno alla pagina presa in esame, in un fisico girotondo di scrittura, nel corso degli anni, sono arrivate alla conoscenza personale, tra molte di loro, che si incontravano, nella residenza caratteristica di alcune, nel periodo delle vacanze estive. Anche una copertina di un numero di Lucciola ha un disegno in cui è raffigurato un albero con intorno delle ragazze in girotondo sempre con il significato dell’ amicizia femminile intorno all’ albero della libertà simbolo della Rivoluzione francese. Daniela Brunelli ha raccontato, col supporto di diapositive, il lavoro svolto a Verona di microfilmatura e la scanzione di tutti i numeri della rivista e delle fotografie che, per quanto riguarda Montedoro, ritraggono Lina Caico mentre confeziona un numero della rivista nel cortile della sua casa, un calcherone di una miniera di zolfo, la benedizione dei campi per l’ Ascensione, Lina con un’amica all’interno della casa di Palermo, ecc. Le due studiose, Azzolini e Brunelli, hanno svolto i loro interventi con una certa passione e competenza e hanno coinvolto in modo stupendo l’uditorio per la loro meticolosa e puntuale analisi del fenomeno Lucciola, sia da un punto di vista strettamente letterario che sociologico dimostrando il valore nazionale della rivista come fenomeno storico e di costume del mondo universo femminile che avrà uno sviluppo nelle conquiste sociali del secondo novecento. Federico Messana ha raccontato come è riuscito a scoprire e conoscere l’esistenza della rivista Lucciola a Verona, come è arrivato al possesso di due numeri di Lucciola, delle lettere di Letizia Caico, sorella di Lina, ma anche collaboratrice della rivista, nelle quali si trovano notizie su Montedoro e i suoi abitanti dei primi anni del novecento. Messana ha letto qualcuna delle lettere, che costituiranno l’oggetto di una futura pubblicazione per ampliare la memoria storica del paese ed infine ha parlato dei concerti di violino che Letizia ha tenuto nelle grandi città italiane, in Francia ed in Inghilterra dei quali rimangono i cartoncini di invito.

Lillo Paruzzo


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