Natale a Montedoro, ieri ed oggi


1900
Da Vicende e costumi siciliani di Luisa Hamilton, pag. 128

Il 15 dicembre calarono in paese due Uomini provenienti da un ancor più Remoto villaggio, per cantare ogni giorno La novena accompagnandosi con un Violino e un violoncello.
Il più giovane era cieco e i due insieme Recitavano in uno stile di cantastorie, una Vecchia cantica di nove strofe che Narrava il viaggio e la nascita di Gesù. Lo stile ricorda le vecchie carole che si Cantano in Inghilterra a Natale, ma la melodia è in tonalità minore, l’accompagnamento è sfumato, il motivo triste e tutto l’insieme assai commovente. I due uomini andavano di casa in casa cantando il loro melanconico lamento che- e niente lo lascia indovinare, a meno che non si conoscano le parole – porta la lieta novella della nascita di Gesù. Cominciavano all’alba e, tranne brevi pause, continuavano fino al tramonto. Tutto il giorno, il villaggio casa dopo casa, risuonava della triste nenia, i cui versi cambiavano ogni giorno, svolgendo l’intera narrazione durante i nove giorni. I cantori erano seguiti nel pellegrinaggio da una folla di bambini avvolti nei loro scialletti…
Nelle case dove i cantori si fermavano a cantare, le donne della famiglia, aiutate dalle vicine, allestiscono con grande amore un altarino ornandolo con un rozzo apparato multicolore che rappresenta, per il loro gusto incolto, l’ideale della bellezza. Tutti anche i più piccini, contribuiscono all’addobbo con un fiore di carta o con un pezzo di stagnola argentata. A sera le donne si accalcano nella stanza e, dinanzi all’altare illuminato da candele, si canta la novena.

2008

Dal 1965, il 15 dicembre, inizia la novena cantata in siciliano in chiesa alle ore 19. Si recita il Santo Rosario e si canta la litania della Madonna in latino Una vecchia cantica di Nove strofe che cambiano ogni sera svolgendo la narrazione della nascita di Gesù. Quasi tutti i fedeli seguono le parole in un libretto distribuito dalla parrocchia. Si tratta della stessa novena scritta dalla Hamilton in inglese. Vengono intercalati dei canti di Natale e si conclude con la solenne benedizione eucaristica.
Qualche famiglia canta la novena, nel tardo pomeriggio, prima di quella cantata in chiesa, davanti ad un altarino ornato da motivi natalizi, la sparacogna con fiocchi di cotone, la murtidda e delle arance. Negli ultimi anni sono state aggiunte le lucette a corrente alternata. A volte nel periodo natalizio si tengono delle mostre di pittura, concerti corali o strumentali.
Si svolge un Concorso per il Presepe in Famiglia a cura della Pro loco e della Parrocchia e delle tombolate per i ragazzi nel salone parrocchiale. Un cenone per gli anziani organizzato dal Comune.
Dal 2004 –dopo la novena cantata in chiesa- un corteo con accompagnamento di fisarmonica o di un gruppo di bandisti cantando – raggiunge, ogni sera, una edicola diversa addobbata con sparacogna e arance dove vengono distribuiti alla fine, ai presenti, dei legumi.
Nella piazza e nella via Cavour, ai due ingressi del paese vengono accesi degli archi. Una grande capanna viene realizzata in Piazza.


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