Morto Umberto Ferrigno, testimone della lacrimazione della Madonna


Il 12 febbraio scorso è morto Umberto Ferrigno, testimone della lacrimazione della Madonna di Siracusa. Era brigadiere di pubblica sicurezza presso il commissariato Santa Lucia di Siracusa quando nei giorni 29-30-31 agosto e 1° Settembre del 1953 il quadretto di gesso dei coniugi Antonina Lucia Giusto ed Angelo Iannuso cominciò a lacrimare. La notizia richiamò una grande folla dal rione e poi dalla città, tanto che il commissario dott. Nicolò Samperisi, coadiuvato tra gli altri dal brigadiere Ferrigno, dovette organizzare un servizio d’ordine.
Il brigadiere, che allora aveva 34 anni, raccolse nel suo fazzoletto una parte delle lacrime della Madonna ed ebbe il permesso dal Vaticano di tenerlo purché non ne facesse oggetto di lucro. Era nella casa dei coniugi Iannuso quando il primo settembre 1953 una commissione guidata dal parroco don Giuseppe Bruno e composta dai dottori F. Cotzia, M. Cassola, dal chimico R. Bertin e dall’ing. L. D'Urso, procedette al prelievo delle lacrime per farle analizzare in laboratorio. Il simulacro venne accuratamente asciugato e davanti alla commissione prese a lacrimare, per l’ultima volta. Le analisi di laboratorio accertarono che erano lacrime umane.
L’evento colpì profondamente il brigadiere che divenne un fervente credente.
Ne parliamo anche noi perché una parte del fazzoletto intriso di lacrime fu da lui donata alla famiglia Ippolito, residente a Siracusa ma di origine suterese, che a sua volta ne donò una parte alla parrocchia di Sant’Agata.
La Madonnina, siamo certi, l’ha aspettato ai cancelli per aprirgli le porte del cielo.

Mario Tona


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