Santo Agati dagli USA a Montedoro

E' ritornato a Montedoro, per pochi giorni, Santo Agati abitante a Pittston Pa, la prima città americana, che ha accolto l'emigrazione montedorese alla fine del 1800. Suo nonno materno, Santo Volpe(1879-1958), è emigrato, da Montedoro, ai primi del secolo passato e, dopo avere svolto diversi tipi di lavoro, è diventato gestore di miniere di carbone e successivamente di petrolio conquistando una buona situazione economica e sociale. Mantenne sempre dei legami affettivi e sociali col suo paese nativo ritornando in paese diverse volte. La memoria collettiva del paese ricorda la prima venuta a Montedoro di Santo Volpe, quando la sorella Alfonsa, organizzando una festa per lui nella tenuta di Palummaru, insieme a tutti i parenti, stese un tappeto rosso dallo stradale all'ingresso della casa di campagna, perché Santo, emigrato in America, era ritornato ricco. Nel dopoguerra del 1943 ha inviato dall'America tanti pacchi di biancheria, giocattoli e dolci da distribuire ai più bisognosi.
Pagina 546 - Momenti e figure della chiesa nissena di Cataldo Naro.
"Il circolo giovanile cattolico di Montedoro, fondato e animato da don Giovanni Rizzo e la società di mutuo soccorso"Montedoro" di Pittston negli Stati Uniti, presieduta dall'emigrato Santo Volpe. Il Diario del Circolo(conservato nell'archivio della chiesa madre di Montedoro) alla data 23.12.1919 attesta che dalla società di Pittston sono pervenuti Lire 300 e"spediranno pure due foot-ball, il drappo per la bandiera e 200 matassine di seta". Quando il 23 maggio dell'anno seguente Santo Volpe, visita il circolo, è festa grande: "Questa sera il circolo è in festa. Si ha la gradita visita del socio d'onore sig. Santo Volpe, presidente della società mutuo soccorso"Montedoro" di Pittston Pa, che beneficò il circolo(…) Gli vengono offerti fiori e liquori, ed è salutato da fragorosi applausi e da un affettuoso e alato discorso del nostro presidente cav. Sebastiano Piccillo. Si fa un brindisi alla salute del circolo e della società"Montedoro", di cui il sig. Volpe ci ha regalato una magnifica fotografia (….)viene accompagnato da tutti in casa e salutato da nutriti applausi." Santo Volpe, sposato con Dorotea Licata, ha avuto diversi figli: Gaetana, Maria, Santo Jr. Alfonsina, Angela sposa di Ettore Agolino e Stefania, sposata con Antonino Agati originario di San Cataldo, di 93 anni, madre di Santo Agati di anni 67.
Santo Agati, ormai in pensione da qualche anno, ha avuto una fabbrica di assemblaggio di computer che lo impegnava molto ma, ogni anno, si concedeva e si concede, un mese di ferie spesso facendo dei viaggi all'estero per conoscere il mondo. Tra questi viaggi non può mancare l'Italia alla quale si sente "attaccato" per le sue radici siciliane.
Santo Agati è venuto parecchie volte in Italia e, di volta in volta, ha visitato molte città ed in questa venuta: Roma, Firenze, Venezia e Taormina e per finire Montedoro per una diecina di giorni nei quali gli piaceva girare per le strade per sentire i rumori e gli odori, vedere i colori e le case, quelle più vecchie, che sicuramente hanno un "sapore" antico, del tempo di suo nonno. Parlava in italiano ed in siciliano e mi raccontava di suo nonno e del perché si chiamava Santo che risaliva al nonno materno Santo Milazzo, dell' autista di suo nonno un Fragale di Montedoro, della diversità di modo di vivere americano e siciliano, della cucina siciliana che la mamma gli ha fatto mangiare nelle grandi occasioni, dei dolci tipici: cannoli, pignolata, spinci, cassateddri cu la ricotta, purciddrati, della devozione verso la Madonna del Rosario di suo nonno Santo tanto che, nel 1924, si fece promotore di fare realizzare una copia della statua di quella della chiesa di Montedoro, realizzata dallo scultore di Mussomeli Salvatore Cardinale e spedita in America, per celebrare la festa della Madonna del Rosario a Pittston con la Messa, la processione con la statua e l'accompagnamento della Banda musicale come si fa in paese. Santo Agati, a Montedoro, ha ritrovato i cugini di sua madre Stefania alla quale telefonava ogni giorno per avere sue notizie: Gaetana, Angela e Gaetano, figli e nipoti e tanti secondi cugini tra cui Santo Tulumello che porta il nome sempre per il comune nonno Santo Volpe.
Ci siamo lasciati con la promessa che ritornerà a Montedoro il prossimo anno magari per la festa di San Giuseppe quando ci sono tanti altri emigrati dai paesi europei che ritornano in paese.
Lillo Paruzzo



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