Sutera, la vita comincia a settant'anni

Da qualche anno è buona consuetudine a Sutera ritrovarsi per festeggiare i cosiddetti "enta" ed "anta".
Si tratta di gioiosi incontri che prevedono il ringraziamento al Creatore per il dono della vita, partecipando alla Celebrazione Eucaristica, la cena accompagnata dalla musica e intervallata da balli, canti e racconti vari.
A volte i festeggiamenti si concludono, addirittura, con i botti e i colori dei fuochi d'artificio!
Essenziale, allegro e festoso è stato il ritrovo dei giovani del '39, il quale è stato organizzato dalle signore Sedia Filomena e Raimondi Carmela il 9 agosto scorso.
Nel 1939 sono state registrate a Sutera ben 152 nascite! A oggi mancano all'appello circa 50 persone.
Dopo faticose ricerche, dovute al fatto che numerosi settantenni non risiedono nel paese natìo, hanno aderito ai festeggiamenti oltre 50 giovani del '39, che si sono ritrovati in piazza Sant'Agata per scambiarsi i primi saluti, aggiornarsi sulle varie esperienze di vita e… verificare i cambiamenti fisici avvenuti nel corso del tempo.
Insieme, poi, hanno partecipato alla Celebrazione Eucaristica, presieduta da P. Francesco Miserendino, presso la Chiesa di Sant'Agata, nel corso della quale l'assemblea ha lodato il Signore per il dono della vita e per le vicende che l'hanno caratterizzata, ha pregato per i coetanei assenti per motivi di salute e per chiedere sostegno e forza.
Presso il ristorante Civiletto, durante la cena, ciascun membro del folto gruppo ha ricevuto dalle organizzatrici della festa una rosa ed una pergamena - ricordo.
Ricordi, pensieri e racconti hanno permesso a tutti di ripercorrere 70 anni di storia personale e sociale, … con qualche amarezza e tanta gioia per la tappa raggiunta.
I migliori auguri a ciascuno di loro e un affettuoso augurio di ritrovarsi per festeggiare la prossima tappa significativa!
Viva li giovani di lu trentanovi
Oh, quantu è bella sta sirata
cu tutta la cumpagnìa 'ntolettata!
Simmu cà a tavula pi mangiari
e in alligria putiri festeggiari.
Quantu genti! Quantu facciuzzi!
Ricurdammu li juchi di quannu eramu piccilidduzzi.
Cu qualcunu n'aviamu pirsu di vista
e ora ni ritruvammu pi fari festa.
Ma cumu mai, amici cari, sta riunioni?
Semplici: ricurdammu 70 anni di belli occasioni,
70 anni di gioia, d'amuri e d'afflatu,
anchi si cocchi lacrima a nuddu ha mancatu!
La vita, ca jè un veru misteru,
s'ha svelatu a ognunu cu amuri sinceru.
La Madonna, Santu Nofriu e San Polinu
sempri a tutti hannu statu vicinu.
Lu Signuri, Patri di ogni criatura,
a tutti ha pinsatu cu tanta premura.
E oi ni fa stu bellu rialu
e ni fa festeggiari cu ogni amicu caru.
Datu ca avimmu accussì tanta protezioni:
viva la vita e ogni benedizioni!
Lu cori di ognunu è chinu di emozioni:
viva li giovani di lu trentanovi!

S.C.



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